Dopo aver conquistato la promozione in Superlega, ad appena un anno dal suo ritorno nel mondo del grande volley, la Prisma Taranto si tuffa sul mercato: la società del Presidente Tonio Bongiovanni si assicura le prestazioni sportive dello schiacciatore/ricevitore Luciano Palonsky, nazionale argentino, per la stagione sportiva 2021/2022.

Nato a Buneos Aires l’8/7/1999, 198 cm di altezza per 72 kg, è stato protagonista nel Mondiale U19 vinto dall’Italia di coach Fanizza. Considerato una promessa della Nazionale albiceleste, Palonsky inizia la sua carriera nelle file del Club Ciudad, dove viene premiato come miglior giocatore nella categoria “rookie”.

Il ventunenne argentino, proveniente dal Tourcoine Lille Mètropole, ha disputato anche i campionati sudamericani e i mondiali, con la sua prima esperienza nella squadra senior della Nazionale nel 2018, aggiudicandosi la Coppa Panamericana. In questi giorni, è impegnato con la selezione albiceleste nella Volleyball Nations League, in quel di Rimini.

Direttamente dal ritiro in terra emiliana, Palonsky ha rilasciato le sue prime dichiarazioni da atleta della Prisma Taranto: «Mi ha convinto tantissimo il progetto esposto dal Presidente Bongiovanni. Mi è piaciuto, sin da subito, lo spirito combattente mostrato da Taranto nelle finali della Serie A2 per la promozione in Superlega. In tanti mi hanno parlato bene della società ionica. Il mio procuratore mi ha proposto Taranto durante le semifinali playoff. Appena ho saputo dell’opportunità di giocare in Italia e di confrontarmi con degli atleti di grandissimo spessore, non abbiamo esitato un attimo. Confidavamo nella vittoria del campionato della Prisma Taranto, con la promozione nella massima serie. Credo che questa esperienza – prosegue lo schiacciatore argentino – possa essere determinante per la mia carriera: sono un ragazzo giovane e sono consapevole che il campionato italiano è molto difficile. Posso assicurare a tutti i tifosi che farò del mio meglio per crescere, giorno dopo giorno, e disputare la miglior stagione possibile, per il mio bene ma, soprattutto, per quello del club».

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