Fonte: Calcio Illustrato
Il Presidente del Settore Giovanile e Scolastico ratifica una riforma storica con un obiettivo chiaro: elevare la qualità dei campionati giovanili, fornendo ragazzi tecnicamente e agonisticamente più preparati sia alle Nazionali azzurre sia alle rispettive società di provenienza.
Adesso la riforma dei campionati giovanili è davvero cominciata. L’obiettivo è quello di aumentare la competitività delle squadre giovanili, ma senza esasperarla. La riforma è stata approvata dal Consiglio Federale tre mesi dopo l’insediamento di Vito Tisci al vertice del Settore Giovanile e Scolastico. A partire da questa stagione, entrano a pieno regime le modifiche strutturali al format dei campionati. Nasce un nuovo Campionato Under 16 riservato alle ex seconde squadre dei due massimi campionati nazionali. La partecipazione a queste fasce diventa obbligatoria e prevede l’assegnazione di un proprio scudetto. In questo modo, se da un lato le Società di Serie A e B sono tenute a partecipare ai campionati U17 e U16, dall’altro il campionato nazionale Under 17 di Lega Pro diventa un torneo riservato solo alle Società della ex Serie C. L’obiettivo è quello di elevare la qualità dei campionati giovanili, fornendo ragazzi tecnicamente e agonisticamente più preparati sia alle Nazionali azzurre, sia alle rispettive società di provenienza. Novità interessanti anche per quel che riguarda la metamorfosi del campionato nazionale U15 in un formato molto simile a quello dell’ U17. Il campionato unico si divide dunque in un torneo dedicato agli Under 15 di Serie A e B, e in una competizione dedicata ai pari età di Lega Pro. Al termine della stagione, le due squadre vincenti si sfideranno nella Supercoppa. Non essendo stata istituita una competizione nazionale riservata alle seconde squadre, le stesse potranno eventualmente prendere parte ai campionati regionali dedicati a questa categoria.