Forte, fortissimo Mattia Furlani. Il giovane talento azzurro che il 7 febbraio compirà diciott’anni plana sul record italiano U20 del lungo indoor con 7,99 all’ultimo salto del Folksam GP di Stoccolma, in Svezia, dopo essersi già appropriato del limite nazionale al primo turno con 7,84. Il reatino delle Fiamme Oro migliora dopo sette anni il 7,78 di Gabriele Chilà del 2016 e supera anche il 7,75 saltato da Marcell Jacobs nella categoria juniores nel 2013. Furlani torna subito a sfiorare gli otto metri dopo averli ottenuti nella scorsa stagione all’aperto, quando ha conquistato la medaglia d’oro agli Europei U18 di Gerusalemme con 8,04, abbinata al titolo continentale del salto in alto. Archiviato il debutto di tre settimane fa con 7,73, in Svezia termina la prova al secondo posto, battuto soltanto da un big internazionale del salto in lungo come lo svedese argento mondiale indoor ed europeo Thobias Montler atterrato a 8,19. Oltre alle due performance da record, impressiona soprattutto la stabilità di rendimento mostrata dal giovane cresciuto con la Studentesca Milardi Rieti, che manda a referto anche un 7,75 e un 7,69.

“OBIETTIVO EUROINDOOR” – “Ottima pedana, ottima giornata, contentissimo per aver sfiorato gli otto metri, era il risultato che stavo cercando e che sapevo di valere – esulta Furlani dalla Svezia – Sono fiducioso perché nel 7,99 ho chiuso veramente male, quindi c’è ancora margine. A differenza dell’anno scorso, quando spesso ‘morivo’ al primo salto, ora che ci stiamo concentrando sul lungo riesco a gestire molto meglio l’intera gara, e ne abbiamo avuto la prova. È davvero un bel percorso che spero mi porterà agli Europei indoor di Istanbul (2-5 marzo, ndr): nelle prossime gare, cioè sabato prossimo ai Tricolori juniores di Ancona e poi sabato 18 agli Assoluti indoor, di nuovo ad Ancona, proverò a raggiungere lo standard diretto di 8,12”.

TORTU QUINTO NEI 60 – Il campione olimpico della staffetta 4×100 Filippo Tortu (Fiamme Gialle) riparte dal quinto posto di Stoccolma con il tempo di 6.75 nei 60 metri, dopo la batteria da 6.81. L’azzurro non correva da tre anni su questa distanza, nella quale detiene un primato personale di 6.58. A vincere la gara, con un tempo da tenere in considerazione in vista degli Europei indoor di Istanbul, è lo svedese Henrik Larsson, capace di migliorarsi fino a 6.56. Alle sue spalle il polacco Oliwer Wdowik (6.65), il finlandese Samuli Samuelsson (6.66) e il serbo Aleksa Kijanovic (6.68). “È stata sicuramente una delle mie peggiori gare – il commento diffuso dallo staff di Tortu – Ciò nonostante abbiamo saputo leggere tra le righe dell’amarezza quello che dobbiamo fare da domani, in pista, per continuare a costruire in vista della stagione outdoor”.

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