La Nazionale di Daniele Bennati non riesce nell’impresa di regalare il quinto titolo consecutivo. Vince in volata l’olandese. Elia Viviani, settimo, il primo degli Azzurri.
La prima Nazionale di Daniele Bennati non vince il campionato europeo (sarebbe stata la quinta volta consecutiva) ma dimostra quel carattere e quell’attaccamento alla maglia che la contraddistingue dai tempi di Alfredo Martini e Franco Ballerini.
Il titolo europeo va ad uno dei favoriti, l’olandese Fabio Jakobsen, dopo una gara che è filata via come da pronostico praticamente senza emozioni. La volata finale premia l’olandese, davanti al francese Demare e al belga Merlier. Elia Viviani, che non doveva correre e che ha sostituito Nizzolo infortunato, è il nostro miglior uomo, settimo. Undicesimo Alberto Dainese, l’uomo che Daniele Bennati aveva indicato per la volata: “Nell’ultimo chilometro eravamo messi bene, poi si sono scompaginate le carte, ai 400 metri ci ha affiancato un treno dei belgi e ci è mancata la prontezza di prendere la ruota…”.
La formazione messa insieme da Daniele Bennati ha però dato un segno tangibile di provare anche questa volta a vincere, senza nessuna remora nei confronti dei favoriti. Quando manca un chilometri Filippo Ganna, con una tirata delle sue, scompagina i programmi del treno francese e tedesco. Gli azzurri tengono la testa del gruppo fino ai 400 metri, poi sulla sinistra si materializza la formazione belga. Un attimo di esitazione per gli Azzurri. Elia Viviani, dall’alto della sua esperienza, è il più lesto a prendere la ruota dei primi e si gioca un piazzamento in una volata che occupa tutta la sede stradale.
“Lo sapevamo che era complicato – commenta Daniele Bennati -, sono contento dei ragazzi. Hanno corso alla perfezione. Abbiamo giocato le nostre carte e ci siamo mostrati in grado di lottare anche noi. Purtroppo ci sono state delle incomprensioni e l’assenza di Milan, che nell’ultimo tratto stava male, ci ha tolto una pedina importante. Tutti hanno fatto il loro dovere e quindi non ho nulla da rimproverare agli azzurri.”
GLI AZZURRI: Dopo l’arrivo un un po’ di stanchezza, la consapevolezza di aver dato tutto e di lavoro compiuto a metà. Iniziando da Elia Viviani: “Quando c’è stata l’inversione all’ultimo chilometro, avevamo i numeri giusti, ma li abbiamo sfruttati male. Guarnieri ha visto arrivare il treno dei belgi, si è spaventato, partendo lungo. Gli altri sono stati bravi, ci hanno sfruttato nel modo giusto e poi sulla volata pura Jakobsen è forse il più forte del mondo”.
Era l’uomo atteso Alberto Dainese che, subito dopo il traguardo si mette a disposizione dei giornalisti con una ricostruzione della prova. “I compagni hanno fatto un grande lavoro, fino ai 400 metri era tutto a posto. Ci hanno passato sulla sinistra le altre nazionali, e proprio lì è mancato qualcosa. Peccato”.
Tocca poi al campione del mondo U23 2021, Filippo Baroncini: “Un finale convulso e nervoso, abbiamo fatto il massimo e l’importante è quello. Forse dalla rotonda finale in poi qualcosa non ha funzionato”.
Chi è abituato a lanciare volate è Jacopo Guarnieri. Il piacentino, tra i migliori pesci pilota al mondo, racconta: “Nel finale non eravamo ben uniti. Abbiamo cercato di impostare lo sprint nel migliore dei modi. Ci siamo trovati tutti bene ai meno 2 chilometri. L’azione è proseguita e a quel punto si doveva rilanciare ed io non avevo più le gambe migliori. Da dietro si rimontava bene e la nostra scelta non è stata azzeccata. Pazienza. Ci riproveremo”.
Era il regista in corsa, su di lui c’erano molte responsabilità e la sua analisi è sempre interessante, Matteo Trentin. “Abbiamo corso bene, con un treno che si è destreggiato bene, ma non è stato perfetto. Ci è mancato Jonathan Milan. Peccato non aver ottenuto la 5^ maglia consecutiva. Il prossimo anno dovremo riportare la maglia in Italia”.
Gli azzurri rientrano a casa, mentre mercoledì di 17 si terrà la crono maschile e femminile. Donne ore 14:00 / uomini 17:30
CT Marco Velo
Arianna Fidanza – Bike Exchange Jayco
Alessia Vigilia – Fassa Bortolo
Mattia Cattaneo – Quick Step Alpha Vinyl Team
Matteo Sobrero – Bike Exchange Jayco