Il calcio italiano fucina di nuovi talenti. A confermare la tendenza piuttosto in voga negli ultimi due anni è Arrigo Sacchi, allenatore del Milan glorioso tra fine anni Ottanta e inizi anni Novanta. In un’intervista a “La Stampa” l’ex allenatore rossonero ha sottolineato l’exploit del settore giovanile italiano. Basti pensare all’Atalanta, da sempre uno dei vivai migliori d’Italia, o allo stesso Milan dei vari Donnarumma, Locatelli, Calabria, De Sciglio.

“Qualcosa si sta muovendo – commenta il tecnico di Fusignano – Basti guardare come Napoli, Roma, Milan, Fiorentina, ma anche a realtà minori come Empoli e Sassuolo, vanno ad affrontare le partite. La svolta sugli italiani nasce perché i nostri giovani hanno valore. Gagliardini lo conosco bene, l’ho cominciato ad apprezzare nelle rappresentative nazionali giovanili quando per quattro anni ho fatto il responsabile della FIGC. Lui, Rugani, Romagnoli, Benassi, Baselli, Belotti e tanti altri hanno presto confidenza con le partite internazionali da quando abbiamo iniziato a farli giocare di più a livello giovanile con la maglia azzurra”.

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