Altri segnali di crescita per gli azzurri a Torun, in Polonia, nel meeting Gold del World Indoor Tour. Sulla pedana dell’asta Claudio Stecchi vola a 5,72 e continua a salire in questa stagione. Si dimostra sempre più competitivo il fiorentino delle Fiamme Gialle, a segno alla prima prova dopo un percorso netto alle quote precedenti in una gara iniziata con 5,32 e priva di errori anche a 5,52 e 5,62. Poi si cimenta in tre tentativi senza successo alla misura di 5,82 con cui avrebbe eguagliato il record italiano indoor del suo coach Giuseppe Gibilisco, oltre che il personale all’aperto, e raggiunto lo standard per gli Europei in sala di Istanbul. Ma alla terza uscita agonistica del suo 2023 aggiunge due centimetri al 5,70 di sabato scorso a Lodz per guadagnare ulteriore fiducia e lasciarsi alle spalle un paio di anni difficili, tormentati dagli infortuni. In classifica è quinto, con la vittoria al filippino Ernest John Obiena che salta 5,87.

Passo avanti negli 800 metri di Simone Barontini, al quinto posto con il tempo di 1:47.42. Per il 24enne delle Fiamme Azzurre un progresso di nove centesimi sul personale indoor, diventando il settimo italiano di sempre, e di mezzo secondo abbondante rispetto all’esordio stagionale (1:48.09 a Manchester). Nell’ultimo giro l’anconetano, finalista nella scorsa estate agli Europei di Monaco, riesce a recuperare un paio di posizioni combattendo a viso aperto con alcuni specialisti di primo piano: si impone lo svedese Andreas Kramer (1:46.37) sul keniano Collins Kipruto (1:46.82). Viaggia forte nel miglio l’etiope Gudaf Tsegay con una cavalcata verso il crono di 4:16.16 per firmare la seconda prestazione mondiale di sempre, a meno di tre secondi dal record della connazionale Genzebe Dibaba (4:13.31 datato 2016). Nel lungo piazza la zampata il greco campione olimpico Miltiadis Tentoglou a 8,40 balzando al comando delle liste mondiali dell’anno. Arriva la “world lead” anche sugli 800 della britannica Keely Hodgkinson che impressiona con 1:57.87.

UDIN JUMP COME UNA FINALE MONDIALE
Udin Jump, edizione n. 5, giovedì 9 febbraio: è lo spettacolo dell’atletica indoor nel ricordo di Alessandro Talotti. È tutto pronto al PalaBernes per il meeting interamente dedicato al salto in alto, ideato dall’indimenticato campione azzurro che della specialità è stato primatista italiano al coperto saltando 2,32 a Glasgow nel 2005. Saranno tante le star in gara e moltissimi gli amici che ricorderanno “JJ”, a partire dalla leggenda Javier Sotomayor, il cubano primatista del mondo dell’alto che anche in questa occasione tornerà in Friuli per omaggiare Talotti e l’evento in suo onore.

In termini tecnici, i contenuti sono elevatissimi, in particolare nella gara al femminile che schiera tre delle prime quattro classificate dei Mondiali di Eugene: l’oro Eleanor Patterson (Australia), l’azzurra di bronzo Elena Vallortigara, l’ucraina Iryna Gerashchenko arrivata quarta. Quasi una riedizione della finale iridata della scorsa estate in Oregon: Patterson trionfò con un volo strabiliante a 2,02 Vallortigara tornò a due metri dopo quattro anni d’attesa, Gerashchenko rimase ai piedi del podio nonostante il suo salto a 2,00. Del match farà parte anche la montenegrina Marija Vukovic, medaglia d’argento nell’ultima edizione degli Europei a Monaco di Baviera. Tra le quattro big, è Gerashchenko ad aver iniziato meglio la stagione, con cinque gare su cinque oltre l’1,90 e due picchi a 1,97 a Hustopece e 1,96 a Cottbus. Vallortigara e Patterson hanno invece cominciato con la misura di 1,87, rispettivamente a Siena e Hustopece. Vukovic ha incassato l’1,90 di Cottbus. Udine è l’occasione, per tutte, di aggiungere centimetri. Anche per l’altra australiana Erin Shaw (1,90 quest’anno), la slovena Lia Apostolovski, l’azzurra Marta Morara (Atl. Lugo).

Al maschile, il nome più altisonante è quello del bronzo mondiale ed europeo Andriy Protsenko (Ucraina), quest’anno a 2,20 a Stoccolma e 2,15 a Lodz. Lo sfidano l’azzurro Marco Fassinotti (Aeronautica) per incrementare il 2,20 di sabato scorso in Polonia, il brasiliano Thiago Moura, il cubano Luis Zayas, lo sloveno Sandro Tomassini gli azzurri Eugenio Meloni (Carabinieri) e Edoardo Stronati (Pro Sesto Atl. Cernusco), quest’ultimo a 2,21 domenica scorsa ai Tricolori U20 di Ancona e non lontano dal record italiano di categoria che dal 1980 appartiene a Paolo Borghi con 2,23. Tra gli iscritti c’è anche un cognome celebre dell’alto: il figlio d’arte Jaxier Sotomayor, osservato speciale di papà Javier.
DIRETTA TV – Il meeting Udin Jump Development di Udine sarà trasmesso in diretta tv su RaiSport oggi dalle 16.

ROMAOSTIA CON EPIS E LA PASSIONE DEI RUNNERS
Una corsa di respiro internazionale, tra le più attese dai runner: è stata presentata ieri in Campidoglio la 48esima Telepass RomaOstia, la mezza maratona in programma domenica 5 marzo, organizzata dal Gruppo Sportivo Bancari Romani GSBRun in partnership con RCS Sports & Events. I partecipanti, come di consueto, potranno sfidarsi su un percorso veloce di 21,097 km che, attraverso la via Cristoforo Colombo, li porterà da Roma al mare. Partenza fissata dalle 9 per la prima onda. L’ultima edizione, in particolare, ha fatto registrare con il keniano Sebastian Sawe il secondo tempo dell’anno al mondo maschile (58:02), nonché il sesto tempo di sempre al mondo, a conferma del fatto che la gara rappresenta la mezza maratona più veloce di sempre su suolo italiano, con ben sei atleti scesi sotto l’ora.

TOP RUNNERS – L’etiope Mogos Tuemay, che vanta un personale di 1h00:11 realizzato a Napoli nel 2022 (campione africano in carica sui 10 mila metri classificatosi quarto ai Trials etiopi di cross), si presenta da favorito. L’atleta sarà in gara ai campionati del mondo di corsa campestre in Australia fra due settimane. Il grande rivale sarà Wesley Kibichii (Kenya) con un personale di 59:57. Musa Mitei (Kenya) sarà il pacer che condurrà i campioni sui ritmi di livello mondiale, come vuole la tradizione per la gara romana. In buona condizione di forma e tra i protagonisti annunciati del prossimo 5 marzo anche il 22enne Isaac Kipkemboi. Il ragazzo keniano vanta un personale di 1h00:11 sulla distanza ed ha corso di recente i 10 chilometri su strada in 27:29. Presenti per l’Italia Daniele D’Onofrio (Fiamme Oro), 2h11:43 lo scorso anno a Siviglia sulla maratona e 1h02:32 sulla mezza nei mondiali di Gdynia 2020, Yassine El Fathaoui (Circolo Minerva), azzurro alle Olimpiadi di Tokyo, 2h10:10 nella maratona di Siviglia del 2020, e Michele Fontana (Aeronautica), recente vincitore della Corsa di Miguel. Tra le donne l’attesa è per Giovanna Epis (Carabinieri), quinta agli Europei di Monaco di Baviera nella maratona, terza italiana di sempre sulla distanza con il tempo di 2h23:54 dello scorso dicembre a Valencia. Si sta allenando in Kenya in vista di una maratona primaverile e gareggerà per far meglio del suo 1h10:15 nella mezza maratona. Fortissima la keniana Dorcas Tuitoek, 1h06:33 a Istanbul nel 2019.