L’aumento di capitale della Juventus è partito. Caratteristiche, dettagli e novità.

L’aumento di capitale della Juventus è stato confermato ancora una volta da Andrea Agnelli nel giorno in cui i soci sono stati chiamati ad approvare il bilancio 2018-2019.

Tanto è bastato al mercato per iniziare a farsi domande sui dettagli, sulle caratteristiche e sulle novità riguardanti la ricapitalizzazione.

La notizia non ha scalfito le azioni Juve che in Borsa hanno continuato a scambiare senza oscillazioni degne di nota. Questo perché in realtà l’ipotesi di un aumento di capitale per la Juventus era già stata discussa dai vertici il 23 settembre scorso, in occasione della presentazione dei dati di periodo.

Aumento di capitale Juventus: i dettagli
L’aumento di capitale della Juve ha avuto un obiettivo ben preciso: quello di finanziare e sostenere lo sviluppo futuro della società bianconera. Nulla a che vedere dunque con la ricapitalizzazione del 2011 servita a risanare i conti aziendali.

Come anticipato qualche tempo fa, l’operazione, dal valore di 300 milioni di euro, partirà ufficialmente il prossimo 2 dicembre, dopo aver ricevuto le autorizzazioni necessarie. Le nuove azioni Juve saranno emesse 93 centesimi l’una, mentre saranno offerti in opzione 8 nuovi titoli su ogni 25 posseduti dai soci.

In sintesi con l’aumento di capitale verranno emesse al massimo 322.485.328 azioni Juve (ordinarie) senza valore nominale espresso. Il prezzo sarà imputato per 1 centesimo a capitale sociale e 92 cent. a sovrapprezzo.

Dal 2 al 18 dicembre (pena la decadenza) saranno esercitabili i diritti di opzione per la sottoscrizione azioni Juve ordinarie. La negoziazione dovrà avvenire dal 2 al 12 dello stesso mese.

Chi parteciperà?
Exor si è già impegnata a sottoscrivere la sua quota di pertinenza, corrispondente al 63,77% del capitale, mentre l’eventuale inoptato sarà sottoscritto da un fondo di garanzia creato ad hoc.

“L’obiettivo fondamentale del piano è di attuare un modello di sviluppo sostenibile che consenta di mantenere standard elevati di risultati sportivi, senza pregiudicare l’equilibrio economico e finanziario della società.”
L’aumento di capitale di Juventus FC lavorerà proprio per il raggiungimento di questi obiettivi. I ruoli di joint global coordinators e joint bookrunners sono spettati a BNP Paribas, Goldman Sachs International, Mediobanca e UniCredit Corporate & Investment Banking.

I risultati dell’esercizio 2018/2019
Durante il periodo di riferimento, la Juve ha portato a casa ricavi di 621,46 milioni di euro, in aumento (di 23,1 punti percentuali) rispetto ai 504,67 milioni dell’esercizio precedente. Ad influire positivamente in questo caso sono stati i proventi derivanti dalla gestione calciatori.

A deludere però è stato il risultato operativo, in rosso di 15,33 milioni di euro. In questo caso il dato si è mal confrontato con la perdita più contenuta, di 1,43 milioni, dell’esercizio precedente.

La perdita netta è risultata di 39,9 milioni di euro (-19,23 milioni quella precedente), mentre l’indebitamento è aumentato dai 309,8 milioni di inizio anno ai 463,6 milioni di fine giugno.

Dopo aver comunicato i risultati 2018/2019, la Juventus ha altresì confermato che anche il prossimo esercizio si chiuderà probabilmente in rosso, ma sarà comunque influenzato dall’andamento dei risultati sportivi.

Gli obiettivi del piano 2019-2024
Sempre a settembre, nel comunicare i risultati messi a segno nel 2018/2019 la società bianconera ha altresì approvato un piano di sviluppo per i prossimi esercizi (fino al 2024) basato su alcuni pilastri fondamentali:

mantenimento competitività sportiva;
aumento dei ricavi operativi;
consolidamento economico-finanziario;
maggiore visibilità del brand a livello internazionale;
rafforzamento struttura patrimoniale.
Proprio per portare a termine questi obiettivi sarà fondamentale l’aumento di capitale della Juventus che permetterà all’azienda di continuare a rafforzarsi e a svilupparsi.

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