22 dicembre 2020. Si è svolto con i settori giovanili della Pro Vercelli l’incontro informativo e formativo per contrastare il fenomeno del matchfixing. In apertura, il presidente Francesco Ghirelli ha ricordato: “Il sogno che avete di arrivare a giocare in Serie A o in Nazionale dovete coltivarlo sapendo che occorreranno tanti sacrifici sul campo e nella vita. Dovete sapere che qualche banda criminale potrebbe tentare di corrompervi. Per questo vi forniamo gli strumenti di conoscenza per riconoscere i pericoli e denunciare.”

 

Nell’incontro il presidente Ghirelli ha ricordato lo studio Eurispes sulla permeabilità dei territori alla criminalità organizzata, realizzato nel quadro del rapporto d’intesa con la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo. Nella classifica delle province più o meno permeabili alle mafie, Vercelli è al sessantottesimo posto mentre le prime posizioni sono occupate da province calabresi e campane, con Crotone, Vibo Valentia, Napoli e Reggio Calabria in testa. Tra quelle meno esposte risultano alcune della Lombardia e del Friuli come Monza e della Brianza, Como, Udine, Pordenone e Lecco.

 

“La correlazione tra il fenomeno della permeabilità della criminalità organizzata e il manifestarsi di crisi economico-finanziarie nazionali ed internazionali è evidente. I momenti di crisi, come quello attuale, rappresentano occasioni favorevoli per infiltrarsi nel territorio, per questo dobbiamo mantenere massima allerta e dotare i giovani di strumenti di consapevolezza” ha dichiarato il numero uno della Lega Pro.

 

Qualche giorno fa il presidente Ghirelli, insieme al presidente del Comitato Etico di Lega Pro Francesco Cirillo, hanno incontrato il Capo della Polizia Franco Gabrielli per manifestare la preoccupazione sui rischi connessi alla circolazione di capitali sospetti, all’antiriciclaggio, al matchfixing.

 

All’iniziativa con la Pro Vercelli hanno partecipato anche Marcello Presilla, Responsabile Integrity per l’Italia di Sportradar AG, e Giovanni Marchi di Lega Pro.

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