Senza limiti. Senza freni. Gianmarco Tamberi torna al primo posto delle liste mondiali dell’anno nel salto in alto con un sontuoso 2,35 ad Ancona. Sulla pedana di casa, l’azzurro campione europeo indoor aggiunge un centimetro alla misura saltata mercoledì a Torun (2,34) e poi tenta per tre volte di eguagliare il primato italiano al coperto di 2,38 che ha realizzato nel 2016, ma senza fortuna. Il marchigiano dell’Atl-Etica San Vendemiano conquista il titolo di campione italiano al Palaindoor nella seconda giornata di un’edizione pazzesca degli Assoluti indoor, esaltata da un’altra migliore prestazione mondiale 2021 dopo il 6,91 di ieri di Larissa Iapichino nel lungo.
SENZA ERRORI – Soltanto sei salti per arrivare a 2,35, orizzonti che gli mancavano da quel benedetto e maledetto 2016, la stagione del titolo mondiale indoor di Portland, dell’oro europeo di Amsterdam e del 2,39 di Montecarlo prima dell’infortunio che gli costò i Giochi di Rio. Welcome back, Gianmarco Tamberi: non sbaglia mai, è impeccabile a 2,16, 2,20, 2,26, 2,30, 2,33 e 2,35, una serie impressionante con ognuno dei salti centrati alla prima prova, e soprattutto con una pulizia del gesto tecnico a 2,33 e 2,35 che nella stagione olimpica è una pietra preziosa. È la misura che voleva, quella che gli permette di staccare il bielorusso Nedasekau e l’ucraino Protsenko in cima al mondo, entrambi a 2,34 a Torun quattro giorni fa, sulla stessa pedana che dal 4 al 7 marzo ospiterà gli Europei indoor. Tornare a respirare l’aria di 2,38, la cifra del suo record nazionale al coperto di Hustopece nel 2016, infonde ottimismo e fiducia, peraltro con un paio di tentativi alla quota che non sono affatto da buttare. Sul podio salgono anche Eugenio Meloni (Carabinieri, 2,20) e Stefano Sottile (Fiamme Azzurre, 2,16) al debutto stagionale. Per Tamberi invece era la quinta gara dell’anno: soltanto in un’occasione è sceso sotto al 2,31. Chapeau.
“SONO DIVENTATO L’ATLETA CHE VOLEVO ESSERE DOPO L’INFORTUNIO” – “È un 2,35 che vale tanto, non solo per quel centimetro aggiunto al 2,34 di quattro giorni fa, ma per come l’ho fatto – le parole del 28enne azzurro – Il salto di oggi lascia intravedere luce, fa sperare buone cose. Ho esultato un po’ troppo ma avevo da buttar fuori tanta rabbia, tanti momenti difficili passati in questi giorni, ho avuto incubi nelle ultime notti e a parlarne mi viene da piangere”. Un Tamberi così brillante non si ammirava dal 2016: “Sono stati anni difficilissimi e la prestazione di oggi significa aver chiuso quella parentesi. Sono diventato l’atleta che volevo essere dopo l’infortunio. E sento di dovermi prendere le soddisfazioni che cerco da tanto. Gli Euroindoor? Non mi accontento di un campionato italiano, che pure ha un grande valore: gli Europei sono un passaggio fondamentale che non bisogna ‘cannare’ sulla strada verso Tokyo”. In chiusura, gli applausi per una Larissa Iapichino da record: “Voglio complimentarmi con Larissa, è stata pazzesca, da brividi: è il presente e il futuro dell’atletica italiana, senza nessun dubbio”.