Le prime parole da atleta della Gioiella Prisma Taranto del neo arrivato Filippo Lanza.
Cosa lo ha portato a raggiungere Taranto e le ambizioni, i pensieri e i sogni che porta dentro per la nuova stagione in Superlega in riva allo Ionio.
Cosa l’ha ha spinta ad accettare questo ingaggio in Puglia?
Tre settimane fa il direttore generale Vito Primavera mi ha telefonato, illustrandomi il desiderio della società di confermare i due anni di successi che sono stati ottenuti a Taranto con la salvezza, mai facile, in Superlega e la volontà di rimanere aggrappati a questo campionato con un progetto sicuramente nuovo con anche il cambio di un allenatore e tanti innesti che potevano creare una squadra più competitiva. Sinceramente sono stato molto attratto dalla volontà che ha avuto la società nei miei confronti e dal desiderio di inserirmi in questo progetto. Parlando un po’ in queste settimane ho capito che c’è molta serietà da parte del club, che ha già avuto un ottimo trascorso storico con grandi giocatori e con massime di campionato che facevano già gola, e personalmente dopo i due anni giocati all’estero avevo il desiderio di tornare a reinserirmi in un team con obiettivi diversi ma con un comunque validi nel campionato italiano. Per me è sempre bello tornare e rigiocare la Lega italiana che mi ha mi ha dato e a cui ho dato tanto e vorrei continuare, mi sento nell’età giusta di poter anche prendermi delle responsabilità maggiori e cercare di ottenere ancora grandi risultati. La Gioiella Prisma Taranto sta facendo veramente degli sforzi notevoli per riportare il grande volley a Taranto e questo non fa che a rendere le cose ancora più stimolanti.
Quali sono le emozioni nel ritornare in Italia dopo un periodo intenso all’estero?
Sono emozionato perché sono parecchi anni che sono fuori quindi anche rivedere vecchi amici di Nazionale e confrontarmi con quella che è ormai la pallavolo dei giovani sicuramente sarà stimolante sotto molti aspetti. Quello che più mi incoraggia in questa scelta è il vedere e confrontarmi di nuovo con questa Lega, cercare di capire quanto ancora posso dare alla pallavolo italiana, alla squadra di Taranto, perché mi piacerebbe davvero che si potesse disputare una grande annata con tanta motivazione e riaccendere insomma quel fuoco, continuare a tenere vivo l’entusiasmo della città di Taranto. A detta di alcuni atleti con cui ho parlato, è tangibile l’energia che i tifosi trasmettono durante le partite, i grandi successi vengono sempre molto festeggiati, quindi sono curioso di conoscere l’ambiente.
Che cosa pensa di portare del suo enorme bagaglio tecnico in questo nuovo gruppo a Taranto?
Ciò che mi sento di poter dare alla squadra e alla società è sicuramente un po’ della mia esperienza che ho avuto con i grandi club come Trento e Perugia e anche quella di Monza è stata comunque molto formativa per me.
Nel ruolo che ricoprirò sarà fondamentale riuscire a tenere unita la squadra e farla lavorare con l’obiettivo di crescita continua quindi non dobbiamo farci voli troppo pindarici perché è giusto sognare ma lo è altrettanto farlo con delle basi. Lavoro in palestra soprattutto e poi anche di formazione di un gruppo perché ci sono tanti elementi che sono andati via e diversi nuovi innesti che arrivano e che magari hanno meno esperienza nel campionato italiano, quindi sarà importante mantenere la concentrazione e la spinta lavorativa sfruttando anche il fatto che ci sono tanti giocatori giovani che hanno voglia di fare e che hanno tanta energia da metterci sia in palestra che sul campo da gioco. Questo sarà il mio obiettivo principale, trascinarli riuscendo ad esprimere anche il mio metodo di lavoro e portarli alle partite che contano con l’atteggiamento giusto di di battaglia in campo. È quello che mi ha contraddistinto in questi anni.
Ha seguito le orme del team Gioiella Prisma Taranto negli ultimi due anni? Cosa si aspetta da questa nuova stagione?
Ho seguito le due annate giocate dalla Gioiella Prisma Taranto in Superlega ed il tipo di gioco messo in campo: il club ha ottenuto il risultato che prefissato in partenza. Quello che a me piacerebbe è riuscire a dare quel salto di qualità che possa essere poi anche frutto di lavoro in campo, che possa darci una bella spinta per poi anche puntare a qualcosa di più non soltanto alla salvezza, quindi vorrei proprio che questa stagione sia per tutti noi a partire a dal club e dai giocatori stessi di grandi soddisfazioni e ovviamente nessuno può sognare allo scudetto, perché sappiamo benissimo quali sono i valori delle squadre con cui ci confrontiamo, ma possiamo sicuramente dar fastidio a tantissimi team, ciò che è stato fatto anche negli ultimi due anni. Riuscire a vincere delle partite con le con le big ti permette poi di essere molto più sereni nel momento dello scontro salvezza, ma anche in quel momento vorrei riuscire a creare l’ambiente giusto per esser pronti a combattere.
Abbiamo bisogno di tanta energia: anche il pubblico farà la sua parte, ci sono tutti i presupposti per farlo, la mia scelta è stata appunto ponderata su questo obiettivo ed è proprio quello che vorrei ottenere da questa annata. Personalmente, ho una voglia di riscatto anche nei confronti del campionato italiano e mi piacerebbe ottenerlo con Taranto nella stagione che verrà. Sono carico già adesso, anche se ho appena iniziato un periodo di vacanza: non vedo l’ora di iniziare. Nel frattempo, ovviamente, conoscerò ancora meglio tutte gli aspetti della società e i ragazzi che verranno: ci sarà da fare un bel lavoro di preparazione perché poi la stagione è lunga e le occasioni si colgono fin da subito, quindi vorrei già arrivare pronto e preparato per questa nuova avventura.