Alessia Trost (Fiamme Gialle) e Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) sono le protagoniste del talk settimanale di Atletica TV, in onda sulla pagina Facebook della Federazione Italiana di Atletica Leggera e sulla piattaforma atletica.tv. Insieme alle due azzurre c’è anche Fausto Narducci, firma della Gazzetta dello Sport. Trost e Folorunso raccontano la loro “fase 2”, la gioia di rimettere i piedi sulla pista dopo oltre un mese di allenamenti in casa e come stanno gestendo il delicato momento della ripresa. “Dopo 40 giorni di astinenza – racconta Trost – avevo così nostalgia che ho già fatto 3 allenamenti di salto in 10 giorni. Finalmente sotto i miei piedi c’è la pedana, non più l’asfalto”. Folorunso, futura pediatra: “Sono fiera di alcuni miei colleghi atleti che, da medici, si sono messi a disposizione della comunità. Specializzandi che non hanno esitato a spostarsi dalla corsia della pista a quella d’ospedale. Credo che le mie competenze da atleta mi aiuteranno nel mio futuro da dottore. Ciò che imparo in pista o fra i banchi dell’università sono mattoni di una costruzione unica, pezzi di uno stesso mosaico”.
ALESSIA TROST – Per la finalista olimpica di Rio, argento agli Europei indoor di Praga 2015 e bronzo ai Mondiali indoor di Birmingham 2018 nel salto in alto, il rinvio della rassegna a cinque cerchi è stato difficile da accettare: “Non ho ancora metabolizzato il posticipo delle Olimpiadi di Tokyo, è un periodo molto strano e intenso. Ciò che più desidero è saltare. Noi atleti siamo abituati a programmare per anni o quadrienni olimpici, ora i nostri orizzonti temporali sono profondi qualche settimana. Ho capito che per farmi trovare pronta devo mantenere altissima l’attenzione ma abbassare la tensione, per non logorarmi. La pandemia ci costringe ad essere elastici, anche le mie avversarie all’estero sono nella stessa situazione”. E ancora: “Cerco di non sprecare i pochi lati positivi di questa pausa forzata. Ho iniziato ad allenarmi a Sesto San Giovanni con Roberto Vanzillotta solo in autunno, così sfruttiamo questo periodo per conoscerci meglio e affinare il nuovo metodo. In attesa di poter programmare le gare, lavoriamo per avere indicazioni precise sul mio salto e sul mio stato di forma. Stiamo tracciando una mappa, definita il più possibile, che ci sarà utile al momento opportuno”.
AYOMIDE FOLORUNSO – L’oro delle Universiadi di Napoli sui 400 ostacoli, medaglia di bronzo con la staffetta 4×400 agli Euroindoor di Glasgow dell’anno scorso, racconta così i suoi 40 giorni in casa: “La fase 1 è stata pesante, perché a casa non ho spazi adeguati e per più di un mese ho corso con il contagocce. Mi è mancato come l’ossigeno. Ora, che sono tornata al campo di Fidenza, ho l’entusiasmo alle stelle ma ho ricominciato con cautela. Ricostruisco, un metro alla volta ed evitando passi falsi, come spero farà il nostro paese”. Prosegue “Ayo”, 23enne studentessa in medicina: “La pandemia non è ancora finita: per non vanificare tutto, dobbiamo rispettare le disposizioni e stare a casa il più possibile. Teniamoci stretto quello che abbiamo conquistato e andiamo avanti un passo alla volta”. E aggiunge: “Mi manca l’adrenalina della gara, anche se sono una persona molto competitiva e riesco a trovare il gusto della sfida anche in una foglia mossa dal vento. Non ho dubbi che saprò cogliere tutte le opportunità di competere e ho fiducia nel mio allenatore Maurizio Pratizzoli, che mi ha sempre portata in condizione nel momento giusto. Intanto, senza gare, ho imparato a godere degli allenamenti”.

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