Intensa prima giornata di gare ai Campionati Italiani Assoluti indoor di Ancona. L’acuto arriva in chiusura, con Roberta Bruni che sigla la migliore prestazione italiana indoor del salto con l’asta, valicando l’asticella a 4,62, la quota della settima prestazione mondiale dell’anno al coperto. Il limite precedente (4,60 della stessa Bruni, realizzato sempre ad Ancona esattamente dieci anni fa, il 17-2-2013) è comunque inferiore al record nazionale all’aperto, il 4,72 che la reatina ha ottenuto a Rovereto il 30 agosto scorso. La gara è bellissima: Elisa Molinarolo si arrende solo a 4,57, dopo aver saltato il 4,52 del primato personale. Terzo posto per Giulia Valletti Borgnini: il suo 4,42 è la miglior prestazione italiana Promesse (precedente 4,40, Sonia Malavisi, 6-2-2016), anche se il record nazionale Juniores è proprio il già citato 4,60 della Bruni datato 2013. Tempi di rilievo nei 60hs: tra le donne, Nicla Mosetti si migliora fino a 8.04 (prima degli Assoluti, un PB di 8.22), lo stesso crono di Elisa Di Lazzaro, seconda nel gioco dei millesimi di secondo; per entrambe, balzo fino al sesto posto della graduatoria italiana di sempre. In campo maschile, scintille nelle batterie, con Paolo Dal Molin che ferma il cronometro su un clamoroso 7.54, tre soli centesimi in più rispetto al proprio record italiano (datato 2013), nona prestazione mondiale dell’anno, la quarta in Europa. In finale, fermo Dal Molin a scopo precauzionale (in vista degli imminenti Campionati Europei) ad imporsi è Lorenzo Simonelli in 7.66, il crono della miglior prestazione italiana Under 23 (un centesimo in meno rispetto al 7.67 da lui stesso realizzato il 5 febbraio di quest’anno). Nell’alto donne, Elena Vallortigara vince con 1,90, quota superata al secondo tentativo (come già a 1,87); successivamente, tre salti falliti a 1,93. Titolo del lungo donne, come da pronostico, per Larissa Iapichino, con tre salti oltre i 6,50 (6,53 di miglior misura). Alle sue spalle, in evidenza Ottavia Cestonaro (6,31) e la 21enne Ariana Battistella (6,27). Molto combattute le due gare sui 1500 metri: Pietro Arese (3:48.07) fa sua quella maschile, mentre tra le donne il finale di corsa porta Ludovica Cavalli a migliorarsi fino a 4:08.00, la cifra della quarta prestazione italiana di sempre; in scia, battuta nei metri finali, Sinta Vissa (4:08.20), con Federica Del Buono terza in 4:12.10. Sveva Gerevini sfiora il primato italiano nel pentathlon: i 4411 punti (8.34; 1,72; 12,23; 6,07; 2:12.20) che le consentono di laurearsi campionessa d’Italia sono distanti appena 40 punti dal limite nazionale (4451) da lei stessa stabilito poco meno di un anno fa sulla stessa pista di Ancona. Nel lungo uomini maglia tricolore a Filippo Randazzo con 7,68, davanti a Lorenzo Mantenuto (7,54) e Mattia Furlani (7,50). Nella marcia, titoli ad Alexandrina Mihai (12:51.73 nei 3000) e Francesco Fortunato (18:37.64 nei 5000); il crono di quest’ultimo è di assoluto valore, tanto da valere il quarto posto nella graduatoria italiana di tutti i tempi. Nelle batterie dei 400 metri, da segnalare il nuovo progresso di Riccardo Meli, protagonista emergente nella specialità, che sigla, con 46.38 (20 centesimi di ulteriore progresso rispetto al fresco personale) la settima prestazione italiana di sempre. Nella lista degli ammessi alla finale, seguono Vladimir Aceti (46.79) e Lorenzo Benati (47.11). Tra le donne, sempre impegnate nel primo round del doppio giro, in tre al di sotto dei 53 secondi: Folorunso (52.69), Marchiando (52.84), Mangione (52.90). Miglior prestazione italiana della categoria Allieve per Valentina Vaccari, capace di un notevole 53.81 (limite precedente: 54.50, Ilaria Verderio, Lione, 28-2-2015). Il crono della Vaccari è addirittura inferiore al limite Juniores (Under 20), il 53.84 realizzato da Elisabetta Vandi il 2 marzo 2019. LA SECONDA GIORNATA: JACOBS OGGI ALLE 16.50 – Nel day 2 di Ancona, al via stamattina mattina alle 9.30, erano in palio altri 17 titoli italiani. La gara più attesa è stata certamente quella dei 60 metri con il campione olimpico dei 100 e della 4×100 Marcell Jacobs, oro mondiale ed europeo della specialità, nonché primatista continentale (6.41 a Belgrado nel 2022). L’azzurro delle Fiamme Oro é stato in batteria alle 16.50 per qualificarsi alla finale delle 17.35, con il duplice obiettivo di centrare la terza vittoria tricolore consecutiva nei 60 e di migliorare lo stagionale di 6.57 corso due volte, prima a Lodz il 4 febbraio e poi a Liévin mercoledì. I rivali più pericolosi, Samuele Ceccarelli (Atl. Firenze Marathon, 6.58) e Roberto Rigali (Bergamo Stars, 6.62) sono rispettivamente nella seconda e nella prima batteria. Sessanta metri anche al femminile con la leader stagionale Irene Siragusa (Esercito) e, tra le altre, le staffettiste azzurre Anna Bongiorni (Carabinieri), Alessia Pavese (Aeronautica) e Vittoria Fontana (Carabinieri). In pista le finali dei 400 metri (all’indomani delle batterie del sabato), le sfide degli 800 con il duello tutto Fiamme Azzurre tra Eloisa Coiro ed Elena Bellò, e al maschile il confronto tra Catalin Tecuceanu (Silca Ultralite Vittorio Veneto, presto in Fiamme Oro), Simone Barontini (Fiamme Azzurre) e Federico Riva (Fiamme Gialle), i 3000 metri con Ludovica Cavalli (Aeronautica) in pole tra le donne, Ossama Meslek (Atl. Vicentina) e Pietro Riva (Fiamme Oro) possibili protagonisti tra gli uomini. Si annuncia vibrante le gara del peso con il terzetto azzurro Leonardo Fabbri (Aeronautica, già a 21,53 quest’anno), Zane Weir (Fiamme Gialle, 21,45 nel 2023) e Nick Ponzio (Athletic Club 96 Alperia): a rischio il record italiano indoor di Weir (21,67 nella scorsa stagione). In pedana l’alto con Stefano Sottile (Fiamme Azzurre), il triplo con Dariya Derkach (Aeronautica), Ottavia Cestonaro (Carabinieri), e tra gli uomini Tobia Bocchi (Carabinieri), l’asta con Matteo Oliveri (Atl. Virtus Lucca) e Simone Bertelli (Safatletica Piemonte), il peso con Anna Musci (Alteratletica Locorotondo). Si assegna anche il titolo dell’eptathlon al termine della seconda giornata, e la chiusura, come al solito, è per le staffette 4×400.