Dai debiti e dal fallimento del 2013 a un modello che ha riportato il marchio Sportitalia nelle case degli italiani: dare spazio al calcio giovanile e di provincia, senza tralasciare tutti gli sport diventando nei fatti la vera Tv dello Sport.

Grandi eventi in diretta, esclusive di sport popolari e legati al territorio, talk show e una programmazione che viene premiata dai dati e che ha reso Sportitalia nuovamente un punto di riferimento per tutti gli amanti dello sport in chiaro. Sportitalia, infatti, è visibile sul digitale terrestre al canale 60, sulla piattaforma Sky al 225 e in streaming sul sito www.sportitalia.com.

Nel 2017 l’emittente diretta da Michele Criscitiello, socio alla pari con Tarak Ben Ammar entrato nel capitale sociale di Italia Sport Communication attraverso la sua ‘Prima Tv spa’, sta facendo registrare una media di 1,5 milioni di telespettatori quotidiani con picchi record in occasione delle dirette estive legate al calciomercato, sin dalla sua partenza il piatto forte della vocazione di Sportitalia. Numeri che garantiscono anche dal punto di vista economico, con ricavi annuali intorno ai 3,5 milioni di euro.

Il modello? “La regola delle tre P funziona: pochi, puntuali e puliti. Abbiamo la fiducia di tantissime Federazioni e Leghe che si sono legate a noi per diversi anni per ottenere la giusta  visibilità. È stata vincente la mossa di autoprodurci con mezzi di proprietà, in modo da poter risparmiare e migliorare la qualità. Il percorso di rinascita è ormai completato, di più sarebbe impossibile fare. La Serie A e la Champions League non le avremo mai, ma siamo soddisfatti di quanto oggi raccogliamo. Tiriamo fuori sempre giovani giornalisti bravi e preparati che poi hanno un gran mercato”.

Il modello si sta evolvendo con l’acquisizione dei diritti in esclusiva di eventi calcistici e anche non legati allo sport più popolare d’Italia. Sportitalia trasmette in diretta ed esclusiva gli anticipi della Serie C (con un bacino potenziale di oltre 7 milioni di persone sommando le città iscritte) e le migliori partite del campionato Primavera.

“Sicuramente sarebbe stato più comodo occuparmi solo della redazione ma, quando nel 2014 il presidente Ben Ammar mi ha affidato anche la gestione economica e la ristrutturazione del canale non mi sono tirato indietro” spiega Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia. “Amo le sfide e amo ancor di più vincerle. In molti credevano ad una parentesi con la nascita di Gazzetta Tv sul 59 e noi eravamo la vittima sacrificale. Invece siamo contenti di aver ridato un lavoro a tanti giornalisti e tecnici che lo avevano perso come me nel 2013. Siamo credibili e i fornitori oggi vogliono lavorare con Sportitalia”.

Fonte: Calcio e Finanza

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