“IL FOGGIA CALCIO È STATA LA MIA SECONDA CASA”
Giorgio Sergio, classe 2001, giovane promessa del calcio castellanetano, nelle scorse due stagioni ha vestito la maglia rossonera del Foggia Calcio, ricoprendo il ruolo da interno di centrocampo e da esterno d’attacco.
Tante sono le emozioni da lui vissute in questi due anni intensi a Foggia, che mai dimenticherà e porterà per sempre con sè!
Questa è l’intervista rilasciata da Sergio a Francesco De Crescenzo:
-Ciao Giorgio, cresciuto nel vivaio della Nick Calcio Bari, decidi di sposare il progetto rosso-nero del Foggia Calcio. Quali sono state le tue emozioni in merito all’approdo in una squadra professionistica?
Prima di tutto vorrei ringraziarti per l’opportunità che mi hai concesso. Come ogni bambino sono nato con una passione e la mia fortuna più grande sono stati i miei genitori, che si sono messi a mia totale disposizione in tutto e per tutto.
Quel che sono riuscito a fare sino ad ora lo devo non solo a me stesso, ma anche a loro.
Sono cresciuto nel vivaio della Nick Calcio Bari, una società che mi ha dato la svolta, mi ha permesso di fare quel salto di qualità che non avrei fatto da nessun’ altra parte. Quattro anni intensi, caratterizzati da vittorie e sconfitte e dove sono cresciuto sotto ogni aspetto, caratteriale e calcistico. Poi è arrivata la chiamata del Foggia, inaspettata.
È stata un’emozione indescrivibile, vedere i sacrifici tanto sofferti, essere ripagati. Non vedevo l’ora di confrontarmi in un ambito professionistico, felicissimo per l’occasione che avevo avuto.
-Emozioni. Il calcio è anche questo!
Uno dei tanti pregi di questo sport è quello di far vivere momenti positivi che aiutano l’atleta a credere sempre più nelle proprie potenzialità e ad andare alla ricerca di nuovi traguardi da raggiungere. Ma come nella vita, dinanzi all’atleta si presentano momenti negativi, degli ostacoli da superare. Questi a volte possono causare la caduta dell’atleta, che quando in seguito si rialzerà sarà più forte di prima!
Quali sono le emozioni positive e negative, che hanno segnato questi tuoi anni con la maglia del Foggia Calcio?
Nel calcio come nella vita, ci sono degli incidenti di percorso, io in questi due anni ne ho avuti molti, ma ho sempre trovato la forza di rialzarmi e continuare la mia strada, ho fatto tesoro delle esperienze più belle, ma soprattutto di quelle negative.
-Come hai vissuto in questi anni la lontananza da casa, dai tuoi parenti e dalla gente a te cara?
Inizialmente è stata dura. Nel mio primo anno fuori casa, sono maturato sotto molti aspetti, quindi è stata un’esperienza positiva.
La cosa più bella è che la mia famiglia non mi ha mai fatto sentire così distante.
-Il gruppo squadra è uno degli aspetti fondamentali, grazie al quale si vincono match a volte difficili sulla carta ma non impossibili sul campo. La squadra diventa una vera e propria famiglia, si condivide tutto, affrontando insieme le diverse situazioni che si presentano.
Nel corso di questi anni che esperienze hai vissuto all’interno dello spogliatoio con i tuoi compagni? Ti sei sentito far parte di una famiglia?
Lo spogliatoio è un qualcosa di inspiegabile, il posto più importante per la squadra. Nel Foggia ho legato molto con i miei compagni, mi hanno fatto sentire sin da subito un loro fratello, non mi dimenticherò mai di loro, li porterò sempre con me.
Per me sono una seconda famiglia.
-Il Foggia Calcio ti ha aiutato nel tuo percorso di crescita calcistico e sono tante le tue prestazioni positive in questi anni, che non hanno fatto altro che aiutare la tua squadra.
Facendo una valutazione generale, quanto pensi di aver dato in queste stagioni con la casacca rosso-nera?
Beh, penso che in queste due stagioni con la maglia del Foggia il mio contributo sia stato buono, ho sempre dato il massimo per questa maglia, è una piazza fantastica e le auguro tutti i migliori successi possibili.
-La stagione 2018/2019 è giunta quasi al termine, ti senti di dire qualcosa in merito a quest’ annata calcistica?
Quest’ annata ritengo che sia stata la più importante. Mi sono confrontato col calcio dei grandi, mi ha aiutato a crescere, facendomi maturare molto.
-Hai un pensiero, un messaggio da dare alla società che quest’anno salvo diversi cambiamenti sarà retrocessa in Serie C e a chi in questi anni ti ha sempre sostenuto, in momenti per te sia positivi che negativi?
Il Foggia per me è stata la mia seconda casa, ringrazio tutti per la fiducia che in questi due anni mi è stata data, da parte mia ho sempre cercato di ripagarla al meglio, e non posso che augurare al Foggia Calcio un futuro pieno di gioie. Lo meritano prima di tutto i tifosi, che non a caso sono la miglior tifoseria della Serie B, semplicemente fantastici!
Francesco De Crescenzo