Per il rilancio della F.I.G.C. proponiamo i due seguenti identikit di affermati manager dalle comprovate competenze tecniche e amministrative:

Andrea Abodi (Roma, 7 marzo 1960)

Andrea Abodi in una immagine del 01 agosto 2013. ANSA/MIKE PALAZZOTTO

Laureato alla LUISS in Economia e Commercio con specializzazione marketing, dal 1987 è giornalista iscritto all’Albo Professionale dei Pubblicisti.

Carriera da manager

Ha iniziato la sua carriera da manager nel 1987 ricoprendo fino al 1994 il ruolo di direttore marketing della filiale italiana del Gruppo McCormack, multinazionale americana leader nell’organizzazione di grandi eventi e nella gestione di talenti sportivi. Dal 1990 al 1994 è stato anche responsabile per l’Italia di TWI (oggi IMG Media), società del gruppo IMG che opera nella produzione e nella commercializzazione internazionale di diritti multimediali di grandi eventi sportivi.

Nel 1994 è stato co-fondatore di Media Partners Group della quale ha ricoperto fino al 2002 il ruolo di Vice Presidente Esecutivo. Tra il 2003 e il 2006 ha ricoperto il ruolo di Presidente di Astral SpA e Arcea Spa operanti nel settore delle infrastrutture stradali e autostradali; dal 2002 al 2008 è anche stato consigliere di amministrazione di CONI Servizi spa mentre nel 2009 si è occupato, in qualità di Vice Presidente Esecutivo e Direttore Generale, del Comitato Organizzatore della fase finale dei Campionati Mondiali di Baseball. Sempre nel 2009, l’agenzia americana di marketing Octagon gli ha affidato la guida della sua nuova sede italiana.

Come direttore marketing ha seguito la candidatura olimpica e paralimpica di Roma per i Giochi del 2004 e del 2020

Carriera dirigenziale nel calcio

È stato presidente e consigliere federale della Lega Nazionale Professionisti Serie B dal 20 luglio 2010 al 6 marzo 2017. Nel 2012 ha vinto lo Sport Business Academy Award. Nel dicembre 2013 si è candidato come Presidente della Lega Serie A, raccogliendo il 60% dei consensi, non raggiungendo il quorum necessario per essere eletto al vertice della Lega maggiore. In seguito alla sua non elezione in Serie A, il 18 gennaio 2013 è stato rieletto come presidente della Lega B, con 22 voti su 22. Confermato per un terzo mandato il 1º febbraio 2017 (16 voti a favore, 5 schede bianche e 1 nulla), il 13 febbraio ha annunciato le sue dimissioni dall’incarico per candidarsi alla presidenza della FIGC  (con il sostegno di Lega B, Lega Pro e AIC) venendo però sconfitto il 6 marzo alla terza votazione dall’uscente Carlo Tavecchio (45,97% contro il 54,03%). Ricopre tuttora il ruolo di presidente di B Futura, della quale è stato promotore, società di scopo della Lega B dedicata allo sviluppo infrastrutturale, che in meno di tre anni di vita ha otto progetti di nuovi stadi in portafoglio, oltre ad aver sottoscritto con INVIMIT (SGR del Ministero dell’Economia e delle Finanze) e l’Istituto per il Credito Sportivo un protocollo operativo che sta dando vita a fondi chiusi dedicati allo sviluppo dell’impiantistica sportiva nell’ambito di progetti di riqulificazione e rigenerazione urbana.

Demetrio Albertini (Besana in Brianza, 23 agosto 1971) è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

È stato vicecampione del mondo a Stati Uniti 1994, e vicecampione d’Europa a Belgio-Paesi Bassi 2000. Caratteristiche tecniche

Albertini è stato un centrocampista completo e tatticamente duttile,in grado di effettuare passaggi e lanci lunghi precisi per i compagni. Giocatore dotato di ottime qualità tecniche ed eccellente visione di gioco, nasce come regista di centrocampo. Era molto abile a creare azioni da gol e a dettare i tempi della squadra; infatti, venne soprannominato “il metronomo” e “il cervello” della nazionale e del Milan.Era inoltre un buon tiratore: abile rigorista,era in grado di tirare le punizioni a giro o di potenza.Calciava bene anche da lontano. Caratteristica dei suoi tiri, in particolare sui calci di rigore, l’assenza quasi totale di rincorsa. Tutti questi attributi gli permisero di diventare uno dei centrocampisti migliori del panorama mondiale degli anni 90.

Il 5 dicembre 2005 ha annunciato il suo ritiro dall’attività agonistica. La festa di addio al calcio di Albertini si è svolta il 15 marzo 2006 a San Siro, con una partita celebrativa tra Milan e Barcellona, e la partecipazione delle stelle di ieri e di oggi delle due squadre: per i rossoneri c’erano, tra gli altri, i suoi vecchi compagni di squadra Marco van Basten, Frank Rijkaard e Franco Baresi. Nella vittoria del Milan per 3-2 c’è anche la firma di Albertini, che ha segnato un gol su calcio di punizione. Alla fine del match il giocatore, visibilmente commosso, ha vestito la maglia del Milan e ha fatto un giro di campo tra gli applausi dei tifosi.

Nazionale

Esordisce in Nazionale il 21 dicembre 1991, all’età di 20 anni, nella partita Italia-Cipro (2-0) giocata a Foggia.

 

Demetrio_Albertini_1Dirigente

Dopo il suo ritiro, attraverso l’Associazione Italiana Calciatori, intraprende la carriera dirigenziale. Nel giugno del 2006, in seguito allo scandalo di Calciopoli e alle successive dimissioni del presidente in carica della FIGC, Franco Carraro, e alla nomina di un commissario straordinario, Guido Rossi, è stato nominato vice commissario straordinario della FIGC. Tuttavia, il 19 settembre dello stesso anno, ha rassegnato le proprie dimissioni.

Dal 2007, con l’inizio della presidenza di Giancarlo Abete è diventato vicepresidente della Federcalcio. È stato confermato vicepresidente il 5 aprile 2013 con 10 voti. Nel maggio del 2014 annuncia che sarà ancora capo-delegazione ai Mondiali dopo il quale si congederà dalla Federcalcio davanti all’impossibilità di arrivare a riforme importanti per il calcio. Il 27 luglio seguente formalizza la propria candidatura alla presidenza della FIGC, dopo averne a lungo ventilato l’idea. L’11 agosto perde la battaglia per la presidenza della FIGC a favore di Carlo Tavecchio, che ottenne in terza votazione il 63,63% delle preferenze. Per Albertini si schierarono invano l’A.I.C., l’A.I.A.C. e l’A.I.A., le componenti tecniche (calciatori, allenatori e arbitri) della FIGC.

Il 1º aprile 2015, a causa del fallimento del Parma, diventa per nomina giudiziaria coadiutore dei curatori fallimentari del club ducale.

Dopo il ritiro

Nel 2006 Demetrio Albertini sposa il progetto per la creazione di una Scuola Calcio con il suo nome: “Scuola calcio Demetrio Albertini” che nasce a Selvino (Bg), e si sviluppa a Milano e nel Lecchese coinvolgendo più di 1000 ragazzi.

A cura di Federica Giustizieri e Michele Giannotta 

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