Cinque bus scoperti, una celebrazione simile a quella della Nazionale di calcio dopo la vittoria degli Europei a Wembley. Dal Quirinale a Palazzo Chigi, osannati da tanta gente lungo le strade del centro di Roma. Dopo la cerimonia con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, gli ori olimpici e paralimpici azzurri, tra cui i sette campioni dell’atletica, ricevono l’abbraccio del Presidente del Consiglio Mario Draghi. Che parla d’atletica per buona parte del proprio discorso: “Una menzione particolare va fatta per l’atletica leggera – dice il premier – che ha ottenuto risultati che non pensavamo possibili”. Cercando Marcell Jacobs in platea, lo onora ricordando che “l’uomo più veloce del mondo è italiano”, prima di fermarsi per applaudirlo e di rievocare il siparietto diventato virale su siti e social della telefonata post-medaglia d’oro: “Non volevo disturbarti durante la conferenza stampa…”. Il Presidente del Consiglio continua così: ”È italiana anche la staffetta più veloce. E oltre ad andare veloce, l’Italia quando salta… vola! Penso ovviamente al nostro Gianmarco Tamberi. E come non citare Massimo Stano e Antonella Palmisano, primi nei 20 km di marcia”. Applausi per tutti.

In generale, il premier si congratula con le 109 medaglie: “Vi avevo fatto gli auguri quando ho invitato la Nazionale di calcio, Berrettini e l’under 23 dell’atletica il 12 luglio, sempre qui a Palazzo Chigi. Ma avete superato le aspettative di tutti gli italiani, ci avete fatto vivere momenti che ricorderemo molto a lungo. C’è solo un problema: ci state abituando male! Le vostre storie sono un modello per tutti gli italiani. Determinazione, pazienza, ma soprattutto coraggio. Vedo una generazione che vuole cambiare l’Italia e sono certo che ci riuscirà. Siete il simbolo dell’integrazione e del superamento delle barriere. Ora tocca a noi, come Governo, mettere in grado voi e i vostri coetanei di sprigionare le energie. Perché possono portare a grandi soddisfazioni”. 

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