È stata la prima volta che qualcosa di simile accadeva in Italia: nei giorni scorsi al palasport di Chiuduno gli aspiranti allenatori di calcio a 5 non udenti hanno avuto la loro occasione di approfondire le proprie conoscenze tecnico-tattiche del gioco, grazie a uno stage ad hoc organizzato dalla Federazione sport sordi Italia (Fssi) e dall’Academy sports communication. “Si tratta di un incontro costruito su misura – spiega il consigliere nazionale della Fssi, Massimiliano Bucca – Purtroppo spesso non si tiene abbastanza conto delle difficoltà che i non udenti incontrano nella vita quotidiana e lavorativa. C’è un muro nella comunicazione. Basti pensare, ad esempio, ai programmi televisivi: solo il 5% ha i sottotitoli o è accompagnato dal linguaggio dei segni. La stessa barriera la si trova nel mondo dello sport. Questo evento, cui stiamo pensando di farne seguire molti altri e, in futuro, su altre discipline, è un passo in avanti nella battaglia per mettere un freno a questa forma di emarginazione”. I partecipanti alla mattinata formativa erano otto, da tutta Italia. Tra questi il capitano della nazionale italiana femminile di calcio a 5 dei non udenti, la bergamasca Michela Bottini. Seduti sulle tribune hanno seguito la lezione su “L’allenamento del giocatore di Futsal” tenuta da un mister di prestigio, Diego Podda, allenatore della squadra femminile del Cagliari calcio a 5. “Il mio approccio è spiegare i concetti così come farei con le mie calciatrici, perché la disciplina è la stessa – spiega Podda – Si tratta soltanto di superare le difficoltà comunicative”. Per riuscirci, le tre ore di stage trascorse tra slides, spiegazioni, schemi tattici e prove sul campo dei principi di gioco sono state accompagnate dalla traduzione simultanea di Bucca.

fonte: L’Eco di Bergamo, articolo di Daniele Foffa

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