Stavolta l’impresa non riesce. La tripletta è rinviata. Giornata amara per il campione olimpico e mondiale Massimo Stano agli Europei nella 20 km di marcia: sulle strade del centro di Monaco, a Odeonsplatz, l’azzurro si stacca dal gruppo di testa al tredicesimo chilometro e progressivamente accumula ritardo dagli avversari principali, fino a chiudere all’ottavo posto con il tempo di 1h21:18, a ventisette giorni dal trionfo in Oregon nella 35 km di marcia. Il migliore degli azzurri è Francesco Fortunato, ottimo quinto, a ventuno secondi dal podio con 1h20:06, per celebrare il piazzamento più importante in carriera dopo i quindicesimi posti delle Olimpiadi e dei Mondiali. Un podio su cui salgono due spagnoli: si conferma al titolo d’Europa Alvaro Martin con 1h19:11, protagonista un’azione vincente che si concretizza a quattro chilometri dalla fine quando stacca il connazionale Diego Garcia Carrera che finirà terzo (1h19:45). In mezzo a loro, per l’argento, lo svedese due volte bronzo mondiale di Eugene Perseus Karlstrom (nella 20 km e nella 35 km) oggi secondo con 1h19:23 e autore della frustata che a sette chilometri dalla fine manda in difficoltà Massimo Stano. Spagna anche al quarto posto con Alberto Amezcua (1h20:00), mentre in top ten c’è anche un altro azzurro: è decimo Andrea Cosi al debutto in un grande campionato (1h22:18).

STANO: “GAMBA SPENTA, NON SIAMO INVINCIBILI” – “Sono deluso – ammette il 30enne pugliese – ho dato il massimo ma le gambe oggi non rispondevano. Probabilmente qualcosa è stato perso in questo mese dopo Eugene: meglio che sia accaduto oggi e non ai Mondiali. Durante la gara ho cercato di lavorare mentalmente, come mio solito, ma comunque non è bastato a reagire. Ora dobbiamo capire, aspettare qualche settimana, rielaborare il tutto e analizzare cos’è successo. Non ho avuto altri problemi oltre alla gamba spenta, soltanto negli ultimi cinque chilometri un po’ di crampi addominali. Con la maglia dell’Italia devo sempre terminare la gara e sono soddisfatto almeno di questo, di esserci riuscito. Meglio di così oggi non potevo, pazienza. Non siamo invincibili”.

FORTUNATO: “GIORNATA CHE HA VALORE” – “Sono molto contento di questo risultato, è una posizione di prestigio. Non nascondo che ho sognato di prendere una medaglia, sia prima che durante, però non posso rimproverarmi niente, ho fatto un bel tempo, una bella gara, una buona gestione – le parole del 27enne azzurro allenato a Tivoli (Roma) da Riccardo Pisani, molto vicino al personale di 1h19:43 realizzato a Podebrady lo scorso anno -. Anche lì, in Repubblica Ceca, ero arrivato quinto: per me era stata la gara più simbolica perché mi ha dato lo standard olimpico, e a livello di emozioni non si batte. Ma la giornata di oggi ha tanto valore. Intanto ho fatto il ‘minimo’ per i Mondiali, ma mi ha dato anche la consapevolezza che per stare a questi livelli bisogna scendere di un altro minuto. Per ora siamo lì, a ridosso del podio: quando becco la giornata può succedere”.

 

TRAPLETTI, UN QUINTO POSTO TUTTO GRINTA
Un piazzamento che Vale. Una forza di volontà che sposta le montagne e un entusiasmo che straripa. Valentina Trapletti è quinta nella 20 km degli Europei di Monaco: è il miglior piazzamento di sempre per l’inesauribile marciatrice azzurra, un esempio per tutti. Sotto la pioggia, Trapletti si esprime in 1h29:56, a nove secondi dal primato personale di 1h29:47 (Alberobello il primo maggio), a due secondi dal tempo con cui cinque settimane fa a Eugene si è piazzata all’ottavo posto mondiale, e a trentuno secondi dal podio continentale. La greca Antigoni Ntrismpioti bissa il titolo conquistato martedì nella 35 km: il secondo oro in pochi giorni si materializza grazie all’azione con cui al diciottesimo chilometro si libera della polacca Katarzyna Zdzieblo (1h29:20) e della tedesca Saskia Feige (1h29:25). Curiosità: anche ai Mondiali in Oregon era accaduto che una stessa atleta vincesse sia la ‘trentacinque’ sia la ‘venti’ (la peruviana Kimberly Garcia).  “Ce l’ho messa tutta! Ero molto concentrata e determinata, ci ho provato fino in fondo – è il commento di Trapletti – Speravo di fare un po’ meglio: sinceramente non sono del tutto soddisfatta, ma non lo sarò mai. In gara sono rimasta sempre molto lucida, però le gambe non hanno ascoltato quello che diceva la testa e non ho avuto buone sensazioni, ho sofferto tanto. Ma devo dire che ho ancora un sacco di voglia di lavorare”.

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