Furlani decolla verso il futuro, Longobardi non smette di impressionare. È uno splendido pomeriggio per l’atletica giovanile italiana all’Arena Civica di Milano. Nel day 2 dei Tricolori Allievi il 17enne Mattia Furlani, fin qui specialista dell’alto, si esalta in una delle sue rare apparizioni nel salto in lungo e vola a un eccellente 7,87 (+1.2), con una performance straordinaria che gli permette di togliere a Andrew Howe la migliore prestazione italiana under 18 dopo ben ventuno anni: il fenomeno azzurro saltò 7,61 nel 2001 a Debrecen in occasione del bronzo ai Mondiali di categoria; il suo concittadino Furlani, reatino della Studentesca Milardi, sgretola quella misura di 26 centimetri al primo salto della sua gara. “Che fenomeno, grande Mattia!” le congratulazioni dell’argento mondiale di Osaka sulla pagina Instagram di Atletica Italiana. “Wow”, il commento, stupito, del campione olimpico Marcell Jacobs. Pochi istanti dopo, nei 200 metri, Eduardo Longobardi sfonda i ventuno secondi e avvicina il limite nazionale U18 che appartiene al campione olimpico Filippo Tortu (20.92 nel 2015): corre in 20.98 il sedicenne sprinter napoletano delle Fiamme Gialle Simoni nonostante un vento contrario di -0.5. Anche in questo caso, è una prestazione che supera quanto realizzato da Andrew Howe nella categoria allievi, il 20.99 del 2001. Ed è un bis tricolore individuale dopo il titolo italiano di ieri nei 100 metri (10.47), seguito oggi anche dalla migliore prestazione italiana (40.95) con la staffetta 4×100 insieme a Mattia Silvestrelli, Leonardo Montagnoli e Cristian Marini. Completa la tripletta anche Ludovica Galuppi (Bracco Atletica) che conquista i 200 metri all’indomani dei 100: 24.21 (-1.9) per la 17enne velocista varesina che poi conquista anche il titolo in staffetta. Domani dalle 8.30 la giornata finale in diretta su atletica.tv

LUNGO FURLANI SHOW: “SODDISFAZIONE INCREDIBILE” – “È un risultato che ero sicuro di valere per tutta la programmazione che c’è stata dietro – le parole di Mattia Furlani – quindi ringrazio la mia società Studentesca Milardi, la mia famiglia che mi supporta sempre, la Federazione. È una soddisfazione incredibile, soprattutto conoscendo il calibro di alcuni atleti che hanno scritto la storia: ho superato Andrew Howe che è un amico, è un onore aver fatto meglio di lui da allievo. Ed è un onore aver ricevuto i complimenti di Marcell Jacobs, non ci sono parole”. Non sta nella pelle. Abbraccia papà Marcello, mamma Khaty Seck, idealmente anche la sorella saltatrice Erika. Tre gare di salto in lungo alle indoor (con tanto di titolo italiano) e pochissimi blitz sulla sabbia negli anni passati: è questa l’esperienza (minima) di Mattia Furlani nella specialità. Poca. Pochissima. Ma il talento non si inventa, e lui ne è stato baciato. Un piede magico, esplosivo, tecnicamente ancora tutto da costruire. È già alle porte degli otto metri e si aprono orizzonti nuovi, inesplorati: attualmente è in vetta alle liste mondiali U18 a pari misura con il giamaicano Jaydon Hibbert, a poche settimane dagli Europei di categoria a Gerusalemme (4-7 luglio). Al primo turno archivia già il limite storico di Howe. Al secondo, va ancora oltre quel 7,61 (con 7,63/+2.2). Poi smette di saltare, diventa un trascinatore a bordo pedana incitando i compagni d’avventura e si riserva un ultimo salto al sesto turno (7,27/-0.9). Per il secondo posto c’è Francesco Inzoli (Cus Pro Patria Milano, 7,22/+1.6), per il terzo gradino del podio Federico Dicati (Fiamme Oro, 7,17/+3.8). Domani l’alto. Per volare ancora.

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