Riempiamo lo stadio giovedì. E’ una questione di sangue GRANATA!

Il gol di Francesco De Giorgi. Si ringrazia Eduardo Fiumara di Forza Nocerina” per la foto.

NOCERINA (4-3-3): Russo S.; Menichino (87’ Boccia), De Marino (90+6’ Stagkos), Garofalo, Bandeira; Chietti, Giacomarro (70’ Schiavella), Di Palma (78’ Flora); Talamo (61’ Vukmanic), Maletic, Caso Naturale. A disp.: Stagkos, Gaudino, Sirico, Franco, Ruggiero. All. Alessandro Erra.

NARDÒ (3-4-3): Viola; De Giorgi, Lanzolla, Russo; Ciracì, Fedel, Montinaro (73’ Urquiza), Addae, Polichetti (46’ Antonacci); Dambros (87’ Bonilla), Ferreira (78’ Mengoli). A disp.: Plikto, Orlando, Pinto, Gionaj, Strangaprete. All. Nicola Ragno.

MARCATORI: 32’ De Giorgi (NA), 37’ rig. Maletic (N), 45+3’ Ferreira (NA), 90+7’ Mengoli (NA).

ARBITRO: sig.Tona Mbei di Cuneo. Assistenti: Macrinò di Siena e Granata di Viterbo.

NOTE: pomeriggio nuvoloso. Campo in buone condizioni. Espulso per la Nocerina Stefano Russo (rosso diretto). Ammoniti: Urquiza, Lanzolla, Bonilla (NA). Calci d’angolo: 5-4. Recupero: 3’ pt; 7’ st. 

Il giorno dopo la vittoria ha un sapore diverso. Decanta l’adrenalina e avanza la razionalità. Si apprezzano dunque gli attributi (ci starebbe benissimo una citazione più ruspante, ma manteniamo l’eleganza ed evitiamo) di una squadra fatta di uomini, di professionisti, di atleti, di eroi. Un gruppo fantastico che merita tutta la nostra ammirazione. La prima storica vittoria al “San Francesco” di Nocera ha una profondità che non tutti riescono a cogliere. Perché sintesi di tanti elementi: pazienza, accortezza, attenzione, gestione, letalità. Vabbè non spettacolari, ma poco importa. E non pensiamo ai guai dell’avversario, di classifica e di risorse umane, perché ieri non era affatto facile. Garofalo ha preso per mano la sua squadra e con i suoi lanci lunghi (scontati ma poco prevedili) ha cercato l’ottimizzazione anche con i “mischioni” in area. La voglia molossa si è spenta sulla difesa granata che in tutti i modi ha alzato il muro, prima di colpire sulla pennellata di Montinaro che ha dato al capitano invisibile De Giorgi il modo di ripetersi dopo la marcatura di Martina che già aveva sbloccato il risultato. Si è grandi anche per questo. Anche a Martina abbiamo subito il pareggio, ma ieri, oggettivamente, un arbitraggio poco condivisibile, lo ha permesso fischiando il rigore. Ci chiediamo: ammettendone la bravura a vedere il tocco di mano, come mai soprassiede sul tiro di Montinaro che sbatte sul braccio e devia la traiettoria del pallone addirittura dietro al corpo del reo difensore? Ok, Ferreira mette tutti d’accordo, meno lo stesso Montinaro che intento a protestare non si accorge della marcatura del compagno (curiosa… curiosità). Il secondo tempo i dogmi di genetica aracnide  impongono una gestione più tranquilla, la Nocerina paga in termini di energia, mentre  un rigore galattico, non fischiato su Dambros, mantiene comunque viva la partita fino al 94°, quando Bonilla manda in porta Ciracì, abbattuto senza pietà. Sul dischetto si presenta prima Addae, ieri più “luminoso” del solito, poi Mengoli chiede di battere. Prego, si accomodi! C’era un compleanno da festeggiare, e lo fa con una esecuzione magistrale. Lo abbracciano tutti. E’ il capitano e, sebbene non sempre titolare, glielo riconoscono tutti. Si è grandi anche per questo. Il triplice fischio finale chiude un match meritatamente vinto, pragmaticamente vinto! Il sorriso è smorzato dall’intatto distacco dalla capolista, ma l’orgoglio schizza a fiumi. E’ quello dei neritini che a questi ragazzi devono solo tributare una lunga, lunghissima standing ovation. C’è un modo per dimostrare la gratitudine: riempire lo stadio! Facciamo giovedì alle 15:00. Onoriamo la nostra gloriosa maglia,onoriamo alla grande il derby! Si è grandi anche per questo.

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