Sedici squadre maschili, otto femminili, otto nazioni coinvolte. Sono questi alcuni dei numeri della terza edizione del “We Love Football”, torneo internazionale riservato alla categoria Under 15, che si svolgerà ancora una volta a Bologna, ombelico del calcio giovanile dal 28 marzo al 2 aprile.
A rappresentare i colori rossoblù della città ospitante ci saranno sia la squadra maschile che quella femminile, campione in carica della manifestazione, mentre per la prima volta ci sarà il Montreal Impact, l’altra squadra di Joey Saputo. “Mi sento legato a Bologna da un forte sentimento e con questa città mi sento un po’ in debito”, spiega l’ideatore ed ex rossoblù, Marco De Marchi, che si è affidato per l’organizzazione a Stefania Tschantret presidente di Oblivion Production.
L’idea è che i calciatori professionisti debbano essere dei modelli per i giovani. Attraverso il calcio si possono trasmettere valori fondamentali come rispetto, amicizia, integrazione, autostima ed entusiasmo, elementi chiave per diventare campioni nel mondo dello sport ma anche uomini e donne migliori. “Lo sport – gli fa eco il presidente della Regione Stefano Bonaccini – è passione, emozione. Mi fa particolarmente piacere ospitare in Regione la presentazione di “We Love Football”, un torneo di calcio che coinvolge ragazzi e ragazze adolescenti promuovendo stili di vita sani e corretti. Con lo stesso spirito – aggiunge – noi siamo tornati ad investire nello sport e nella pratica motoria, sostenendo associazioni e società sportive, finanziando con 20 milioni di euro, l’ampliamento, la riqualificazione di impianti e la realizzazione di nuovi spazi per fare sport in Emilia Romagna”.
La manifestazione porterà a Bologna alcuni dei calciatori del futuro: “Rappresenta una competizione di livello – aggiunge l’Ad del Bologna Claudio Fenucci – ed è di grande interesse per i ragazzi della categoria Under 15 perché è andato affermandosi non solo in Italia ma anche all’estero”. Proprio sull’allargare l’evento a tutto il mondo si è soffermato don Massimo Vacchetti: “Mi sembra un elemento importante dell’opera di De Marchi che – spiega – ha messo in piedi come una moderna squadra di calcio nel cui spogliatoio si ritrovano lingue, culture, tradizioni, mentalità colori della pelle e religioni diverse”.
Sul calcio femminile si è invece soffermata Roberta Li Calzi: “Il calcio femminile sta crescendo anche se in Italia con più fatica che nel resto d’Europa e queste manifestazioni – spiega- fanno bene e tengono alta l’attenzione sulle ragazze che praticano questo sport”. Il 29 marzo è inoltre in calendario la serata di gala a Fico a cui parteciperanno tutte le squadre oltre a tanti ospiti e personaggi del mondo del calcio di ieri e di oggi.
Le gare dei gironi e i quarti di finale si disputeranno sui campi di Castenaso, Corticella, Monte San Pietro e Zola Predosa, mentre le semifinali e le due finali allo stadio Renato Dall’Ara.
Fonte: Il Resto del Carlino