PATRASSO – È fatta! Taranto ospiterà la ventesima edizione dei Giochi del Mediterraneo, nel 2026. La designazione è arrivata per acclamazione al termine dell’Assemblea dei Comitati olimpici dei 26 Paesi del mediterraneo, riunitasi a Patrasso. Assemblea presieduta da Amar Addadi.
È stata una giornata particolarmente felice per i colori rossoblù della città di Taranto e per il tricolore italiano. Grande l’entusiasmo del sindaco Rinaldo Melucci che ha creduto fin da subito nella possibilità di portare questo evento a Taranto, dove tra sette anni arriveranno oltre quattromila atleti da tutto il bacino del Mediterraneo. Sarà l’occasione per investire negli impianti sportivi e nell’assetto generale della città, a cominciare dai trasporti, visto che i Giochi del Mediterraneo sono uno dei tasselli del Piano Strategico promosso dalla Regione e dal Comune.
«Taranto sta ripartendo – ha sottolineato il Sindaco Rinaldo Melucci – ed è pronta ad assumere un ruolo significativo nello scenario mediterraneo. Per troppo tempo, infatti, Taranto ha distrattamente voltato le spalle a quel mare magnifico che è lo Ionio, alla sua ricchezza, a tutta quella bellezza. Oggi i tarantini vogliono riprendersi quel mare, vogliono cucirsi addosso quelle onde, con orgoglio, vogliono indossare un vestito nuovo per presentarsi al meglio a tutti i popoli fratelli del Mediterraneo, per testimoniare che Taranto ce l’ha fatta, si sta rialzando, non ha più il timore delle grandi sfide».
Nella presentazione della candidatura di Taranto, Melucci ha ricordato la storia della città, le sue origini spartane, la Magna Grecia, le antiche gesta dell’atleta Icco. La storia ha però lasciato spazio al presente – sottolineando come Taranto sia la città più industrializzata del Sud Italia – e al futuro con la progettazione di una nuova prospettiva di sviluppo fondata sul mare, sul porto, sul turismo. «Taranto is back»: Taranto è tornata, ha concluso il sindaco, «ed è una capitale di mare pronta per i XX Giochi del Mediterraneo».
A convincere i membri dell’assemblea è stato l’articolato dossier presentato per sostenere la candidatura della Città dei Due Mari. Un dossier così puntuale da aver sbaragliato la concorrenza in anticipo fino al punto da consentire a Taranto di restare l’unica città candidata.
Una candidatura, come ha spiegato nella presentazione il presidente della Regione, Michele Emiliano, che «corrisponde al desiderio di rilanciare e valorizzare questa splendida città» con l’obiettivo «di lasciare un’eredità positiva che un grande evento come questo può comportare anche in termini di visibilità internazionale e di sviluppo locale sostenibile».
«Nei prossimi anni – ha detto ancora Emiliano – l’attuazione del Piano Strategico determinerà un nuovo volto di Taranto, in termini di potenziamento dell’accessibilità e della mobilità sostenibile, dell’attrattiva culturale ed economica, della coesione sociale, con l’obiettivo generale di valorizzare e conservare per le prossime generazioni gli assets ambientali di questa bellissima città».
L’onorevole Rosalba De Giorgi, in rappresentanza del governo, ha sottolineato come la candidatura di Taranto abbia goduto del pieno sostegno del Parlamento e del Governo, che ha sostenuto la candidatura anche in termini finanziari con 100 milioni di euro destinati all’impiantistica e 20 milioni per l’organizzazione generale. «Un grande sforzo – ha detto la deputata tarantina – è stato profuso per razionalizzare e ottimizzare gli investimenti, individuando con chiarezza gli interventi strettamente funzionali a lasciare un’eredità positiva per Taranto e per la Puglia».
Molto toccante l’intervento di Mario Pescante, membro del Comitato Olimpico Internazionale. Pescante ha svelato un particolare della sua vita sconosciuto ai più: «Da bambino ho vissuto a Taranto negli anni orribili della Seconda Guerra Mondiale». Pescante ha confessato di conservare con sé un ricordo indelebile del ponte girevole. E proprio l’apertura del ponte girevole è stata utilizzata dall’ex presidente del Coni come simbolo di accoglienza, pace e fratellanza tra i popoli.
Ma cosa sarà concretamente realizzato per ospitare i Giochi del 2026. Lo ha spiegato Elio Sannicandro, il coordinatore della candidatura di Taranto: «Quaranta impianti sportivi esistenti saranno rifunzionalizzati e adeguati, a Taranto e in altri venti Comuni nella provincia di Taranto e nel Sud della Puglia. Per quanto riguarda il Villaggio Mediterraneo, atleti e accompagnatori saranno ospitati nei villaggi turistici di livello internazionale sulla costa tarantina. Due impianti saranno costruiti ex novo: il Centro del Nuoto, con piscine olimpiche, e il Centro Nautico, una struttura unica nel suo genere nel Sud Italia».
Per il Coni è intervenuta la vicepresidente e campionessa olimpica Alessandra Sensini, la quale ha ricordato che con la designazione di Taranto l’Italia detiene il record di aver ospitato quattro edizioni dei Giochi, di cui due in Puglia, l’ultima a Bari nel ’97.