Bella mattinata di gare a Istanbul, in occasione della terza giornata degli Europei indoor. Due ammissioni alla finale per gli azzurri: ce la fanno Claudio Stecchi nell’asta (con un salto a 5,75, la quota richiesta per la promozione diretta) e Larissa Iapichino nel salto in lungo, anche lei con accesso immediato (grazie alla misura di 6,66, un centimetro oltre il 6,65 richiesto). Entrambi saranno impegnati nel round decisivo domani pomeriggio. Avanzano Marcell Jacobs e Samuele Ceccarelli nei 60 metri: il campione olimpico di Tokyo fa segnare il miglior tempo delle batterie con 6.57, il toscano il quinto con 6.62. Saranno impegnati ambedue nuovamente nel pomeriggio di oggi (semifinale alle 16:45 italiane, eventuale finale alle 18:55). Promossi alle semifinali di domani anche gli ostacolisti Paolo Dal Molin (7.71), Lorenzo Simonelli (7.72), Hassane Fofana (7.79) e Elisa Di Lazzaro (8.10). Ritirato per infortunio (sospetta distrazione del retto addominale destro) l’eptatleta Dario Dester.
 
Nel pomeriggio saranno nove gli azzurri in gara e almeno quattro in finale: Roberta Bruni nell’asta, Dariya Derkach e Ottavia Cestonaro nel triplo, Sintayehu Vissa nei 1500 metri, ma il programma prevede anche le semifinali degli 800 che vedranno impegnati Catalin Tecuceanu, Simone Barontini ed Eloisa Coiro, oltre alle semifinali (e finale) dei 60 con Marcell Jacobs e Samuele Ceccarelli. Diretta tv dalle 16.30 alle 19.05 su Rai 2.

60m uomini – batterie – Formalità risolta, Marcell Jacobs (6.57, miglior tempo del round) e Samuele Ceccarelli (6.62, quinto crono) passano agevolmente l’ostacolo delle batterie, e guadagnano l’accesso alla semifinale di oggi pomeriggio (appuntamento alle 16:45 italiane). Corsia cinque, pettorale dorato dei campioni uscenti, Jacobs completa la sua routine e si accovaccia ai blocchi quando in Italia non sono ancora le otto. In avvio lo svizzero Mancini, che gli corre al fianco, ha una reazione migliore (0.141 contro lo 0.169 dell’azzurro), e nei primi appoggi riesce anche a stargli davanti; giusto il tempo per Jacobs di capire che c’è bisogno di qualche spinta “vera”, e le sorti della gara sono decise. Il campione olimpico di Tokyo è primo in 6.57, miglior crono del round, Mancini finisce a 4 centesimi (6.61). Il ghiaccio è rotto, si passa al capitolo seguente. Nella batteria di Ceccarelli, il toscano si attarda allo sparo (0.191), ma reagisce bene e termina secondo in un buon 6.62, alle spalle della sorpresa Raphael Bouju (Olanda, primato personale portato a 6.59). Anche il britannico Reece Prescod, leader stagionale con 6.49, risolve la pratica senza problemi. Il suo 6.60 senza sforzo apparente è un bel biglietto da visita. “Feeling OK – racconta Jacobs – ma la partenza è molto migliorabile, mi sono sentito come cadere nella prima parte. Però poi l’uscita mi è sembrata molto buona. Adesso vado a riposare un po’, e ci rivediamo in semifinale. Le scarpe? Solo una questione di sensazioni, ho avuto poco tempo per lavorare con le nuove, quindi in un’occasione importante come questa ho scelto di utilizzare quelle che ero abituato ad usare prima”. “Non mi sono piaciuto molto – il commento di Ceccarelli – mi è mancata quella scioltezza che mi ha un po’ contraddistinto quest’anno. Comunque ho capito in cosa migliorarmi per la semifinale di oggi pomeriggio. Questo è un palcoscenico diverso, dei grandi, spero di poter sfruttare l’occasione per divertirmi e dire anche la mia”.

Lungo donne – qualificazione – Sicura, determinata, concentrata. Larissa Iapichino non tradisce le attese e guadagna, con un salto a 6,66, l’accesso diretto alla finale europea del lungo in programma domani (via alle 17:50). Dimostrazione di chiara efficienza, quella data dall’azzurra in pedana. La rincorsa, soprattutto nella fase finale (l’unica che poi conti davvero) è corretta nei tempi e nell’azione, lo stacco produce la parabola che termina un centimetro oltre la soglia di ammissione diretta. E’ il secondo dei salti della Iapichino, ma già nel primo la fiorentina era arrivata a lambire la quota, planando a 6,62. La pedana di Istanbul risponde alla grande. Ivana Vuleta (6,98 di miglior prestazione europea 2023) e Malaika Mihambo (6,87) fanno quello che il loro rango di superstar della specialità richiede, ma dietro, le altre sono tutte in un fazzoletto: otto centimetri dal 6,74 della svedese Sagnia (terza) al 6,66 della Iapichino (sesta). La romena Rotaru (6,52) è l’ultima delle promosse. Tutte qualificate direttamente. Domani, si assisterà quasi certamente ad una finale di altissimo livello. Con uno spicchio d’Italia a far sognare.

Asta uomini – qualificazione – Uno strepitoso Claudio Stecchi conferma lo stato di grazia che sembra accompagnarlo in questo inverno 2023 e guadagna la qualificazione alla finale europea dell’asta. Il toscano supera anche i 5,75 necessari per il passaggio di diritto, utilizzando due dei tre salti a disposizione (in precedenza tutte quote valicate al primo tentativo: 5,40; 5,55; 5,65). Solo in tre fanno meglio di lui, ovvero riescono a superare i 5,75 al primo salto: il greco Karalis, il tedesco Blech (con un errore a 5,40) e il belga Broeders (un rosso a 5,65). Ma Stecchi, anche in vista della finale di domani sera (via alle 17:18 italiane) sembra essere in grado di giocarsi carte importanti: il limite nazionale di 5,82 eguagliato il 15 febbraio a Lievin (e ora detenuto in comproprietà con il suo allenatore, il campione del mondo di Parigi 2003 Giuseppe Gibilisco) sembra un’ulteriore assicurazione in questo senso. In assenza della superstar Duplantis, la gara sembra aperta ad ogni pronostico. “Non è stato semplice – il commento di Stecchi – soprattutto quel primo errore a 5,75, una “bottarella” di sonno figlia dell’alzataccia di stamattina… L’importante era entrare in finale, conta solo quello. La finale è apertissima, siamo tutti lì, ma queste sono gare particolari, vediamo quante energie avremo domani”.

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