Gianmarco Tamberi non sta nella pelle: “Sono troppo contento, vuol dire che avrò ancora più motivazioni per allungare la mia carriera”. Il primatista italiano dal salto in alto posta subito sui social network la sua felicità per l’assegnazione degli Europei 2024 a Roma e poi comincia a immaginare, a occhi aperti, l’evento dell’Olimpico, il suo stadio preferito: “Ho sempre sognato di fare una gara di così alto livello in Italia – le sue parole – questa federazione si è meritata in pieno l’assegnazione degli Europei, ero in contatto minuto per minuto con la sede federale per avere aggiornamenti sull’andamento della presentazione e sul voto. C’era ottimismo ed è bellissimo così, perché nel 2024 la nostra squadra azzurra così promettente sarà al culmine: ci saranno giovani al top. Io sarò un atleta non più giovane ma anche per me sarà una figata”. E se il 2020 non ha offerto così tante notizie confortanti vista la pandemia da Covid-19, questa finalmente lo è: “In un momento del genere è una notizia fantastica, mi auguro che tra quattro anni il 2020 sia soltanto un ricordo lontano e che lo stadio potrà essere pienissimo. Ci abbracceremo tutti insieme”, promette il saltatore dell’Atletica Vomano.

È la notizia che attendeva con trepidazione anche il primatista italiano dei 100 metri Filippo Tortu (Fiamme Gialle): “Avevo pianificato di correre all’Olimpico nel 2024 – racconta – non è stato possibile per le Olimpiadi ma sono davvero contentissimo che lo sarà per gli Europei. La nostra Nazionale potrà esprimere talenti fortissimi e io non vedo l’ora di esserci, in curva o sul rettilineo, ovunque sia. Vorrei farlo diventare l’Europeo più bello della mia carriera e quello a cui abbiamo assistito oggi è certamente un segnale bellissimo per tutta la nostra atletica leggera”.

Grande la soddisfazione di Eleonora Giorgi (Fiamme Azzurre), medaglia di bronzo l’anno scorso ai Mondiali di Doha nella 50 chilometri di marcia: “Ho sempre sognato di fare una grande manifestazione in Italia – dichiara – e nel 2024 spero di esserci anch’io. Gareggiare in casa dà sempre una… marcia in più! Sono contentissima, perché gli azzurri avranno la possibilità di sentire l’affetto del pubblico e io comincio già adesso ad allertare gli amici. L’Olimpico è spettacolare, ricordo l’emozione che ho provato quando ero in tribuna per il Golden Gala. Per i giovani sarà un bello stimolo e possono puntare a questo obiettivo, per poi sognare ancora più in grande. Ma piacerebbe anche a me potermi confermare tra le migliori europee. Una buona notizia, che dà speranza e consente di guardare verso il futuro”.
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IL MINISTRO SPADAFORA: “EUROPEI OCCASIONE DI RILANCIO”
Unanime la soddisfazione e le congratulazioni del mondo istituzionale nella giornata che ha materializzato gli Europei di Roma 2024, nella consapevolezza che l’ottima riuscita della candidatura sia stata permessa dalla forte sintonia tra tutte le componenti. “Roma ospiterà i Campionati Europei di Atletica Leggera 2024. Una grande notizia per il mondo dello sport italiano!”. Con queste parole il ministro delle Politiche giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora ha accolto la decisione della European Athletics di assegnare all’Italia l’evento che si terrà tra quattro anni. “Dopo ben cinquant’anni l’Italia torna a ospitare la massima rassegna continentale di atletica leggera, a testimonianza del ruolo sempre più centrale che il nostro Paese sta acquisendo nel panorama sportivo internazionale. Complimenti alla Federazione Italiana di Atletica Leggera e al Presidente Alfio Giomi, per questo ottimo risultato. Sono certo che sarà un’occasione importantissima per il rilancio sociale ed economico, quando questa maledetta epidemia sarà finita”.
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I RICORDI DI SARA SIMEONI: “NOI, RAGAZZI DI ROMA 1974”
Felice e ottimista Sara Simeoni dopo aver ricevuto l’annuncio che gli Europei 2024 di atletica saranno a Roma, a cinquant’anni dall’edizione in cui vinse una delle sue prime medaglie internazionali. La regina del salto in alto, campionessa olimpica a Mosca ’80, conquistò il bronzo nella rassegna continentale del ’74 nella Capitale. “Sarà una grande opportunità per l’atletica italiana – commenta – e per tutti gli atleti, in particolare i giovani ma non solo. Come è stata un’occasione importante per me, nella mia carriera. Ero agli inizi, avevo 21 anni, e l’Olimpico era pieno di spettatori, con un tifo a tratti anche acceso. Il pubblico dalla mia parte fu una motivazione in più, visto che non mi aspettavo di salire sul podio. Nella squadra eravamo molto uniti, ricordo che nel tempo libero ci divertivamo a disegnare vignette che riassumevano le gare della giornata. C’era un lavoro corale di tutti, anche a livello organizzativo, per dare il massimo e per la buona riuscita dell’evento”. In questo particolare periodo, è una buona notizia che aiuta ad avere obiettivi futuri. “Potrà crescere l’intero movimento – prosegue Sara Simeoni, che attualmente è vicepresidente del Comitato Regionale FIDAL Veneto – e dobbiamo sentirci tutti coinvolti per riproporci in modo positivo: atleti, ma a maggior ragione tecnici e società, per migliorare sul territorio. Ho fiducia perché ho visto come in tanti si siano impegnati negli ultimi mesi, per portare avanti l’attività mettendosi a disposizione e rimboccandosi le maniche, in modo perfino commovente, e su questa scia si può continuare. Non è solo Roma, ma tutta l’Italia dell’atletica potrà dare il meglio di sé”.
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COLOSSEO, SAN PIETRO, CARACALLA: È ROMA 2024
Il Colosseo, la Basilica di San Pietro, le Terme di Caracalla. Quante città al mondo possono offrire luoghi così suggestivi come scenario per le gare d’atletica? Se il cuore degli Europei di Roma 2024 sarà certamente lo stadio Olimpico, gli angoli più affascinanti della città faranno da cornice al getto del peso e alle gare di marcia e di mezza maratona. Come in un abbraccio che si allarga oltre i confini della pista e delle pedane e raggiunge i luoghi simbolo della Capitale, per proiettare l’evento al centro delle bellezze archeologiche e della storia millenaria.

Il Colosseo, dunque. Icona per eccellenza di Roma e della sua gente. I “gladiatori”, per una volta, saranno i pesisti. La strada verso la finale continentale del getto del peso passa dal primo round che vivrà su una pedana posizionata nel piazzale dell’Arco di Costantino, all’ombra dell’Anfiteatro Flavio. Gli spettatori potranno godersi lo show dei più forti lanciatori in circolazione, direttamente dalle tribune che sorgeranno a ridosso della zona di lancio, in un contesto eccezionale e con la garanzia di emozioni forti. 

Per la marcia, il percorso ricalcherà quello dei Mondiali a squadre organizzati a Roma nel 2016. Lungo il rettilineo che costeggia le Terme di Caracalla sarà “disegnato” l’anello di un chilometro su cui saranno chiamati a sfidarsi i migliori interpreti d’Europa del tacco-e-punta. Proprio sull’impronta della rassegna iridata di quattro anni fa, lo start avverrà di fronte all’Arco di Costantino. Dopodiché i marciatori si lasceranno alle spalle queste meraviglie della Roma antica e si dirigeranno verso il circuito di viale delle Terme di Caracalla, per terminare quindi la propria fatica all’interno dello stadio adiacente, intitolato a Nando Martellini.

Il tracciato scelto per la mezza maratona riflette invece l’esperienza della Half Marathon Via Pacis, la corsa del dialogo, dell’integrazione e della solidarietà, con un percorso che lambisce luoghi di culto emblematici della Capitale, appartenenti a diverse confessioni e comunità religiose. Sarà via della Conciliazione a ospitare la partenza, così come l’arrivo, a due passi dalla Basilica di San Pietro. Gli specialisti dei 21,097 km, nella loro lotta per il podio, toccheranno altri luoghi centrali di Roma come il Circo Massimo, via dei Fori imperiali, via del Corso ricevendo così l’incitamento degli appassionati che vorranno seguire la loro cavalcata verso le medaglie.

Il fulcro dei Campionati Europei, come logico, sarà lo stadio Olimpico. Pronto ad aggiungere storie, personaggi ed imprese al suo già ricchissimo libro delle leggende, scolpito nelle Olimpiadi del 1960 e alimentato dagli Europei del ’74, la Coppa del Mondo ’81, i Mondiali del 1987 e quaranta edizioni del Golden Gala. Uno stadio eterno. Come Roma.

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