Pluralismo dell’informazione: Serve un nuovo piano di assegnazione delle concessioni pubbliche e relative frequenze.
L’intervento del Direttore Editoriale Michele Giannotta.

C’ è necessità con una certa urgenza di rivedere ed attuare un nuovo piano di assegnazione di concessione pubbliche radiofoniche e televisive sia per l’analogico che per il digitale e
relative frequenze per una maggiore pluralità dell’informazione in Italia. Le frequenze radiofoniche stando all’ultimo decreto , possono essere assegnate soltanto ai titolari di concessione radiofonica .

L’attuale normativa nulla prevede in merito al rilascio di nuove concessioni per l’esercizio dell’attività di radiodiffusione sonora, per le quali deve ancora essere adottato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, il relativo piano di assegnazione delle frequenze radiofoniche ed il regolamento per il rilascio delle concessioni.

Per l’eventuale subentro in una concessione radiofonica si rimanda a quanto regolamentato dall’art. 27 commi 5 e 6 del Decreto Legislativo n.177/05.

Le leggi emanate in materia di radiodiffusione, ultima la legge 20 marzo 2001, n. 66, non hanno consentito ai soggetti non legittimamente operanti di produrre una nuova domanda di concessione, ma hanno solo consentito ai soggetti già in legittimo esercizio la prosecuzione dell’attività di radiodiffusione con gli impianti eserciti, presentando entro la data del 30 settembre 2001, domanda per la prosecuzione dell’esercizio di cui trattasi.

In tale contesto normativo, il Ministero delle Sviluppo Economico, non ha facoltà di rilasciare concessioni a soggetti che intendono avviare “ex novo” l’attività di radiodiffusione, ne’ assegnare frequenze di esercizio(neanche in via provvisoria), non essendo stato emanato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – come già specificato -, il relativo piano di assegnazione.

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