È un passo importante verso i Mondiali di Budapest. La staffetta 4×100 maschile mette il primo mattoncino per la qualificazione alla rassegna iridata correndo in 38.38 a Firenze in occasione del debutto stagionale al Florence Sprint Festival dello stadio Ridolfi, davanti a un pubblico caloroso e partecipe, preludio della grande festa del Golden Gala del 2 giugno. Il quartetto azzurro, per tre quarti composto dagli eroi di Tokyo (Lorenzo Patta in prima, Fausto Desalu in terza, Filippo Tortu in quarta) e con Matteo Melluzzo in seconda frazione per sostituire Marcell Jacobs, offre una buona prestazione che consente di scalare posizioni nelle liste mondiali che qualificano per Budapest, seppur con cambi ancora migliorabili, in particolare i primi due, risultati abbastanza ‘schiacciati’. Per avere la certezza della qualificazione bisognerà aspettare il 30 luglio e, come auspicabile, fare ancora meglio in uno dei due prossimi appuntamenti previsti, il 9 giugno a Parigi in Diamond League e il 23-25 giugno a Chorzow agli Europei a squadre. Al momento, liste alla mano, l’Italia balza al sesto posto tra le Nazioni che devono qualificarsi con i tempi (8 in tutto) e che si andranno ad aggiungere alle 8 già qualificate avendo ottenuto la finale di Eugene 2022. Un passo in avanti, come si diceva, seppur non ancora determinante, considerato che ci sono ancora tre mesi per staccare il pass e diverse squadre di peso non sono ancora scese in pista. Ai fini statistici, è la settima prestazione di sempre di una staffetta azzurra.

TORTU: “SOLTANTO UN PUNTO DI PARTENZA” – Dalla sesta corsia del Ridolfi comincia il sogno mondiale degli azzurri, pronti al riscatto dopo un 2022 deludente. La prima analisi è quella di Tortu: “Non è risultato eclatante, ma un buon esordio – le parole dello staffettista che portò il testimone al traguardo nel favoloso 37.50 di Tokyo il 6 agosto 2021 – mi sembra che abbiamo corso bene, forse i cambi sono stati un po’ schiacciati ma nelle prossime gare proveremo ad allungarli per togliere 2-3 decimi. Ieri a Firenze c’era tantissimo pubblico, è bello correre qui, con tutto questo entusiasmo: non avevamo mai corso in Italia dopo Tokyo e per quanto tifo c’era avevo paura di non sentire la voce di Fausto nel cambio. Ci serviva una scossa, dopo l’anno scorso: il prof Di Mulo nei raduni ci ha strigliato e ora sappiamo qual è la strada giusta per andare ai Mondiali”.

DONNE: PRIMATISTE OUT, 43.83 PER LA SQUADRA B – Tra le donne, non termina la prova il team A con le primatiste italiane Zaynab Dosso, Dalia Kaddari, Anna Bongiorni e Vittoria Fontana a causa di un secondo cambio troppo lungo. A vincere la gara è invece la squadra B che schierava Johanelis Herrera, Gloria Hooper, Irene Siragusa e Alessia Pavese (43.83). La formazione U18 con Sofia Pizzato, Elisa Marcello, Sofia Regazzi e Alice Pagliarini è terza con 45.38, dietro al quartetto di Malta (44.98).

DESALU 46.17 NEI 400 – È qualcosa di più di un esperimento, come ammette dopo la gara: “Agli Europei di Roma 2024 l’obiettivo è correre i 400 metri. E dopo i Giochi di Parigi c’è una mezza idea di allungare definitivamente la distanza”. A sei anni dall’ultima volta, e un’ora e mezzo dopo la terza frazione della 4×100, Fausto Desalu si cimenta sul giro di pista, peraltro con un crono che promette bene, un 46.17 di tutto rispetto. “Volevo rompere il ghiaccio in una distanza diversa, per rompere la monotonia. Non volevo strafare, ho iniziato un po’ ‘pianino’. Ma mi sono piaciuto, ho gestito molto bene, pensavo di non averne fino in fondo ma stringendo i denti sono andato forte anche sul rettilineo”. Migliorato dopo sette anni il personale di 46.87 e, come annuncia Desalu, alternandoli ai 200 farà altre due-tre gare quest’anno sui 400. Al PB anche Lapo Bianciardi (Avis Barletta) con 46.27. Nei 110hs Lorenzo Simonelli (Esercito) comincia da 13.64 (-0.1) dopo il 10.25 nei 100 metri di domenica scorsa.