NARDO’ (4-3-3): Petrarca; Trinchera, Mileto, Masetti, Dorini; Mengoli (24’st. Puntoriere), Cancelli, Fiorentino; Mariano (20’st. Valzano), Cristaldi (28’st. Cavaliere), Mancarella (37’st. Alfarano).
A disp.: Centonze, De Giorgi, Solimeno, Caputo, Luciano. All.: De Candia.
FASANO (4-3-3): Suma; De Col, Camara, Gorzelewsky, Bianco; Calabria, Capomaggio (43’st. Lezzi), Bernardini (18’st. Battista); Gomes Forbes (37’st. Losavio), Sosa, Corvino (29’pt. Calemme).
A disp.: Ceka, Taddeo, Callegari, Quaranta, D’Addabbo. All.: Danucci.
ARBITRO: Sig. Capriuolo di Bari.
MARCATORI: 21’pt. Mancarella (N), 12’st. Mengoli (N).
NOTE: Ammoniti: Mengoli e Mileto per Nardò; Bernanrdini, Corvino, Capomaggio, Calemme e Camara per Fasano. Angoli: 5-4 per Nardò. Minuti di recupero 3’pt. e 5’st.
Tanta gioia, tanta bellezza. La magia del Natale posa la sua bacchetta sul Giovanni Paolo II. Si sublima un pomeriggio di gioia e bellezza, sia per la qualità della prestazione, sia per l’intensità, sia per la fattura dei gol, che incastonano un pomeriggio perfetto, sia perché il popolo granata, accorso numeroso nonostante la giornata infrasettimanale, lo ha vissuto emozionalmente al top, sia perché, infine, ma non per importanza, anzi al contrario, si é vinto il derby. Contro la squadra del momento, contro la leader del girone delle ultime sei partite guidata dal nostro ex. Il Fasano ha avuto il merito e il coraggio di giocare a viso aperto, ma si é scontrata col… CUORE GRANATA. Da rivedere solo i primi minuti del TORO, poi tutto perfetto. Il gol di Mancarella fa da apripista ad un pomeriggio vero, calcisticamente intenso. Caparbietà, attenzione, forza sono i corollari di un match dove anche la qualità tecnica, nella battaglia, emerge. Ed é bello, straordinariamente bello. Sono le partite che i tifosi vorrebbero vedere sempre, dove non si molla un centimetro, dove i polpacci degli avversari vengono morsi dai cagnacci con la casacca GRANATA, dove l’ospite non deve e non può passare.