Dopo 17 giorni è finita l’odissea dei baby calciatori, e del loro allenatore intrappolati nella grotta di Tham Luang in Thailandia.

A darne notizia il team Navy Seal che in un post sottolinea come tutto il gruppo sia ora “al sicuro”: “E’ stata portata a termine una straordinaria e ardua operazione di salvataggio che ha affascinato il mondo”.. Quattro esperti sono stati al loro fianco più o meno costantemente da quando sono stati trovati all’inizio della scorsa settimana. Il recupero dei ragazzi è stato un vero e proprio  “sbarco” organizzato in modo militare, con la partecipazione di 90 sommozzatori in tutto e un’unità di élite di 18 sub definiti “un team di all-star” dal governatore Narongsak Osatanakorn.

Ecco chi sono i ragazzi :

I portieri

Ekkarat Wongsookchan, 14 anni: soprannominato “Bew”, ha un carattere improntato alla disciplina. Al termine di ogni allenamento è lui che si occupa di raccogliere quanto resta sul campo: palloni e altro.

Pipat Bodhi, 15 anni: “Nick” (è il suo nomignolo) è il “miglior amico” di Bew, ma non gioca abitualmente con i “Cinghiali”. Si è unito al gruppo solo per trascorrere del tempo con l’amico nell’allenamento del 23 giugno, quando poi si sono infilati nella grotta.

Prajak Sutham, 14 anni: il nomignolo è “Note”. Gioca da due anni, talvolta come centrocampista.

Difensori

Pornchai Kamluang, 16 anni: il nomignolo è “Tee”.

Panumas Saengdee, 13 anni: il nomignolo è “Mick”. Movimenti fluidi, tali da spingere gli allenatori a farlo avanzare spesso nell’area avversaria, dove è temuto per il colpo di testa. Gioca talmente bene da sembrare un quindicenne, dicono.

Centrocampisti e ali

Adul Sam-on, 14 anni: parla diverse lingue e in inglese ha comunicato con i subacquei inglesi il primo giorno in cui questi li hanno trovati.

Peerapat Sompiangjai, 16 anni: il nomignolo è “Night”, ala destra.

Sompong Jaiwong, 13 anni: anche “Pong” è ala destra.

Attaccanti

Duangpetch Promthep, 13 anni: i colleghi lo chiamano “Dom”, è il capitano. Ha le qualità del capo e un buon senso dell’umorismo. È tenuto costantemente sott’occhio dai talent scout.

Chanin Wiboonrungrueng, 11 anni: “Titan” è il più giovane dei “Cinghiali”. Gioca a calcio da cinque anni, da tre con la squadra.

Nattawut Takamsai, 14 anni: “Tle”.

Mongkol Boonpiam, 14 anni: in prova, ama lo sporta così tanto da indossare ogni giorno la maglietta di una squadra.

L’allenatore

Ekaphol Chantawong, 25 anni: allenatore. Era un monaco buddista, poi ha preferito dedicarsi alla propria nonna, anziana e malata. Si è preso la responsabilità di aver infilato i ragazzi nella grotta e ha chiesto scusa. I suoi calciatori lo amano e lui, probabilmente, ha aiutato loro a gestire la situazione mettendo in pratica le regole del buddismo: calma, risparmio di energia e consapevolezza costante

Molti di essi, quelli in buone condizione di salute, andranno ad assistere alla Finale della Coppa del Mondo di Domenica 15 luglio a Mosca su invito fatto dalla Fifa.

Intanto il loro Mondiale l’hanno vinto, quello della vita.

Bravi ragazzi!

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