Un’Italia inarrestabile che non ci fa smettere di sognare. Meravigliosi, perché non potremmo definirli diversamente. Coesi, affiatati e protagonisti.

 

Gli azzurri con due medaglie d’oro e una d’argento volano al secondo posto del medagliere del nuoto: nove ori, nove argenti e cinque bronzi nei primi sei giorni di gare. Davanti solo c’è solo Cina (13,12,13).

 

Ma andiamo per gradi. L’oro della Tigre Trimi. Dopo il successo di ieri, un oro nei 50 dorso e l’ennesimo problema alla spalla, risanato dallo staff sanitario della Finp composto dal Medico Federale Stefano Maria De Luca e dalle Fisioterapiste Lia Fusco e Claudia Maselli, la rossa fiammante torna in acqua e nuota la finale dei 100 stile libero S3 che comanda dalla prima all’ultima bracciata. Dietro di lei la statunitense Smith (1’37”68) e la russa Shishova (1’49”63).

“Sono incredula, dopo il riscaldamento non avevo delle sensazioni bellissime, ma poi quando ho visto il tempo, peraltro vicino al record del mondo sono rimasta basita. Questa medaglia oggi la dedico a me, ci ho creduto profondamente ed ho voluto fare tutte le gare, ho fatto tutto nel modo giusto. Il mio pensiero va alla Polha Varese, alla mia allenatrice Micaela Biava e al mio fisioterapista Lorenzo Maggesi. Quando vinco una medaglia la mia testa va non solo a tutti i sacrifici, ma a quanta strada ho compiuto”.

 

E’ il momento dell’inarrestabile Carlotta Gilli. Vince i 200 misti SM13 dominando dall’inizio alla fine nessuna è riuscita ad eguagliare il suo ritmo, testimoniato peraltro dal nuovo record del mondo in 2’21”44. Seconda la statunitense Young in 2’26”80, terza l’uzbeka Toshpulatova in 2’27”92. Secondo oro iper lei quinta medaglia complessiva di questa Paralimpiade.

 

“Sono contentissima ho fatto quello che volevo fare sia dal punto di vista della classifica che come tempo – dice la plurimedagliata WonderGilli – un oro e un record del mondo, non potevo davvero chiedere di più.

Salire su quel podio ha un fascino unico, la medaglia d’oro e l’Inno d’Italia sono emozioni difficili da dimenticare. Questo Tokyo 2020 lo sto vivendo davvero come un sogno, cinque gare e cinque medaglie, incredibile. Ora ne ho un altro di sogno, diventare poliziotta per il mio Gruppo Sportivo, le Fiamme Oro. Spero che questo mio grandissimo sogno possa diventare realtà. Ringrazio il Capo della Polizia che sin dal primo giorno mi ha inviato i suoi complimenti, ringraziamenti che estendo anche a Roberto Bonanni, ex Coordinatore degli Sport Acquatici delle Fiamme Oro”.

 

Argento e Record Europeo dei magnifici 4. L’Italia sale sul podio grazie allo schieramento per la staffetta 4×100 stile libero degli azzurri: Simone Barlaam, Stefano Raimondi, Simone Ciulli e Antonio Fantin.

L’Australia è partita forte, schierando subito Rowan Crothers e Martin Williams nelle prime due frazioni. Gli oceanici hanno poi mantenuto le distanze con Matthew Levy e Ben Popham chiudendo con il record del mondo in 3.44.31. Italia seconda con il crono di 3’45”89, fanalino di coda per l’Ucraina, 3’47”40.

“E’ arrivato il momento che attendevo da sempre, quello per cui ho saltato le domeniche e i riposi –  dice Simone Ciulli ai microfoni di Arianna Secondini (RaiSport) – ho goduto tantissimo a stare in questa Squadra, ho dei compagni eccezionali, sono contento di aver fatto parte di questa staffetta e ci tengo a ringraziare Federico Morlacchi che ha qualificato questa staffetta ed è stato un componente fondamentale della Squadra Italiana. E’ come se questa medaglia fosse anche sua”. 

“Un’emozione fortissima, abbiamo migliorato il nostro record del Mondo, complimenti all’Australia – dice Fantin – noi ci abbiamo messo il cuore e speriamo di aver reso l’Italia intera orgogliosa di noi. Ringrazio anche io Federico Morlacchi, è stato un esempio per tutti noi”.

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