C’è un secondo campionato al quale le 20 Società della Serie BKT partecipano ogni
anno: è la competizione nella quale i club cadetti si confrontano sui temi del
contrasto al “match fixing”, attraverso la partecipazione alle sessioni formative che
coinvolgono tutti i tesserati delle prime squadre, dei settori giovanili, degli staff
tecnici e i dirigenti. Un impegno di etica e responsabilità per salvaguardare i valori
dello sport e per tutelare la passione dei tifosi attraverso la conoscenza delle norme
e dei regolamenti, presupposto necessario affinché sia le regole di gioco che quelle di
comportamento vengano rispettate.
Con questi obiettivi la Lega B, l’Istituto per il Credito Sportivo e l’Associazione
Italiana Calciatori, hanno organizzato l’Integrity Tour, un progetto che entrerà in
tutti gli spogliatoi delle prime squadre e delle giovanili dei club del campionato di
Serie BKT nella stagione 2019/2020.
Un percorso che la Lega B condivide con chi da sempre persegue e condivide gli
stessi valori e le stesse finalità, come l’Istituto per il Credito Sportivo, unica banca
pubblica del Paese per il sostegno allo Sport e alla Cultura, leader nel finanziamento
all’impiantistica sportiva grazie alla tradizione e all’esperienza consolidata in oltre
sessant’anni di attività, e l’Associazione Italiana Calciatori, l’Organizzazione che dal
1968 tutela ed assiste i calciatori professionisti e dilettanti.
Il programma, tenuto dal personale di Lega B e AIC, vuole formare i giovani atleti sui
temi dell’integrità e della lotta alla corruzione nel calcio, con particolare riferimento
alle scommesse sportive. I rischi personali e del club dal punto di vista penale, civile
e sportivo sono dunque al centro del confronto che avrà quale sua prima tappa
Veronello, dove alla mattina è previsto l’incontro con la prima squadra e nel
pomeriggio una replica con le giovanili del ChievoVerona.
Il momento di formazione prevede due interventi nell’ambito di ciascun incontro: uno
sui profili normativi e regolamentari in tema di violazione del divieto di scommesse, di illecito sportivo e conseguentemente dell’omessa denuncia, e uno sulle
conseguenze e le fattispecie concrete derivanti dai comportamenti dei tesserati.
Balata – “La responsabilità che si ha nei confronti dei tifosi, della maglia e della
tradizione del club a cui si appartiene impone l’adozione di anticorpi e di un
allenamento continuo e metodico della conoscenza, un esercizio che va praticato con
la medesima intensità e impegno di quello che si effettua quotidianamente nei centri
sportivi. Ecco perché l’Integrity tour non è solo un progetto importante ma
addirittura strategico per le venti società del nostro campionato”.
Abodi – “Dobbiamo collaborare intensamente e con continuità per un sistema più
sano nel quale le persone, ai vari livelli, vengano scelte non soltanto per le qualità
tecniche o professionali, ma anche per quelle personali e morali. L’obiettivo è il
miglioramento del contesto sportivo, nel quale è potenzialmente a rischio quotidiano
la sua integrità, minata dal doping farmacologico, e amministrativo, oltre a quello
degli illeciti sportivi. In questo ambito di costruzione della credibilità e della
reputazione, l’allenamento della conoscenza e delle coscienze diventa determinante
quanto quello fisico. Il Credito Sportivo intende assumere un ruolo sempre più attivo,
non solo attraverso lo sviluppo delle infrastrutture fisiche, ma anche e soprattutto
attraverso quelle immateriali: l’educazione, la formazione e l’informazione. L’integrità
del calcio inoltre, garantisce non solo l’essenza del gioco stesso, ma ne tutela anche
il valore economico. Come banca pubblica del Paese vogliamo poter contare su un
sistema finanziariamente ed eticamente solido proiettato al futuro, garantendone
così la stabilità nel tempo”.

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