Video di presentazione Atletico S.Lorenzo.

La storia dell’Atletico San Lorenzo comincia negli ultimi mesi del 2012 quando un gruppo di ragazzi, dell’omonimo rione romano a due passi dalla stazione Termini e dall’università “La Sapienza“, e lavoratori e studenti fuori sede, decidono di creare questa polisportiva legata al mondo “alternativo” dello sport. Un ambito in cui, a farla da padroni, sono concetti quali l’antifascismo, l’antirazzismo e l’antisessismo e non si seguono le logiche di mercato dedito all’acquisizione del dio denaro e dei diritti televisivi.
Nasce l’Atletico S.Lorenzo.

Dopo le tante assemblee estive svoltesi in piazza, il 9 settembre 2012 è ufficialmente nata la squadra. L’affermazione di tutto ciò è avvenuta il pomeriggio del 9 settembre, data che potrebbe entrare nella storia del quartiere di San Lorenzo, che ormai da anni non aveva più una squadra di calcio.
In meno di un mese si sono superate le 300 tessere e sono stati raccolti i soldi che servono per l’iscrizione alla figc( Federazione italiana giuoco calcio). Tra i “tesserati”: Ascanio Celestini, Assalti Frontali, Zoro, Elio Germano, Pino Marino e Johnny Palomba. Le tessere servono e per il sostentamento della squadra. Chiunque acquista la tessera diventa socio e ha il diritto di partecipare alle assemblee di gestione della squadra.
Il progetto è nato grazie all’input e, soprattutto, all’impegno di molti ragazzi del quartiere, del Cinema Palazzo, di Via dei Volsci 32, del Rebel Store San Lorenzo, del Sally Brown, della libreria Zaafari, della Palestra Popolare e di tante altre realtà che animano il quartiere.
Tra gli obiettivi, non solo quelli calcistici e di classifica, ma anche la voglia di far rifiorire un quartiere che troppe volte è rimasto abbandonato a se stesso.
Qualche mese fa, un altro esempio di diversa socialità, è stato intrapreso con la Libera Repubblica di San Lorenzo.
Il progetto Atletico vuole cercare di offrire servizi al quartiere. Provando a migliorare la vivibilità del quartiere che ha sempre rappresentato la massima espressione di antagonismo e lotta nella capitale.
Immediatamente si sono scaldati gli animi dei “Sanlorenzini” e dei tanti studenti che ci vivono. È nato un gruppo di tifoseria organizzato al grido: “Gli Ultras Atletico San Lorenzo sono l’espressione aggregativa antagonista legata alla squadra dello storico quartiere ribelle capitolino.
Dagli spalti alle strade è un urlo di libertà che accompagnerà questa avventura da condividere tutti e tutte insieme…perché il tifo, come il calcio, è del popolo!”
Un messaggio forte e, se si vuole, di rottura con quello che rappresenta oggi il mondo del calcio.
A rafforzare tali concetti, in un comunicato si legge: “L’Atletico San Lorenzo è la massima espressione dell’amore per il calcio popolare nato nelle vie e nelle piazze del quartiere romano di San Lorenzo.
La squadra dell’Atletico San Lorenzo non rappresenta alcun partito o movimento politico.
Rispetta e valorizza comunque le caratteristiche del quartiere: la natura popolare e la sua storia inimitabile di resistenza e libertà.
L’Atletico San Lorenzo è, quindi, la squadra di tutti coloro che, senza alcuna distinzione, ne hanno a cuore le sorti.
Ogni sostenitore, con il proprio entusiasmo e il proprio contributo, è protagonista nello scrivere la storia di questa squadra.
Una storia unica.
Anche la risposta di chi vuole scendere in campo per difendere i colori dell’Atletico è stata ampia e partecipata: circa 50 ragazzi si sono presentati al primo giorno di preparazione, il 3 settembre 2012 , presso i campi dei Cavalieri di Colombo.
Il mister Marco Rusignuolo ha avuto non poche difficoltà nel decidere chi dei 50 calciatori che avrebbero dovuto far parte della rosa. Dopo due settimane di preparazione atletica intensa, divisa tra campo e Parco della Caffarella, il mister stilò la rosa di 27 giocatori che in quell’anno per la prima volta, partecipò al campionato di terza categoria romano.
Alcuni, ormai, ex giocatori di pallone hanno avuto voglia di ricalcare il terreno di gioco, di respirare l’odore della terra che si alza mentre si svolge la consueta partitella in famiglia e l’entusiasmo di andare ad abbracciare chi ha appena fatto gol. L’esperienza e la voglia dei giovani è stato il mix giusto per riuscire a disputare un ottimo campionato.

In questo ambito ciò che conta sono la solidarietà e l’autofinanziamento: dall’inizio di questo suo percorso, infatti, l’Atletico San Lorenzo va avanti solamente grazie al supporto economico dei suoi stessi tifosi che hanno dato vita ad una sorta di azionariato popolare con cui riescono a coprire tutte le spese necessarie per far continuare questo bel sogno. Dalla quota di iscrizione al campionato, fino alle divise da gioco: ogni cosa legata all’Atletico viene realizzata grazie al semplice contributo di chiunque voglia entrare a fare parte di questo bel progetto.
Un progetto che è riuscito a costituire una sorta di polisportiva, infatti, oltre alla squadra di calcio a 11 maschile, sono nate la squadra di calcio a 5 femminile, le squadre di basket maschile e femminile e la scuola calcio, con un incremento sempre più ampio di “piccoli atletici”.
Le stesse decisioni riguardanti questa squadra vengono prese durante delle assemblee pubbliche alle quali, chiunque vuole, può prendere parola e proporre qualcosa per migliorare la situazione. Oltre ai tifosi, anche vari posti del quartiere di San Lorenzo: dal Nuovo Cinema Palazzo al Sally Brown, organizzano serate in cui si raccolgono soldi per finanziare la squadra.
La favola di questa piccola squadra di calcio di quartiere nel corso del tempo ha appassionato e coinvolto sempre più giovani e adulti di tante nazionalità (undici, addirittura) al punto tale da far crescere di anno in anno il progetto: alla squadra di calcio maschile, promossa in prima categoria, si sono aggiunte una squadra di calcio femminile, le squadre di basket maschili e femminili, una scuola calcio per i più piccoli fino ad arrivare alla vera novità lanciata per la nuova stagione, una squadra di pallavolo mista. Al centro sportivo della fondazione Cavalieri Colombo in via dei Sabelli si divertono tutti dai “piccoli amici” sino ai “giovanissimi”.
Il tutto sempre a parametro zero, senza sponsor sulle maglie e senza finanziamenti esterni: dalle iscrizioni ai campionati sportivi fino alla realizzazione delle divise, tutto viene finanziato esclusivamente grazie all’azionariato popolare, sottoscritto da quasi 300 persone senza dimenticare il sostegno di 64 negozianti del quartiere, e ai fondi raccolti durante gli eventi organizzati nel corso degli anni. Si parte con quote da 20 euro, si legge sul sito del club.
E siccome la storia dell’Atletico San Lorenzo è una storia che fa sognare, ecco che deve essere raccontata. Andrea White, Matteo Olmo e Claudio Cascioli hanno deciso di realizzare “Attitudine Ribelle – La storia dell’Atletico San Lorenzo”, un film documentario che ricalcherà i primi sei anni, raccontando i passaggi fondamentali che hanno portato alla fondazione e all’affermazione della polisportiva popolare. Un documentario (autoprodotto, ci mancherebbe) che mostrerà questa realtà a 360 gradi, proponendo anche un’originale analisi del quartiere e raccogliendo le testimonianze di chi ha contribuito, negli anni, a far crescere il progetto.

La meta dei giovani registi, che si affacciano per la prima volta a un’esperienza del genere, è una sola: portare a conoscenza di tutti, dai bambini alle persone più anziane, da chi ama lo sport fino a coinvolgere anche chi non lo segue, un fenomeno positivo, di unione e aggregazione. Perché lo sport, in questo quartiere nel cuore della capitale appena fuori porta Tiburtina, è davvero di tutti.

Ecco il video di presentazione del progetto film-documentario “Attitudine Ribelle – La storia dell’Atletico San Lorenzo”.

Fonti: Oltredemedianews,Il Messaggero e pagina facebook Atletico S.Lorenzo.

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