L’esperienza della Juventus con Hamza Rafia dimostra che c’è bisogno di far crescere i giovani talenti
Essendo come ho detto un presidente pro tempore e, oggi, un presidente di transizione posso permettermi di parlare, ancor più di ieri, senza remore o mediazioni. Transizione? È il ruolo di chi vuol spingere un processo di riforme e innovazioni per consegnare il testimone ad un gruppo dirigente giovane. Il calcio è ad un bivio tra competitività e arretramento. Ad oggi prevale il secondo aspetto, ma il primo emergerà se chi governa avrà coraggio.
Noi siamo la lega che vuol formare talenti, per le nazionali italiane, per le squadre di serie A e B, per patrimonializzare i club.
Ieri si gioca in Coppa Italia, al 14° minuto del primo tempo supplementare un giovane calciatore, Hamza Rafia della Juventus, segna il goal di qualificazione contro il Genoa.
Pirlo dichiara “Sono molto soddisfatto di tutti i giovani. Rafia ha fatto il gol decisivo, ma tutti hanno fatto molto bene alla loro prima partita dall’inizio. Siamo soddisfatti dei nostri ragazzi che hanno dimostrato di essere all’altezza. Si trovano bene perché stanno giocando in un campionato importante e con gare difficili come quello di Lega Pro. Questo ci porta un vantaggio, è un grande progetto perché portare in prima squadra un giocatore dell’U23 è diverso dal portare uno che gioca in Primavera”.
Domenica Rafia aveva giocato in serie C, contro la Carrarese, ed aveva segnato. La Juventus ha fatto giocare Portanova, Dragusin e Wesley, in panchina c’erano Frabotta, ormai stabile in serie A, ed altri tre calciatori giovani della squadra di Serie C.
Federico Cherubini, qualche tempo fa aveva dichiarato: “Formiamo giocatori per il bilancio”, vero?
2019-2020, Kwang-Song Han ceduto all’Al Duhail; Pereira al Barcellona; Mota Carvalho al Monza; 2020-2021, Mavididi al Montpellier; Pablo Moreno Taboada al Manchester City; Muratori all’Atalanta.
Le nazionali chi fanno giocare della Juventus Under 23? Under 21 sei giocatori; Under 20 sette giocatori; Under 19 quattro giocatori.
Vediamo le presenze in prima squadra: nel campionato 2018-19 sei calciatori per 10 presenze; 2019-2020 sei giocatori per quattordici presenze; 2020-2021 tre giocatori per diciotto presenze. Aggiungo due titolari stabili, Frabotta e Portanova.
Iniziamo: seconde squadre in serie C. Un processo monco, sbagliato per come è stato fatto partire, condizionato anche dagli interessi di procuratori e mediatori. Si preferisce mantenere le vecchie forme di organizzazione attraverso “i prestiti”.
Il progetto valorizza i giovani calciatori? Prima di rispondere faccio una provocazione terribile, perché la Juventus di Andrea Agnelli vince nove scudetti di seguito?
Francesco, non puoi collegare al fatto che sia l’unico club che abbia una seconda squadra iscritta al campionato di Serie C.
E, invece, oso dire che questo fatto non è elemento secondario poiché dimostra che la Juventus è capace di cogliere le opportunità che si presentano e lo fa subito, nel momento in cui si presentano. Con ciò valorizza i suoi calciatori giovani mettendoli alla prova in un campionato competitivo. Ha un progetto che prevede la valorizzazione sul mercato internazionale e nazionale. Patrimonializza e da giocatori alla nazionale.
La mia è una chiara, esplicita, evidente provocazione. Aggiungo che dobbiamo regolamentare le multiproprietà, altrimenti il progetto non funziona perché lascia varchi aperti.
Noi siamo la lega che forma e vuol continuare a formare giovani talenti. È venuto il momento di sederci intorno ad un tavolo con la Serie A e la Serie B e ragionare a sistema. Forse possiamo insieme essere complementari per un processo che renda il calcio italiano sostenibile, competitivo e capace di valorizzare giovani calciatori. Noi della C ci siamo.
Francesco Ghirelli