Ancora una tappa Gold del World Indoor Tour, ancora un bel gruppo di italiani tra i partecipanti del massimo circuito invernale, in diretta su Sky Sport Arena oggi dalle 19.30 alle 21.30. Si gareggia a Madrid per la sesta prova, la penultima, prima della chiusura di sabato pomeriggio a Birmingham. Nella capitale spagnola torna in azione Paolo Dal Molin (Fiamme Oro), sabato scorso raggiante ad Ancona in batteria (7.54), a soli tre centesimi dal suo record italiano di dieci anni fa. In pista anche Pietro Arese (Fiamme Gialle) nei 1500 metri dopo il titolo italiano conquistato al Palaindoor. Ottavia Cestonaro (Carabinieri) ed Elisa Molinarolo (Fiamme Oro) sono invece reduci dai rispettivi secondi posti nella rassegna tricolore, a colpi di primato personale indoor nel triplo (14,11) e nell’asta (4,52). Non ha invece partecipato agli Assoluti Edoardo Scotti (Carabinieri) che si misura a livello internazionale nei 400.

DAL MOLIN 60HS – Trentacinque anni e l’entusiasmo di sempre. In funzione Istanbul,Euroindoor, Paolo Dal Molin ha preferito rinunciare alla finale tricolore di sabato. La batteria aveva già dato le risposte che stava cercando: secondo tempo in carriera, superiore soltanto al 7.51 del 2013 con cui a Göteborg si prese l’argento europeo al coperto, e un crono anche migliore del 7.56 che due anni fa gli è valso il bronzo agli Euroindoor di Torun. La rassegna continentale in sala è il ‘suo’ evento: Madrid è una nuova tappa di avvicinamento, con la batteria e la finale previste nel giro di cento minuti. Tra gli avversari lo statunitense da 7.41 Daniel Roberts e altri ostacolisti con primati inferiori a 7.50 come lo spagnolo Enrique Llopis, il cubano Roger Iribarne, l’americano Freddie Crittenden.

ARESE 1500 – Il terzo impegno di Pietro Arese in cinque giorni (dopo i 1500 di sabato e gli 800 di domenica ad Ancona) è spiegabile leggendo il programma orario dei Mondiali di Budapest nei 1500: batterie il 19 agosto, semifinale il 20, finale il 23, ovvero la stessa scansione dei giorni, con gli stessi periodi di recupero: gara, gara, riposo,riposo, gara. Una prova generale per chi ambisce alla finale iridata in Ungheria, da pianificare nel dettaglio, senza lasciare nulla al caso. Prima di quell’evento, ce n’è un altro da affrontare con l’atteggiamento di Monaco di Baviera (quarto, 3:35.00), ovvero l’Euroindoor di Istanbul. E Madrid è l’occasione per cimentarsi nel primo vero 1500 ‘tirato’ dell’anno, con lo statunitense Erik Sowinski nel ruolo di pacer e avversari della caratura di Yared Nuguse (Usa) primatista d’America con 3:33.22, il finalista mondiale e olimpico dei 10.000 Grant Fisher (Usa) e gli spagnoli Adel Mechaal e Mario Garcia. Occhio al tempo: 3:37.31 è il personale del torinese con cui ha centrato la finale ai Mondiali indoor di Belgrado, a due centesimi dal record italiano di Ossama Meslek.

CESTONARO, MOLINAROLO, SCOTTI – Con il 14,11 di Ancona è diventata la quinta triplista azzurra di tutti i tempi al coperto e ha sfiorato il titolo italiano, battuta di un solo centimetro da Dariya Derkach. Ottavia Cestonaro è tra le quattro protagoniste del triplo di Madrid, in un parterre che include anche l’argento olimpico di Tokyo Patricia Mamona (Portogallo) e le prime due saltatrici delle liste mondiali, le cubane Liadagmis Povea e Leyanis Perez. L’azzurra torna nella capitale spagnola dopo aver siglato il personale all’aperto nella passata stagione: 14,22. Il Palaindoor di Ancona ha dato slancio anche all’astista Elisa Molinarolo, mai così in alto nelle prove indoor con un brillante 4,52. La finalista mondiale di Belgrado incontra la canadese Alysha Newman, la greca Nikoleta Kyriakopoulu e la cinese Xu Huiqin. Nei 400 metri è la seconda uscita dell’anno per Edoardo Scotti, dopo il 46.84 di Ostrava, in ripresa da un fastidio alla schiena: tra gli iscritti di Madrid anche lo spagnolo Oscar Husillos, fresco di 45.58.