Fantastico a Montecarlo nei 5000 metri che hanno illuminato la Wanda Diamond League nel tempio dello Stade Louis II. Il tentativo di record del mondo dell’ugandese Joshua Cheptegei è riuscito, con un crono straordinario di 12:35.36, abbondantemente sotto lo storico limite di Kenenisa Bekele, un 12:37.35 vecchio di 16 anni firmato a Hengelo. Nella gara del primato, non è riuscito l’attacco al record italiano di Yeman Crippa, ritirato intorno ai 3750 metri, quando mancavano poco più di tre giri, dopo un inizio complicato per il ritmo sostenutissimo impresso dai pacemaker: “Purtroppo ho beccato una giornata no, la metto via il prima possibile e ci proverò di nuovo a Ostrava l’8 settembre”, le prime parole del mezzofondista delle Fiamme Oro, primatista italiano dei 10.000 metri.

La storia di questo record è figlia dell’immenso talento dell’ugandese, campione del mondo a Doha sui 10.000 metri, capace di togliere ben ventidue secondi al personale per entrare nella storia. Negli intermedi anche una world lead sui 3000 in 7:35.14 e il passaggio ai 4000 in 10:05.41 che ha pesato come un’ipoteca sulla riuscita del tentativo di primato mondiale. Circa due secondi di progresso sul limite di Bekele, così come di due secondi fu il margine che lo stesso Bekele sottrasse al precedente record dell’altra leggenda Haile Gebrselassie. E’ il picco di un meeting favoloso, il primo grande show di un anno surreale, che riporta un sorriso luminoso negli occhi di tutti gli appassionati. Dietro Cheptegei scende sotto i 13 minuti, nuovamente, anche il keniano Nicholas Kimeli, secondo in 12:51.78, davanti all’altro keniano Krop (13:11.32) e all’olandese Foppen, al record nazionale di 13:13.06. Personali anche per lo spagnolo Oumaiz e per il francese Gressier.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto Protetto