Gara intensa e combattuta. Ma un altro chiarissimo rigore non fischiato grida vendetta.

I ragazzi a fine gara ricambiano gli applausi corali e convinti del pubblico!

NARDO’ (3-5-2): Viola; Mengoli, Lanzolla, Russo; Orlando (35’pt. Ciracì) De Giorgi, Fedel, Guadalupi, Antonacci (38’st. Polichetti); Dambros (21’st. Mariano), Gjonaj (41’st. Lucatti).
A disp.: Di Fusco, Massarelli, Agnello, Caracciolo, Zumpano. All.: Ragno.

NOCERINA (3-5-2): Stagkos; Romeo, De Marino, Garofalo; Chietti (32’st. Menichino), Mincica (28’st. Mancino), Ambro, Basanisi (38’st. Giacomarro), Bandrera; Balde, Talamo (28’st. Scaringella).
A disp.: Recchia, Valentini, Gaudino, Dorato, Silico . All.: Zavettieri.

ARBITRO: Sig. Franzò di Siracusa.

MARCATORI: 22’pt. Balde (No), 46’pt. Dambros (Na), 1’st. De Giorgi (Na), 7’st. Balde (No).

NOTE: Nessun ammonito. Angoli: 11-1 per Nardò. Minuti di recupero 3’pt. e 4’st..

Campionato dei piccoli passi o dei rimpianti? Difficile dirlo con una classifica che mette cinque compagini racchiuse in due punti nelle prime posizioni. Il campionato dell’equilibrio ritorna tantissimi pareggi; solo Barletta e Casarano gridano fuori dal coro. Ma se dobbiamo trovare una parola per descrivere questo match, oltre al rammarico di averlo pareggiato nonostante si sia costruito tanto nel corso dei 97 minuti (e questo é un bellissimo dato), é diffidenza. Non che il calcio ci insegni qualcosa di nuovo, sai chiaro, ma diffidare sempre da compagini presentate in difficoltà, soprattutto se di natura esclusivamente societaria e ambientale. Di fatto chi é andato in campo ha dimostrato di sapere il “fatto suo”. Gli avversari sono apparsi in palla e determinati. Ma questo i nostri ragazzi lo sapevano benissimo e sono stati come al solito autori di una prova tutto cuore, stoppata, altrà novità, da due indecisioni che hanno permesso a Balde di balzare agli onori di cronaca. Ci ha pensato Dambros con un bellissimo gesto tecnico su rovesciata a rimettere equilibrio, spezzato subito dopo dal gol di testa di De Giorgi. Dallo 0-1, all’ 1-2, di fatto in due minuti (benchè in mezzo vi sia stato l’intervallo). Ma il gol del 2-2 ha smorzato troppo presto quelli che erano i presentimenti di una giornata da ricordare, persino impreziosita da un effimero arcobaleno. I tantissimi minuti a disposizione per far pendere nuovamente la bilancia in granata sono stati una sequela di emozioni, con attacchi a ripetizione e con Gjonai sugli scudi per aver sciupato un’occasione che di solito non sbaglia e per essere stato atterrato clamorosamente in area senza che il direttore di gara intervenisse. Tanto gioco, tanta manovra, tante occasioni, ma alla fine é stato il quinto pareggio su sette gare giocate in casa. E, se si esclude la vittoria a Ugento in campo neutro e a porte chiuse, si può parlare di tabù del Giovanni Paolo II, che non concede piena gioia ai propri tifosi dal 4 settembre. Eppure siamo lì, fra le citate prime cinque racchiuse in due punti. Mai vissuto un girone “H” così avvincente.

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