“Un’emozione indescrivibile. Oggi e’ stata una montagna russa di emozioni ed essere premiato da Luca mi ha fatto sentire ancora di piu’ la vicinanza del mondo paralimpico italiano, un onore pazzesco”. Simone Barlaam, intervistato dall’Agenzia Italpress, si gode l’oro conquistato alle Paralimpiadi di Tokyo nei 50 stile libero S9, sfrecciando nella vasca secca in 24″71, nuovo record paralimpico. Proprio Pancalli ha sottolineato il grande lavoro di Federazione e societa’. “La mia societa’, la Polha Varese, ha avuto una parte importantissima nel mio percorso e tutte le societa’ sul territorio italiano stanno facendo un lavoro fondamentale per la crescita della Nazionale, che sta crescendo esponenzialmente anno dopo anno, grazie allo scouting di Federazione e comitati regionali che stanno trovando sempre nuovi atleti o nuovi bambini che piano piano diventeranno atleti. E speriamo che l’onda non sia ancora finita”.

 

“Questa e’ una gara che si vince sui centesimi di secondo, per cui fino alla fine ho sofferto, come abbiamo fatto tutti, ma ho capito che avrebbe vinto quando mancavano soltanto 3 o 4 metri perche’ erano appaiati, ma Simone e’ piu’ alto, ha il braccio piu’ lungo”. Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico, commenta cosi’ l’oro di Simone Baarlam nei 50 stile libero S9 alla Paralimpiade di Tokyo, avendo avuto anche l’onore di mettergli la medaglia al collo visto che e’ toccato a lui premiarlo all’Aquatics Centre. Il ventunenne milanese della Polha Varese era una delle stelle internazionali piu’ attese alla vigilia dei Giochi e non ha tradito, grazie anche ai consigli dell’amico, compagno di squadra e rivale nella stessa classe (S9) Federico Morlacchi, portabandiera azzurro nella Cerimonia d’apertura. “Avere concorrenza nelle stesse classi e’ segno di un grande movimento. Io e il presidente della Finp Roberto Valori l’abbiamo vissuto ai nostri tempi ed e’ stimolante perche’ hai un compagno con cui allenarti e confrontarti per tutta la stagione – prosegue Pancalli, che poi commenta la marea azzurra di medaglie -. Devo dire che la Federazione ha fatto un lavoro straordinario”.

“Questi risultati non avvengono per miracolo, sono frutto di lavoro di semina, di sacrifici. Chapeau alla Finp, al presidente Valori, al direttore tecnico dell’Italnuoto Riccardo Vernole, ma anche a tutti i tecnici societari che i ragazzi fanno bene a ricordare nelle interviste perche’ svolgono un ruolo fondamentale. Poi, non e’ ancora finita, ci sono ancora tante gare”.

 

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