La Nazionale Italiana Femminile scrive una pagina indimenticabile nella storia del rugby azzurro. Ad Auckland nella terza e conclusiva giornata della Pool B della Rugby World Cup neozelandese il XV allenato da Andrea di Giandomenico e capitanato da Elisa Giordano super 21-8 il Giappone e conquista la qualificazione ai quarti di finale della rassegna iridata.

Un traguardo mai raggiunto prima, dalla prima edizione della Rugby World Cup maschile ad oggi, a nessuna Squadra Nazionale FIR. 

La qualificazione ai quarti di finale – per conoscere il nome dell’avversaria l’Italia dovrà attendere il risultato di Inghilterra v Sudafrica e Canada v Stati Uniti, che decreteranno il ranking delle prime otto squadre – arriva in fondo ad ottanta minuti sofferti, contro un Giappone che, dopo una prima mezzora assediato nella propria metà campo, tiene testa alle Azzurre con una prestazione arrembante sui breakdown, recuperando palloni in quantità e tenendo sotto pressione le italiane sino all’ultimo quarto d’ora quando un piazzato di Sillari prima e la meta finale della veterana Melissa Bettoni scavano il solco che lancia Giordano e compagne verso il traguardo tante volte sognato e, nella notte italiana, finalmente raggiunto.

Per Sara Barattin, la mediano di mischia veterana del gruppo, un modo indimenticabile per festeggiare il cap numero centodieci con la maglia azzurra. 

La cronaca
L’Italia recupera subito l’ovale mettendo pressione sul punto d’incontro nipponico, forzando la perdita di possesso e conquistando subito una mischia ordinata. Le Azzurre cercano il break con Madia, poi attaccano per le vie centrali ma la retroguardia asiatica è attenta e sull’ennesima fase Rigoni perde palla avanti dentro i ventidue. 

Il Giappone cerca di ripartire palla in mano, l’Italia non concede spazi e il guadagno al piede sulla pressione azzurra è limitato, ma Bettoni lancia storto sulla touche che segue, ma si resta nella metà campo giapponese anche se l’Italia spreca un nuovo possesso con un in avanti.  

Al nono minuto buona touche italiana appena dentro la metà campo avversaria, due passaggi veloci italiani al largo lanciano Aura Muzzo, che placcata a un metro dalla meta serve la compagna di reparto Magatti che deve solo schiacciare, aprendo le marcature. Sillari non trasforma e le Azzurre conducono 5-0.

Sulla ripartenza Franco raccoglie il pallone e cerca la percussione centrale, perde il possesso ma la difesa italiana tiene alta la pressione e costringe le biancorosse ad una importante perdita di terreno, recuperando nuovamente l’ovale e riportandosi nella metà campo opposta al quarto d’ora della prima frazione.

Giordano e compagne attaccano ancora, brave ad alternare tra gioco al largo e penetrazioni centrali degli avanti, portandosi sino ad un metro dalla meta avversaria: sembrano esserci tutte le condizioni per la seconda marcatura italiana, ma la difesa giapponese non cede e dopo undici fase costringe l’Italia al tenuto ad un passo dalla meta.

Il primo quarto di gara scorre via senza che il Giappone sia riuscito ad affacciarsi nei ventidue italiani, un digiuno che si interrompe poco dopo il ventesimo per un fallo contro Sara Seye in mischia ordinata che consente a Otsuka di calciare in profondità: sulla penaltouche che segue, però, le Azzurre recuperano l’ovale e lo recuperano ancora sul contrattacco successivo. 

Per le Sakura XV è il momento migliore del primo tempo, un lunghissimo attacco di sedici fasi dopo un fuorigioco italiano mette a dura prova la difesa italiana, che dopo altre nove fasi sull’attacco successivo si arrendono ad una prolungata sequenza di pick-and-go che mandano in meta la flanker Osokawa. Otsuka non trasfoma ed è parità, 5-5. 

L’Italia si scompone e va in sofferenza, si espone ad un nuovo attacco al largo fermato da Ostuni-Minuzzi, poi prova a ritrovare l’aggressività di inizio gara e strappa un piazzato da buona posizione che Sillari decide di piazzare, riportando il XV di Andrea Di Giandomenico in vantaggio, 5-8. 

E’ il Giappone però a chiudere in avanti il primo tempo, con un nuovo, insidioso e velocissimo attacco che l’Italia tampona, recuperando l’ovale sul breakdown e calciando in touche per andare all’intervallo con tre punti di vantaggio. 

Alla ripartenza l’Italia sciupa in un battito di ciglia due azioni da meta con Ostui-Minuzzi e Magatti, che non riescono a battere l’ultima avversaria e si sbarazzano con troppa fretta dell’ovale e ne falliscono una terza con Tounesi, che su una penetrazione centrale viene fermata ad un passo dalla linea. 

Il Giappone torna nella metà campo italiana e sull’ennesima penalità, da posizione centrale, Otsuka piazza la punizione dell’8-8 al nono della ripresa: quattro minuti dopo Sillari ribatte dopo una punizione concessa dalle nipponiche, 8-11. 

Giordano e compagne provano a cambiare gioco affidandosi maggiormente alla fisicità delle proprie avanti per mettersi in avanzamento, tornano con buona continuità nei ventidue asiatici ma continuano a subire la velocità delle Sakura XV sui punti d’incontro. 

Al ventitreesimo Giada Franco servita da Rigoni carica all’ala, Imaguki la affronta e l’impatto tra le due  allp’altezza del capo induce la direttrice di gara canadese Cogger-Orr ad ammonire la trequarti biancorossa. In superiorità numerica l’Italia garantisce continuità al possesso, attacca ancora con le avanti e mette sul piede di Michela Sillari un nuovo piazzato che da facile posizione il secondo centro italiano non sbaglia, 8-14. 

Si entra negli ultimi cinque minuti, Giordano e compagne cercano di mantenere il possesso rallentando il ritmo, commettono un in avanti che riconsegna l’ovale alle giapponesi ma Giordana Duca sul breakdown è rapidissima a sigillare il pallone e riconsegnarlo alle compagne. 

E’ la palla decisiva, l’Italia usa il maul per avanzare e poi Bettoni trova la meta che consegna la vittoria alle Azzurre e le Azzurre alla storia del rugby italiano, dando loro la qualificazione ai quarti di finale.  

Auckland, Waitakere Stadium – domenica 23 ottobre
Rugby World Cup, Pool B – III giornata
Giappone v Italia 8-21
Marcatrici: p.t. 9’ m. Magatti (0-5); 29’ m. Hosokawa (5-5); 37’ cp. Sillari (5-8); s.t. 9’ cp. Otsuka (8-8); 13’ cp. Sillari (8-11); 26’ cp. Sillari (8-14); 38’ m. Bettoni tr. Sillari (8-21)
Giappone: Matsuda; Nagura, Furuta, Yamamoto (15’ st. Nakayama), Imakugi (33’ st. Anoku); Otsuka, Abe (3’ st. Tsukui); Saito, Nagata, Hosokawa (26’ st. Korai); Takano (18’ st. Kawamura), Sato (12’ st. Yoshimura); Kato (13’ st. Lavemai), Taniguchi, Minami (cap, 20’ st. Komaki)
all. McKenzie
Italia: Ostuni-Minuzzi; Muzzo, Sillari, Rigoni, Magatti; Madia, Barattin (32’ st. Stefan); Giordano (cap), Franco (33’ st. Veronese), Sgorbini; Duca, Tounesi (32’ st. Fedrighi); Seye, Bettoni, Turani
all. Di Giandomenico
Arb. Cogger-Orr (Canada)
Calciatrici: Sillari (Italia) 4/5; Otsuka (Giappone) 1/2
Cartellini: 23’ st. giallo Imakugi (Giappone)
Player of the Match: Turani (Italia) 

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