Come sta il calcio? La risposta ha provato a darla la FIGC. La stagione analizzata è quella 2016-2017 e dice, tra le altre cose, che il calcio è (sempre) il principale sport nel nostro Paese, con 32 milioni di appassionati e circa 4 milioni di praticanti. I tesserati totali per la FIGC sono quasi 1,4 milioni, di cui il 78% sono calciatori
L’Italia è un paese di calciatori. Sono ben 32 milioni gli appassionati e 1,4 milioni i tesserati, un dato che nelle ultime 8 stagioni sportive è cresciuto in media dello 0,9%. E’ la fotografia fatta dalla FIGC, in collaborazione con AREL (Agenzia di Ricerche e Legislazione) e PwC (PricewaterhouseCoopers).
In Italia ci sono 838.430 giovani calciatori (fino all’Under 20)
All’incremento dei dirigenti (+12%), dei tecnici (+1,5%) e dei tesserati relativi al Settore Giovanile e Scolastico (+1,2%) si contrappone il decremento dei calciatori impegnati nell’attività professionistica (-2,3%) e in quella dilettantistica (-3,5%), mentre risulta pressoché stabile il numero degli arbitri (-0,3%). Completano il quadro le società e le squadre, rispettivamente pari a 12.795 e 83.142, che nel 2016-2017 hanno disputato 572.438 partite ufficiali (di cui il 65% a livello giovanile), all’interno dei 12.930 campi omologati.
L’attività giovanile continua a rappresentare il principale asset della FIGC: il numero complessivo di giovani calciatori (fino alla categoria Under 20) è pari a 838.430; i calciatori tesserati maschi tra i 5 e i 16 anni rappresentano il 20% della popolazione italiana (in crescita rispetto al 19,8% del 2015-2016). Il ReportCalcio 2018 analizza inoltre per la prima volta la trafila dei giovani giocatori nel calcio professionistico: appena il 6,4% dei calciatori tra i 15 e i 21 anni tesserati per club professionistici nel 2007-2008 risultano ancora operanti nel calcio professionistico italiano nel 2016-2017.
586 i giocatori convocati nelle Nazionali
Le Rappresentative Nazionali nel 2016-2017 hanno disputato 206 gare (il dato più alto tra quelli registrati nelle ultime 6 stagioni), con un bilancio di 99 vittorie, 40 pareggi e 67 sconfitte. La percentuale di partite vinte è pari al 41,6% per le Nazionali maschili di Calcio a 11, al 40,4% per le Nazionali femminili di Calcio a 11, al 56,7% per la Nazionale di Beach Soccer e al 75% per quelle di Calcio a 5. Il numero totale di calciatori e calciatrici convocati è stato pari a 586, provenienti da 147 società. Il 4,4% dei calciatori convocati proviene da club esteri.
I conti del calcio stanno (un po’) meglio
Per quanto riguarda il profilo economico e finanziario, il calcio professionistico italiano ha proseguito un importante percorso di miglioramento della propria sostenibilità economica. Tra il 2014-2015 e il 2016-2017, grazie anche agli effetti dei nuovi parametri di controllo economico-finanziario introdotti dalla FIGC e ispirati ai criteri del Financial Fair Play, si è assistito ad un incremento del valore della produzione del 28% (da 2.625 a 3.350 milioni di euro, rispetto ad un incremento di appena il 7% dei costi operativi), con un miglioramento dell’Ebitda del 317% (da 176 a 734 milioni).
Nel 2016-2017 la percentuale di club con un risultato netto negativo è pari al 74%, rispetto all’87% del 2014-2015, con una diminuzione della perdita aggregata da 536 e 156 milioni di euro (-71%) e un rilevante decremento dell’incidenza del costo del lavoro sul valore della produzione (dal 58% al 51%). A livello finanziario si è assistito ad un importante rafforzamento del Patrimonio Netto aggregato (dai 37 milioni di euro del 2014-2015 ai 358 del 2016-2017), mentre l’Equity ratio è passato dall’1% all’8%.
Tra calcio dilettantistico e giovanile ci sono oltre 1 milione di giocatori! La Lombardia comanda per numero di tesserati
Il calcio dilettantistico e giovanile rappresenta il principale movimento sportivo in Italia, con un’incidenza pari a circa il 25% dei tesserati totali delle 45 Federazioni Sportive affiliate al CONI. Nel 2016-2017 si contano 1.044.505 calciatori, tesserati per 12.693 società, mentre il numero totale di squadre ammonta e 82.616. L’attività relativa al Settore Giovanile e Scolastico incide per il 64,5% dei calciatori tesserati e per l’82,8% del numero di squadre. Il numero complessivo di partite ufficiali disputate nel 2016-2017 ammonta a 568.869 (-2% rispetto alla Stagione Sportiva precedente), di cui il 65% circa relative al calcio giovanile e il 35% all’attività dilettantistica delle prime squadre.
A livello regionale, in termini di calciatori tesserati Lombardia (180.510), Veneto (108.516), Lazio (95.442), Toscana (83.087) ed Emilia Romagna (82.678) contano a livello aggregato per il 52,7% del totale.
Prato e Lodi davanti a Napoli per crescita di tesserati
Il ReportCalcio ha analizzato per la prima volta il trend dei calciatori dilettanti e giovani tesserati su base provinciale; dal 2000-2001 al 2016-2017 le province con il miglior tasso di crescita media annua risultano Prato (+7,9%), Lodi (+5,1%), Napoli (+4,6%), Rimini e Pistoia (+4,2%). All’opposto, le province con il peggior andamento risultano Sassari (-5,0%), Avellino e Nuoro (-4,5%), Isernia e Ascoli Piceno (-4,1%).
In 15,6 mln sono andati allo stadio. In Serie A il riempimento degli impianti non supera il 54%
Nel 2016-2017 gli spettatori presenti negli stadi italiani (comprendendo calcio professionistico, coppe europee e Rappresentative Nazionali) ammontano a 15,6 milioni (+4,7% rispetto al 2015-2016). In termini di affluenza media per partita, il dato più alto si registra per la Champions League (39.598), seguita dalla Nazionale A maschile (35.044) e dalla Serie A (21.262).
Prosegue in particolare il trend di crescita del calcio professionistico (negli ultimi 5 anni si è passati da 12,3 a quasi 14 milioni di spettatori). Il potenziale di ulteriore crescita appare significativo: il riempimento della capienza in Serie A non supera il 54% (40% in Serie B e 30% in Lega Pro). Il numero di posti rimasti invenduti supera i 18 milioni, con un potenziale economico inespresso di circa 292 milioni di euro di ricavi da gare aggiuntivi (in aumento rispetto ai 267 del 2015-2016).
La Polonia ha inaugurato con 26 nuovi stadi. Seguono Germania, Turchia e Francia
Altro dato di benchmarking internazionale è quello relativo alla costruzione/ristrutturazione di stadi in Europa dal 2007 al 2017: 139, investimento complessivo di 13,7 miliardi di euro. I Paesi con il maggior numero di nuovi stadi inaugurati sono Polonia (26), Germania (16), Turchia (13) e Francia (11), mentre la Nazione con il più alto investimento risulta la Russia (oltre 2,2 miliardi di euro, per la costruzione di 6 nuovi impianti). Il ReportCalcio 2018 analizza inoltre l’impatto in termini di incremento dell’affluenza, derivante dall’inaugurazione di nuovi stadi: l’affluenza cresce in media del 55,9% per impianti con capienza inferiore a 20.000 posti, del 47,7% per quelli compresi tra 20.000 e 40.000 posti e del 44,9% laddove la capienza supera quota 40.000 posti.