Il presidente dell’Associazione Italiana Cultura Sport: “A due giorni dalla scadenza
della prima parte di Fase2, non sappiamo ancora chi e come potrà ripartire.
Associazionismo culturale e sportivo a un passo dal collasso”.
Roma, 15 maggio 2020 – “Bene le nuove misure di sostegno per lo sport e per il sociale previste nel Decreto Rilancio come il Fondo Salva Sport e l’estensione agli enti del Terzo Settore di molte delle misure già previste per le imprese, ma sulla ripresa e l’arrivo dei fondi c’è ancora troppa incertezza sui tempi: ora serve celerità e chiarezza per permettere alle associazioni sportive e culturali del Paese di ripartire con meno paura”. Così il presidente dell’Associazione Italiana Cultura Sport Bruno Molea commenta il decreto Rilancio annunciato dal Governo e le ultime anticipazioni fornite dal ministro allo sport Spadafora sulla ripresa delle attività di centri sportivi e palestre.
“Se davvero fosse possibile riprendere ogni genere di attività dal 25 maggio, sarebbe finalmente un raggio di sole in questa notte lunghissima – commenta Molea -, ma restano ancora tante incognite sia per il mondo sportivo che per quello dell’associazionismo sociale e culturale: mancano i protocolli di sicurezza per la riapertura dei centri sportivi e di quelli sociali e culturali, ma ancor di più mancano certezze sui tempi di erogazione dei finanziamenti e questo è tremendo per chi legge delle risorse a disposizione già da settimane ma non ne vede l’effettiva erogazione”.
Il riferimento è, ad esempio, ai mutui light previsti per associazioni e società sportive. “Il Credito sportivo ha fatto tutto quanto era in suo potere per rendere la piattaforma operativa e per darci risposte effettive su come richiedere i finanziamenti, ma ancora ad oggi manca la definizione dell’iter formale del decreto – precisa Molea -. Capiamo molto bene i tempi burocratici, ma si deve anche capire che per imprese sociali e associazioni non c’è davvero più tempo da perdere”.
Bene quanto previsto dall’ultimo decreto sugli affitti degli impianti sportivi, sia al pubblico che ai privati – aggiunge il presidente di AiCS – ma ora è bene velocizzare le pratiche sui protocolli di sicurezza, “o associazioni e imprese non avranno tempo per adeguare le proprie strutture che anche questi scampoli di maggio andranno perduti senza risorse e senza attività sportive da proporre”.
“Credo – chiosa Molea – che questo governo abbia fatto tanto nell’attenzione allo sport sociale, ma ora è bene che la macchina operativa acceleri per dare la possibilità ai settori sia sportivo che culturale di accedere in tempi brevi a tutte le misure previste o, varato il nuovo decreto, non saranno ancora a disposizione i sostegni previsti dal vecchio”.