Serie tv preferita? “The Last Dance sul mito di Michael Jordan: l’ho guardata due volte, è un esempio da sempre. Ma mi piace anche Peaky Blinders, ambientato a Birmingham, e qui esce la mia vena british”. Il libro? “Tutto il genere fantasy”. La musica? “Ho un artista preferito, è il canadese The Weeknd, me l’ha fatto conoscere mia mamma”. Atletica, certo, ma c’è tutto il mondo di Larissa Iapichino, teenager con vista sui 18 anni (il 18 luglio) nella puntata di ieri del talk di Atletica TV. La saltatrice azzurra, campionessa d’Europa nel lungo lo scorso anno tra le under 20, si racconta a pochi giorni dall’esordio post-lockdown in programma a Vittorio Veneto (Treviso) sabato pomeriggio alle 17.30. “Non voglio ‘spoilerare’ nulla, ma ho stravolto tutto il salto, a partire dalla rincorsa. Sarà una novità – spiega l’azzurrina – e stiamo lavorando sul prendere familiarità con questo nuovo approccio, ancora da migliorare. In qualche modo, è ispirato al salto di Ivana Spanovic. E se molto è cambiato tecnicamente, di certo in pedana non cambierà il mio carattere ‘fumino’, come diciamo a Firenze”.
STABILI – Ospite Andrea Schiavon di Tuttosport, Larissa ragiona anche sull’intera stagione 2020: “L’obiettivo non è una misura ma diventare stabili tecnicamente – sottolinea la saltatrice da 6,64 – le indoor mi hanno insegnato tanto, soprattutto le due esperienze internazionali a Karlsruhe e Glasgow. Ho toccato con mano l’atletica vera, quella che vedevo in tv. Abbiamo deciso di iniziare all’aperto con Vittorio Veneto per verificare appunto queste novità tecniche, prima di andare a Savona dove sarà già una super gara con Laura Strati, Tania Vicenzino e non solo. Penso certamente agli Assoluti di Padova di fine agosto e al momento non sono in programma trasferte all’estero, ma vedremo. Per ora, ricominciamo a saltare: tornare in pedana non mi sembra vero”.