Torna sul podio l’Italia al Campaccio, come non accadeva da otto anni nel cross di San Giorgio su Legnano (Milano). Il merito è di Yeman Crippa, ottimo terzo dopo aver condotto una gara coraggiosa, all’attacco nel penultimo dei cinque giri e in testa al gruppo fino a poche centinaia di metri dal traguardo. Comincia con il piede giusto il 2023 dell’azzurro, campione europeo dei 10.000, che entusiasma il pubblico correndo con personalità nella prima tappa dell’anno per il massimo circuito mondiale della specialità, il World Athletics Cross Country Tour Gold. Appassionante la sfida maschile risolta in volata dal burundese Rodrigue Kwizera, leader dell’edizione numero 66 al termine dei 10 km davanti a Birhanu Balew (Bahrain) praticamente al fotofinish. Poi c’è il trentino delle Fiamme Oro, a cinque secondi, per confermare il suo buon momento di forma superando stavolta l’ugandese Oscar Chelimo (Atl. Casone Noceto) che invece lo aveva battuto a Bolzano nel giorno di San Silvestro. Era dal 2015 con Andrea Lalli secondo e Daniele Meucci terzo, in quel caso senza africani al via, che un azzurro non finiva nei primi tre. Al femminile Nadia Battocletti (Fiamme Azzurre) è quarta, cogliendo il suo miglior risultato in questa classicissima della campestre dopo una serie di sesti posti. La campionessa europea under 23 in carica, che ha festeggiato il quarto trionfo consecutivo nelle categorie giovanili a livello continentale, rientra in azione per chiudere a sette secondi dal podio. Si impone nei 6 km l’eritrea Rahel Daniel, già seconda l’anno scorso, regolando nel finale la keniana Margaret Chelimo Kipkemboi mentre arriva terza l’altra keniana Mirriam Chebet. In chiave azzurra da sottolineare anche il settimo posto di Yohanes Chiappinelli (Carabinieri) e l’ottavo del campione italiano Iliass Aouani (Fiamme Azzurre), con gli stessi piazzamenti tra le donne per Ludovica Cavalli (Aeronautica) settima e Giovanna Selva (Carabinieri) ottava. Ad aggiungere i loro nomi all’albo d’oro del Campaccio sono perciò i due atleti, Kwizera e Daniel, vincitori nella scorsa stagione del tour mondiale, firme d’autore per un evento che alla vigilia ha ricevuto la prestigiosa World Athletics Heritage Plaque.

UOMINI – Ci prova fino in fondo. Non corre soltanto per il podio Yeman Crippa, raggiungendo l’obiettivo con il terzo posto, ma anche per il bersaglio grosso e senza paura di stare davanti. L’asso del mezzofondo tricolore, due volte quarto al Campaccio (2019 e 2020), esce allo scoperto sui saliscendi del tracciato quando manca un giro e mezzo alla conclusione. È l’azione che frantuma il drappello dei battistrada, formato sino a quel momento da otto uomini. Si mette sulle sue tracce l’ugandese Chelimo, pagando poi lo sforzo, in un pomeriggio con cielo coperto e circa nove gradi di temperatura. Ma alle sue spalle i più brillanti sono Rodrigue Kwizera, atleta del Burundi che ormai da un paio di stagioni domina nei maggiori cross spagnoli, e Birhanu Balew (Bahrain), capace di un sesto posto nei 5000 alle Olimpiadi di Tokyo. L’azzurro resta al comando per più di una tornata, finché i due inseguitori lo sorpassano su iniziativa di Kwizera che in un arrivo al cardiopalma resiste alla rimonta di Balew (28:42 il crono di entrambi sui 10 chilometri). Cinque secondi il ritardo di Crippa, terzo in 28:47, e altri cinque per attendere il quarto posto di Oscar Chelimo (28:52), poi l’altro burundese Egide Ntakarutimana (29:08) e il tunisino Mohamed Jhinaoui (29:12). Poco distante Yohanes Chiappinelli (29:18), autore di un’azione alla fine del secondo giro, che per la terza edizione consecutiva si piazza settimo staccando Iliass Aouani (29:44). In top ten anche Mattia Padovani (Atl. Lecco Colombo Costruzioni, 29:52). “Felice di iniziare l’anno così bene – commenta Yeman Crippa – ed è stato emozionante correre in testa, con il pubblico a incitarmi. Ho cercato di fare selezione, poi ho tenuto duro per salire finalmente sul podio. Ora andrò in Portogallo per un raduno, sia prima che dopo la Cinque Mulini del 15 gennaio, quindi in Kenya a preparare l’esordio in maratona del 2 aprile a Milano”.

DONNE – A metà gara, nella prova femminile di 6 chilometri, in fuga un tandem di africane con Rahel Daniel a imprimere il cambio di ritmo tallonata dalla keniana Margaret Chelimo Kipkemboi, bronzo dei 10.000 ai Mondiali di Eugene e seconda nel 2020 al Campaccio. Ma nell’ultimo tratto progressione dell’eritrea non lascia scampo all’avversaria, vincendo con due secondi di vantaggio (19:10 contro 19:12). Nell’ultima parte si riprende il terzo posto la keniana Mirriam Chebet (19:31) dopo aver guidato l’inseguimento al termine del secondo giro. Può sorridere Nadia Battocletti per un buon finale di gara. La campionessa italiana sfiora il podio: quarta in 19:38 recuperando un paio di posizioni per aver scavalcato la burundese Francine Niyomukunzi (19:40), che si era trovata provvisoriamente terza, e la tunisina Marwa Bouzayani (19:42). Nel confronto tra le altre azzurre a spuntarla è Ludovica Cavalli (20:03) su Giovanna Selva (20:10), meglio di Anna Arnaudo (Battaglio Cus Torino, 20:18) e Federica Zanne (Esercito, 20:19). “Ho lottato fino alla fine, è stata una gara tosta”, le parole di Nadia Battocletti. “Pensavo di stare meglio dal punto di vista muscolare, nel secondo giro ho patito un po’ l’attacco e ho fatto fatica a tornare sotto. Ma c’era un tifo magnifico, è sempre bellissimo correre qui”.

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