Il Lecce ha ottenuto la Licenza Nazionale per l’iscrizione al campionato di Serie B, infatti entro la giornata di ieri 6 luglio, la società aveva l’obbligo di comunicare alla Covisoc ( Commissione Vigilanza Società)  il ripianamento del PA. Si tratta del parametro federale che ogni Lega impone alle società associate affinchè  partano nella nuova stagione sportiva con mezzi propri.

Concretamente ,ingloba la copertura della perdita ed inoltre con un calcolo molto complesso , determina le ulteriori risorse aggiuntive che i soci devono aggiungere personalmente per raggiungere la stabilità patrimoniale e finanziaria.

Di fatto, è un rapporto tra il patrimonio netto e l’attivo patrimoniale.

L’iter procedurale per ottenere la Licenza Nazionale è iniziato il 25 giugno con il pagamento degli stipendi e di tutta la gestione sportiva ed anche dei collaboratori amministrativi ( si annovera il pensionamento di Franco Longo dopo 23 anni di servizio), il ripianamento dei debiti con la Lega  di Serie C , pagamento dei contributi, ritenute e tutte le altre posizioni finanziarie ancora aperte.

Inoltre la società ha saldato il conto trasferimento riportandolo a costo zero questo le consentirà di operare sul mercato.

L’importo complessivo immesso dai soci del club ammonta a poco più di 2 milioni di euro, sono risorse esclusivamente personali di ogni singolo azionista in proporzione alla quota societaria posseduta.

Intanto la dirigenza non ha stabilito un budget definitivo per la stagione 2018/19, si aspettano di conoscere quali saranno gli introiti derivanti dalla vendita dei diritti televisivi, dalla campagna abbonamenti e dalle sponsorizzazioni.

Prossimamente bisognerà ripianare la perdita  al 30 giugno 2018, considerando il fatto  che per il momento è stata colmata la perdita relativa del 31 dicembre 2017.

Intanto cambio al vertice del settore giovanile giallorosso.

Roberto Alberti in scadenza contrattuale al 30 giugno di quest’anno  poi rinnovato sino al 30 giugno 2019 non è più il responsabile del vivaio, ieri mattina ha firmato la risoluzione del contratto  che lo legava al Lecce.

Alberti va allo Spezia il cui direttore generale è Guido Angelozzi ex diesse del Lecce, per lui un contratto biennale.

Tra i papabili successori si fa il nome di Gennaro Delvecchio che l’anno scorso ha svolto un ottimo lavoro alla guida del settore giovanile del Bari, club al quale ancora è legato contrattualmente.

Intanto montano le polemiche sulla scelta della società giallorossa di produrre in Cina la nuova linea di abbigliamento M908. Gli imprenditori locali hanno perso un’occasione: quella di aiutare la società del Lecce nella produzione delle maglie per la nuova stagione. A sostenerlo è la Filctem Cgil, la categoria del tessile, dopo il lancio della linea di abbigliamento M908 .Le maglie di prima squadra e settore giovanile (oltre che dei capi destinati al merchandising), infatti,saranno autoprodotte ma saranno «made in China».

“Rivolgersi al mercato cinese risponde probabilmente ad una logica di contenimento dei costi. Vogliamo immaginare che una volta superato il periodo di avviamento – dice il segretario Franco Giancane – lo sviluppo del progetto preveda a breve termine il coinvolgimento delle aziende locali affinché la produzione della maglia giallorossa – che per molti salentini non è un semplice pezzo di stoffa – torni finalmente nel Salento. Spiace constatare come la notizia sia passata quasi sottotraccia, nel silenzio dei principali interessati, ossia la classe imprenditoriale locale che avrebbe dovuto cogliere l’occasione per rilanciare il connubio con la società calcistica e difendere le eccellenze del territorio”.

Dopo la nota della Filctem Cgil sulla produzione in Cina e non nel Salento delle maglie del Lecce, arriva puntuale la risposta della società giallorossa.

  Questo il comunicato: “L’U.S. Lecce apprende, dopo tre anni di disinteresse salvo rarissime eccezioni, l’improvvisa disponibilità delle aziende manifatturiere del territorio a realizzare futuri progetti insieme. Sicuramente non mancheranno occasioni future per realizzare forme di collaborazione vantaggiose per tutte le componenti“.

 

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