“È un risultato che per me vale doppio – commenta il neoprimatista italiano di maratona Iliass Aouani dopo il record di 2h07:16 a Barcellona – e non solo per il crono, ma per il momento in cui è arrivato. L’ultima settimana per me è stata molto pesante, dopo il dispiacere di domenica scorsa per non essere riuscito a correre come avrei voluto nei campionati italiani di cross, e gestirla mi ha messo a dura prova. Sono partito quindi con le aspettative un po’ ridimensionate, ma ho messo da parte i pensieri negativi”. E cosa rappresenta questo record? “Un riscatto di tante delusioni: anche per la maratona agli Europei di Monaco, che non era andata bene, e per la mancata partecipazione agli Europei di campestre”.
“UN NODO CHE SI SCIOGLIE” – “Al traguardo è difficile elaborare tutte le emozioni che si provano. Ho avuto una reazione liberatoria, per le incertezze dei giorni scorsi, come se ci fosse un nodo che di colpo si è sciolto e mi ha dato grande sollievo. Negli ultimi dieci chilometri ho corso da solo, cercando di ignorare il fastidio al piede destro per una vescica, e mentalmente mi ha aiutato l’obiettivo di sorpassare gli atleti che si staccavano su un tracciato veloce ma non velocissimo, con pendenze leggere ma continue, e in particolare con il finale in salita”.
“HO ANCORA MARGINI” – “È bello raccogliere il frutto del lavoro, mi dà molta fiducia. Non sarebbe stato possibile senza Massimo Magnani, il mio coach, e Mauro Crivellini che mi dà una mano negli allenamenti, il fisioterapista Massimo Tocchio e il manager Marcello Magnani. C’è soddisfazione, però anche consapevolezza di avere ancora margini di miglioramento e voglio superarli. Un primato che potrebbe essere presto battuto, forse già tra un paio di settimane”. Il riferimento è alla maratona del 2 aprile a Milano dove esordirà il campione europeo dei 10.000 metri Yeman Crippa. “E allora penso a godermi il più possibile questo record”.
FORTUNATO E TRAPLETTI CAMPIONI ITALIANI MARCIA 20 KM
Nei Campionati italiani della 20 chilometri di marcia, a Frosinone, vince il titolo assoluto maschile Francesco Fortunato e tra le donne si conferma Valentina Trapletti. Per il pugliese delle Fiamme Gialle, quinto nella scorsa estate agli Europei, è il terzo tricolore sulla distanza in 1h21:11. Alle spalle di Fortunato, due compagni di club: il 23enne Riccardo Orsoni, che ha già conquistato il successo nella 35 km in questa stagione, si migliora di quasi un minuto con 1h23:08 davanti a Gianluca Picchiottino, terzo in 1h24:16 seguito da Stefano Chiesa (Carabinieri, 1h25:47). Tra gli under 23 si aggiudica il titolo Davide Finocchietti (Atl. Libertas Unicusano Livorno) in 1h27:11 nonostante una fermata di due minuti in penalty zone, al quinto posto assoluto, con il podio di categoria completato dal non ancora ventenne Emiliano Brigante (Trieste Atletica, 1h27:24) e da Giulio Scoli (Atl. Livorno, 1h29:11), mentre non completa la prova il campione uscente promesse Andrea Cosi (Atl. Firenze Marathon).
Per il secondo anno consecutivo nella gara femminile è la milanese Trapletti (Esercito) ad aggiudicarsi il Trofeo Anna Rita Sidoti, con il sesto sigillo in carriera sui 20 chilometri. Da qui riparte la nuova stagione dell’azzurra dopo i piazzamenti ottenuti l’anno scorso (ottava ai Mondiali e quinta agli Europei) con il tempo di 1h32:57. Continuano i progressi dell’emergente Alexandrina Mihai (Atl. Brescia 1950), veronese classe 2003, che finisce seconda nella prova assoluta in 1h33:48 per togliere quasi due minuti al personale e festeggiare il titolo under 23. Al terzo posto Nicole Colombi (Carabinieri) in 1h35:46 dopo aver ricevuto due minuti di stop, quarta la tricolore della 35 km Sara Vitiello (Self Atl. Montanari & Gruzza Reggio Emilia) con il suo primato di 1h37:18. Tra le promesse, seconda Vittoria Di Dato (N. Atl. Varese, 1h37:35 PB) e terza Anastasia Giulioni (Cus Macerata, 1h44:56). Presente come madrina la campionessa olimpica Antonella Palmisano.
MARATONA DI ROMA, LA PRIMA VOLTA DEL MAROCCO
Una gara avvincente, e con ogni probabilità una delle più belle tra quelle corse nella capitale negli ultimi anni. Mattinata emozionante, sulle strade di Roma, in occasione della ventottesima edizione della Maratona. Ad imporsi, sul traguardo dei 42km e 195 metri, al termine di un acceso confronto agonistico, il quasi 34enne marocchino Taoufik Allam, che ha consegnato al suo Paese la prima vittoria nella prova capitolina con un buon 2h07:43 (primato personale demolito, vantava 2h11:30).
Gara ad eliminazione, quella maschile, ben lanciata dalle lepri nella parte iniziale (1h03:28 il passaggio a metà percorso) e decisa da due episodi: il primo, intorno al 33esimo chilometro, quando lo strappo operato dal keniano Wilfred Kigen lascia sola al comando una coppia di atleti (con Allam); il secondo, a tre chilometri dal traguardo, quando Allam produce un cambio di ritmo improvviso (un vero e proprio break) che schianta la resistenza del rivale. Dietro il vincitore, Kigen è secondo in 2h08:45, mentre sul terzo gradino del podio finisce l’altro keniano Rogers Keror (2h10:50).
Poco distante, il primo degli atleti azzurri, Nekagenet Crippa, buon sesto – in quello che è di fatto il suo vero esordio, vantava un 2h21 realizzato senza preparazione specifica nel 2016 – con un interessante 2h12:11. Ottava piazza per Stefano La Rosa (2h18:02), nona per Alessandro Giacobazzi (2h22:14), decima per Marco Salami (2h22:15). Tra le donne, successo targato Kenya, con Betty Chepkwony prima sul traguardo in 2h23:02, davanti alle etiopi Amid (2h25:09) e Getachew (2h25:59). Prima italiana, Arianna Lutteri, ottava in 2h47:09. Bellissimo il colpo d’occhio al via su via dei Fori Imperiali, con i trentamila iscritti alla Maratona e alla successiva Stracittadina (numeri forniti dagli organizzatori) a riempire il lungo rettilineo che conduce al Colosseo.
STRAMILANO: 50MILA PER FESTEGGIARE I 50 ANNI
Doppietta keniana per l’ottava volta nella storia alla Stramilano Half Marathon, la più veloce di sempre al femminile con un verdetto al fotofinish, mentre si torna sotto l’ora al maschile nell’evento che festeggia le 50 edizioni. A conquistare il successo tra le donne in una volata mozzafiato è Gladys Cherop in 1h07:28 per battere ampiamente il record personale (1h11:01 nello scorso autunno) e anche il primato della manifestazione, ottenuto nel 2017 dalla connazionale Ruth Chepngetich in 1h07:42. Sul traguardo di piazza Castello arriva quasi appaiata alla vincitrice l’etiope Aberash Shilima Kebeda, seconda nello stesso crono di 1h07:28 con un distacco indicato in soli cinque centesimi dai cronometristi, ma entrambe sono tallonate da Anchinalu Dessie Genaneh (Etiopia), in terza posizione con 1h07:30, poi l’altra keniana Mareen Michira in 1h08:40. Il quartetto transita in 31:53 al decimo chilometro e nell’ultimo terzo di gara sono in tre a giocarsi la vittoria.
La migliore delle azzurre è Giovanna Epis che finisce sesta con 1h12:01, al debutto stagionale dopo aver sfiorato il record italiano di maratona in dicembre (2h23:54 a Valencia). Per la veneziana dei Carabinieri, che ha un record personale di 1h10:15 e aveva vinto nella scorsa edizione, nove secondi di vantaggio sulla vicentina Rebecca Lonedo (Fiamme Oro), settima in 1h12:10 e oltre due minuti meglio di tre settimane fa a Napoli. Più dietro l’azzurra del cross Maria Gorette Subano (Cus Pro Patria Milano, 1h14:03) che precede la primatista italiana under 23 Anna Arnaudo (Battaglio Cus Torino, 1h14:13), l’evergreen Emanuela Mazzei (Urban Runners) in progresso a 45 anni con 1h14:22 e Nicole Reina (Cus Pro Patria Milano, 1h15:31).
Trionfa il Kenya anche tra gli uomini con la vittoria di Cosmas Mwangi in 59:40 all’esordio sulla distanza, dopo un passaggio sensazionale da 28:08 ai 10 chilometri. Era dal 2016, quando il keniano James Wangari realizzò il primato della gara in 59:12, che alla Stramilano non si scendeva sotto il fatidico muro dei sessanta minuti. Sul podio anche i connazionali Isaac Kipkemboi Too (1h01:05) e Bernard Wambua (Atl. Winner Foligno, 1h01:09). In chiave italiana al quinto posto con 1h02:54 il pugliese Pasquale Selvarolo (Fiamme Azzurre), argento a squadre agli ultimi Europei di cross, davanti al 22enne brianzolo Luca Alfieri (Atl. Casone Noceto), 1h04:49 nella sua prima esperienza sui 21,097 chilometri, e all’azzurro della corsa in montagna Hannes Perkmann (Atl. Valli Bergamasche Leffe, 1h05:16) in una mattinata soleggiata. Sono quasi 4000 atleti a completare la mezza maratona che si è corsa per la 46esima volta nell’iconica manifestazione del capoluogo lombardo, alle nozze d’oro invece con la non competitiva: oltre 50mila gli appassionati che hanno preso il via su 5 e 10 km, con partenza da piazza Duomo per chiudersi all’Arena.