Christian Parlati è vicecampione del mondo. Un secondo posto, il suo nei 90 kg ai campionati del mondo a Tashkent, ottenuto al termine di una gara stellare, resa umana soltanto da una finale condotta con una parsimonia che l’uzbeco Davlat Bobonov ha saputo cogliere come opportunità.

L’impressione che Christian Parlati fosse sempre lì, pronto a partire, è rimasta un’impressione e quell’attacco letale con il quale aveva schiantato nell’ordine lo statunitense Alexander Kanuf, l’azero Mammadali Mehdiyev, primo nel ranking mondiale, il greco Theodoros Tselidis, il brasiliano Marcelo Gomes ed in semifinale, il gerogiano Luka Maisuradze, campione d’Europa 2022 e bronzo mondiale a Tokyo 2019, non è mai partito davvero. Bobonov è stato bravissimo a metterci del suo, attaccando in qualche modo sempre prima che Parlati decidesse di farlo ed all’arbitro è toccata la decisione di assegnare il terzo shido a due secondi dal termine di una finale di campionato del mondo.  Tutti, in un modo o nell’altro, sono stati ipnotizzati dal micidiale abbraccio dell’azzurro, troppo preoccupati forse di difendersi dall’ “o uchi gari drop down”, com’è stato definito da Neil Adams, tranne l’uzbeco, che festeggia in casa un titolo mondiale che si somma all’argento iridato a Budapest 2021 ed il bronzo olimpico a Tokyo.

“Non poteva essere una gara facile ma ieri mattina ho dichiarato che avrei fatto il primo e l’ultimo incontro della giornata e ho mantenuto fede alle promesse. -ha detto Christian Parlati– Ho affrontato tutta la giornata con tranquillità perché sapevo di poter fare bene. Peccato per la finale: qualcuno penserà che non ho fatto abbastanza ma era davvero difficile trovare la presa giusta per rubargli l’iniziativa…la pressione dell’ambiente tra l’altro non mi ha aiutato. Guardo la giornata in positivo però: dopo nove mesi in questa categoria torno a casa con un argento mondiale e questo mi da grande fiducia…tra sette mesi avrò di nuovo la mia occasione”.

“Che gara spettacolare. Christian è stato superlativo, è tanto forte quanto consapevole delle sue potenzialità e questa combinazione vincente lo rende davvero impressionante. -è il commento di Francesco Bruyere, che ha seguito la gara di Christian dopo il richiamo al coach Raffaele Parlati- Lucido, concentrato ed efficace ieri ha aspettato sempre il momento giusto per piazzare le sue tecniche micidiali mettendo in riga gli atleti più forti del mondo. A chi lo guarda da fuori e lo conosce trasmette sempre tranquillità perché comunque si metta l’incontro sappiamo che ha l’incontro in mano e alla fine vincerà alla sua maniera. Peccato per la finale, ma è stato molto bravo l’uzbeko a rubare il tempo a Christian per portarsi a casa l’incontro tatticamente, sono c’erto che l’appuntamento con l’oro è solo rimandato. Tantissimi complimenti a Christian, a suo Papà Lello artefice di questa medaglia e al gruppo sportivo delle fiamme Oro. Forza Italia!!”.

Ieri in gara anche Nicholas Mungai, eliminato al secondo turno dal bulgaro Ivaylo Ivanov e Martina Esposito che,dopo aver superato la belga Gabriella Willems ha dovuto cedere il passo al golden score alla croata Lara Cvjetko, poi argento.

Ancora rimandato quindi, il primo oro mondiale maschile per l’Italia, ma in attesa delle gare di oggi con Alice Bellandi e Giorgia Stangherlin impegnate nei 78 kg e mercoledì con Lorenzo Agro Sylvain nei +100 kg, questo a Tashkent si colloca con un argento, un bronzo e due quinti posti fra i migliori di sempre, secondo solo a Barcellona 1991 (1 oro, 1 argento, 1 bronzo, 2 quinti).

Classifiche quinta giornata

70: 1. Barbara Matic (Cro), 2. Lara Cvje tko (Cro), 3. Saki Niizoe (Jpn) e Sanne Van Dijke (Ned)

90: 1. Davlat Bobonov (Uzb), 2. Christian Parlati (Ita), 3. Luka Maisuradze (Geo) e Lasha Bekauri (Geo).

 

Grande soddisfazione per l’AJP TOUR ROMA 2022: l’Italia Team in cima al podio

Con 45 paesi partecipanti, 350 atleti con Gi, 200 No-Gi, 4 primi posti, 2 secondi posti, 1 terzo posto, il bilancio dell’AJP Tour, svolto presso il PalaPellicone di Ostia sabato 8 ottobre 2022, è estremamente positivo.

La nazionale italiana di Ne-Waza ha portato a casa un importante risultato in questo torneo internazionale con sette atleti selezionati e tutti sul podio. Il Team Italia può ritenersi molto soddisfatto, come afferma il Maestro Carlo Cariola, Direttore Tecnico e capo delegazione: “Gli atleti sono stati stupendi, molto preparati e concentrati perché la posta era alta e non si poteva sbagliare, e loro non hanno sbagliato una virgola, sono stati perfetti. Così come sono stati bravissimi i due tecnici Carmelo Guglielmino e Stefano Bortolazzi nel prepararli all’importante appuntamento e nell’impartire preziosi suggerimenti per concretizzare e portare a casa questo prezioso risultato”.

Nel bilancio conclusivo, l’AJP Tour di Roma è stato un grande successo. Infatti, oltre ai sette nazionali della rappresentativa che hanno contribuito in modo concreto, anche gli altri atleti partecipanti alla manifestazione hanno consentito di far salire il Team Italia targato FIJLKAM al primo posto assoluto per Team.

Le congratulazioni da parte del Presidente Federale Domenico Falcone, del Presidente della Commissione Nazionale Jujitsu Antonio Amorosi e di tutti i componenti, vanno a tutti gli atleti, ai tecnici Carmelo Guglielmino e Stefano Bortolazzi e al Direttore Tecnico e capo delegazione Maestro Carlo Cariola.

Di seguito i nomi e il posizionamento sul podio dei 7 atleti della nazionale di Ne-Waza:

Primi classificati

Ettore Piladella

Federico Finocchiaro

Emanuele Giglio

Silvia Gallini

Secondi classificati

Roberto Casu

Dario Licciardello

Terza classificata

Barbara Cariani

 

Assegnati a Leinì anche i tricolori della classe Master

 

Venti i titoli italiani Master assegnati dalla kermesse organizzata dal Comitato Regionale Piemonte, in un’ottima location e con una gestione di gara che ha permesso di dare il giusto rilievo a tutte le finali sia per l’oro che per il bronzo, con il sempre emozionante commento di Fabrizio Marchetti in vero stile da finale assoluti e in un ambiente sempre piacevole e festoso per i master italiani, che si sono sfidati alla conquista del titolo di campione italiano.

Presente alla manifestazione lo staff della Commissione Nazionale Master guidata da Giovanni Strazzeri e composta da Roberto Borgis, Manuela Tadini, Massimo Lucidi, Giuseppe Macrì e Armando Vettori, che, dopo essersi riuniti per delineare le attività e proposte per il 2023, si sono prodigati per venire incontro alle esigenze di atleti ed organizzatori.

Alcuni neocampioni italiani master si sono gentilmente resi disponibili a commentare la gara, rendendo così l’idea di quale sia lo spirito, la grinta, la condivisione, gli ideali che animano questo movimento.

Antonello Aliano M6/M8 kg.+90: ho vinto il titolo della mia categoria e nel complesso ho visto una crescita tecnica e atletica mirata a questa finale.

Jessica Zannoni F2/F3/F4/F5 kg.70/+70: Gara veramente dura e difficile… con atlete davvero forti…

Sabrina Mazzola F4/F5/F5/F8 kg.57: gara difficile perché rientrata da poco dal periodo COVID… Mi son sentita viva… È stato bello ritrovare tutti voi… per me era importante ritornare nel circuito dei master eassaporare certe sensazioni… Ieri ho ritrovato tutto questo coronato anche da una vittoria che mi rende molto molto felice.

Masala Stefano M6/M8 kg. 73: un gruppo stupendo sicuramente, anche se bisognerebbe cambiare alcune regole. Grazie a tutti perché senza di voi non si sarebbe potuta disputare questa manifestazione…

Aida Guemati F6/F8 kg.63: la concentrazione è sempre massima alle gare importanti e quando i risultati ci sono, non posso che rallegrarmi.

Roberto Mascherucci M4/M5 kg.73: ieri è stata gara molto difficile anche perché ero il più ” vecchio” , gli altri erano tutti M4 ed erano tutti di ottimo livello. Avevo tanta rabbia e amarezza per aver perso una medaglia al mondiale che ieri non volevo e dovevo commettere gli stessi errori. La finale con Massimo Inzillo è stata molto tirata ma bella e con tantissimo rispetto. Sono felicissimo di aver ” ripreso la via giusta”. Grazie alla mia coach Arianna Vettori che mi è stata molto vicino, vorrei dedicare questa medaglia al maestro Giuseppe Macrì.

Cristina Marsili F4/F5 kg. 63: sono felice per questo mio successo e di aver confermato il risultato dello scorso anno. Sarei più contenta se ci fossero più donne a partecipare.

Andrea Di Mattia M4/M5 kg.90: Una gara sempre emozionante con avversari sempre competitivi! Stavo bene ed ero concentrato! Dedico la mia vittoria a mia mamma che è in ospedale da 10 giorni.

Francesco Iannone M2/M3 kg. +90: non vedevo l’ora di tornare in gara dopo i mondiali. È stata impegnativa ma è andata bene, ringrazio la mia squadra il Kumiai, che mi sostiene sempre.

Valerio Romeo M6/M8 kg. 81: dopo il titolo Europeo, la pressione psicologica di dovere vincere è stato per me un ulteriore ostacolo; pertanto, sono doppiamente felice per questo titolo di Campione Italiano che mi regala anche il 3° Dan.

Gli altri vincitori del titolo di Campione Italiano Master 2022: Galina Daranuta F2/F3/F4 kg.57/63, Simone Martino M2/M3 kg. 66, Omar Pezzotta M2/M3 kg. 73, Massimiliano Nobile M2/M3 kg. 81, Antonino Tripi M2/M3 kg. 90, Massimo Laurenzi M4/M5 kg. +90, Pasquale Iacomino M4/M5 kg. 66, Vito Costanza M4/M5 kg.81, Andrea Giuseppe Leobono M6/M8 kg. 66, Francesco Chiella M6/M8 kg.90

Come sempre un gruppo unito e coeso, pronto a combattere, a mettersi in gioco, ma anche a fare scudo davanti alle esigenze degli altri atleti, per migliorarsi e progredire continuamente insieme.

Ed è con questo spirito che guardiamo al 2023, cercando di ottimizzare al meglio l’organizzazione e la gestione delle gare master, per una partecipazione sempre più ampia a questo movimento che trasmette dinamismo, energia, positività, amicizia e condivisione.

Prossimo appuntamento, ultima tappa del Gran Prix Italia Master il 30 ottobre a Napoli

Le classifiche

F 2-3-4-5

+70/-70: 1. Jessica Zannoni (Judo Fazi), 2. Cristina Magini (Judo Kwai Amiatino), 3. Cinzia Bonfante (Akiyama Settimo), 4. Melissa Sara Lazzari (Jolly Sport Milano)

-57/-63: 1. Galina Daranuta (Kimeru Academy), 2. Alessandra Damario (Body Life), 3. Claudia Coriasco (Asd Centro), 4. Roberta Caiani (Judo Fondi)

F 4-5

-63: 1. Cristina Marsili (Judo Fornaci), 2. Marika Sato (Kuroki Tarcento), 3. Andretta Bertone (Marmar Trino), 4. Emanuela Caposecco (Judo Fondi)

F 4-5/6-8

-57: 1. Sabrina Mazzola (Judo Club Capelletti), 2. Francesca Gardini (Yubikai Roma)

F 6-8

-63: 1. Maha Aida Guemati (Judo Club Conegliano), 2. Diana Arrigoni (Judo Club Domodossola)

M 2-3

+90: 1. Francesco Iannone (Kumiai Bolzano), 2. Ianis Lotca (Cus Siena), 3. Francesco Lamonica (Karalis Judo), 4. Mohamed Samir Kamel Ahmed Nasr Hany (Judo Bra)

-66: 1. Simone Martino (Atletico Judo Alexandria), 2. Alessandro Friso (Senshi Judo Team), 3. Luca Minuto (Dojo Akiyama Torino) e Alessio Meloni (Karalis Judo)

-73: 1. Omar Pezzotta (Kdk Judo Bergamo), 2. Mattia Galbiati (Isao Okano Club 97), 3. Gianni La Piccirella (Kumiai Bolzano) e Matteo Ingrosso (Judo Insieme)

-81: 1. Massimiliano Nobile (Budokan Istitute Bologna), 2. Massimo Ugolini (Asd Cs Corsico), 3. Francesco Teseo (Judo Fondi) e Ruslan Cantir (Ronin Latina)

-90: 1. Antonino Tripi (Dlf Udine), 2. Carlo Alberto Alessi (Pol. Genovese Shodokan), 3. Riccardo Abate (Dojo Sugiyama Torino) 3. Leonardo Rocca (Judo Imola)

+90: 1. Massimo Laurenzi (Syonen Dan Milano), 2. Lorenzo Bronzin (Dlf Udine), 3. Giuliano Casco (Kuroki Tarcento) e Stefano Temporal (Judokay Gemona)

 

M 4-5

66: 1. Pasquale Iacomino (Olimpica Bellizzi), 2. Massimo Meacci (Ok Arezzo), 3. Angelo Varanelli (Judo Fondi) e Massimo De Luca (Ginnastica Triestina)

-73: 1. Roberto Mascherucci (Yama Arashi Savona), 2. Massimo Inzillo (Accademia Arti Marziali), 3. Luigi Totaro (Judo Club Ruffano) e Orazio Privitera (Asd Adriana)

-81: 1. Vito Costanza (Akiyama Settimo), 2. Luca Spadini (Judo Rosignano), 3. Gabriele Verona (Ren Shu Kan Lucca) e Andrea Aldini (Equipe Emilia Judo)

-90: 1. Andrea Dimattia (Budosan), 2. Leonardo Mannelli (Kdk S.Angelo), 3. Davide Mauri (Kuroki Tarcento) e Alessio Carnevale (Judo Fondi)

M 6-8

+90: 1. Antonello Aliano (Athletic Center), 2. Francisco Miguel Pierri (Nuovo Sakai), 3. Giuseppe Infantino (Dlf Udine), 4.

Andrea Ricaldone (Judo Club Vado Ligure)

-66: 1. Andrea Giuseppe Leobono (Jitakyoei Samurai), 2. Cristiano Masella (Karalis Judo), 3. Giampietro Riva (Kimeru Academy) e Alessandro De Nardi (Spezia Judo Tattical Lab)

-73: 1. Stefano Masala (Judo Club Torres), 2. Francoi Ghiringhelli (Robur et Fides), 3. Marco Gigli (Judo Club Fornaci) e Amor Daas (Budokan Istitute Bologna)

-81: 1. Valerio Romeo (Cus Siena), 2. Giovanni Agostino Dellomo (Judo Club Giulianova Shakiro), 3. Claudio Camerotto (Kimeru Academy), 4. Claudio Crema (Center Parma)

-90: 1. Francesco Chiella (Athlon Grosseto), 2. Marco Bottinelli (Kimeru Academy), 3. Bruno Cabutto (Centro Judo Bra)

 

Il quinto posto di Cecca chiude i Mondiali Veterani.

L’ultimo atto dei Campionati Mondiali Veterani di lotta stile libero e greco romana, in scena a Plovdiv (Bulgaria) da martedì 4 ottobre, ha visto protagonista il nostro Guglielmo Cecca nei 100 kg di GR. L’azzurro ha conquistato la finale per il bronzo e si è, infine, aggiudicato un buon quinto posto.

Nella mattinata di domenica ha fatto due grandi gare battendo prima l’indiano Singh Amandeep 4-3 e poi, ai quarti, lo statunitense Marko Bojkovic 8-0. In semifinale è stato purtroppo fermato dall’egiziano Mostafa Frhat 7-1, mentre nella finalina ha sfidato lo svedese Walid Said al quale si è arreso sul risultato di 6-4.

Si chiudono dunque questi Mondiali Veterani 2022 dove l’Italia ha portato a casa due ori con Piccinini e Molfino, un argento ancora con Molfino e un bronzo con Maggiale

Clicca qui per tutti i risultati.

 

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