Un’Italia da sogno agli Europei a squadre di marcia. La 20 chilometri maschile diventa tutta azzurra a Podebrady con il trionfo di Francesco Fortunato, che si impone in 1h18:59 al termine di una gara entusiasmante, e con la medaglia d’oro a squadre grazie anche al terzo posto del campione olimpico Massimo Stano, al traguardo in 1h20:07 dopo aver condotto nella prima parte. È il giorno della consacrazione per Fortunato, autore di un netto progresso sul record personale di 1h19:43 siglato due anni fa nell’ultima edizione, proprio sulle strade della località ceca. Si esalta il 28enne pugliese, campione italiano in carica e quinto l’anno scorso agli Europei di Monaco, già in evidenza a fine aprile con il successo nella 10 km di Madrid. Stavolta però la vittoria è ancora più pesante, perché vale l’ingresso nell’élite internazionale sulla distanza più classica con una prova di maturità.

Emerge il talento dell’andriese delle Fiamme Gialle che piazza l’attacco intorno al quindicesimo chilometro ai danni dello svedese Perseus Karlstrom, argento europeo e bronzo mondiale della distanza, secondo in 1h19:27. Da applausi la prestazione di Stano, al comando con personalità per più di metà gara, prima di essere raggiunto ma senza cedere. L’olimpionico raggiunge l’obiettivo dello standard per i Mondiali di Budapest, fissato a 1h20:10, con il secondo crono in carriera. Per il titolo a squadre si rivela determinante anche l’undicesimo posto del 22enne Andrea Cosi in 1h22:48, quindi Gianluca Picchiottino è ventesimo in 1h25:47. Nella classifica per team l’Italia conquista il gradino più alto del podio con un punto di vantaggio sulla Spagna (15 a 16), bronzo alla Germania (45).

“Tutto perfetto: vittoria e record personale, è bellissimo!”, esclama Francesco Fortunato. “Una gara veramente da brividi, per le emozioni che ho provato quando ero in testa negli ultimi chilometri. Sapevo di essere in condizione, ma stavolta ho dimostrato di essere cresciuto anche su questa distanza e competitivo in campo internazionale dopo il lavoro svolto con il mio coach Riccardo Pisani. Ora voglio godermi il risultato, ma con questo crono si può pensare in grande anche ai Mondiali”.

20 KM: PALMISANO SECONDA, AZZURRE AL SUCCESSO
È un ritorno in grande stile per la campionessa olimpica Antonella Palmisano nella 20 chilometri di marcia. Agli Europei a squadre l’azzurra chiude al secondo posto dopo aver lottato per il successo e con il tempo di 1h29:19 a Podebrady, in Repubblica Ceca, riesce a timbrare lo standard per i prossimi Mondiali di agosto a Budapest. Una fuoriclasse ritrovata, a quasi due anni dall’ultima gara sulla distanza, quella dell’impresa dei Giochi prima del lungo stop per infortunio. Ora è di nuovo protagonista a livello internazionale, superata soltanto nel finale dalla greca Antigoni Ntrismpioti, due volte oro europeo nella scorsa stagione, al traguardo in 1h29:17. Poi c’è il sorriso della pugliese delle Fiamme Gialle, che al termine di una prova entusiasmante raccoglie la bandiera tricolore e festeggia all’arrivo anche per il “minimo” iridato ottenuto di un solo secondo, quanto basta per proiettarsi verso l’evento clou dell’estate. Ma è tutta la formazione azzurra a esultare per la medaglia d’oro a squadre: ottava la campionessa italiana Valentina Trapletti in 1h32:09, undicesima la matricola non ancora ventenne Alexandrina Mihai con il personale di 1h32:55, diciottesima Eleonora Giorgi al rientro dopo la maternità in 1h34:34. Nella gara individuale terza la portoghese Ana Cabecinha (1h29:35), poi le ucraine Lyudmila Olyanovska (1h29:58) e Olena Sobchuk (1h30:48). La classifica per team vede svettare l’Italia con 21 punti, argento all’Ucraina (25), bronzo alla Francia (37).

“In gara sono stata sempre presente mentalmente – racconta Antonella Palmisano – dal primo all’ultimo chilometro. A ogni attacco delle avversarie riuscivo a rispondere, a non mollarle. Non pensavo di avere nelle gambe il crono del minimo per Budapest, visto che sono consapevole della condizione che ho in questo momento e so di non aver potuto svolgere tanto lavoro. Ho visto il passaggio a metà gara, non era forte e quindi temevo di non farcela. Negli ultimi tre chilometri la greca Ntrismpioti è andata via, ho provato a riprenderla, ma mi sono detta: va bene così, ci vediamo ai Mondiali. Aver realizzato questo tempo mi dà fiducia in più. E sono contenta perché non ho avuto problemi. Ma c’è anche la gioia per l’oro a squadre. Con un pensiero speciale ad Annarita Sidoti, l’indimenticabile campionessa mondiale ed europea, scomparsa proprio il 21 maggio di otto anni fa. La dedica è per lei”.

ITALIA DOPPIO ARGENTO NEI 35 KM A PODEBRADY
Due medaglie per l’Italia sulla 35 chilometri nei Campionati Europei a squadre di marcia, entrambe d’argento. A Podebrady, in Repubblica Ceca, i team azzurri si piazzano al secondo posto con una convincente prova collettiva. Tra le donne brilla ancora Federica Curiazzi, quarta come agli Europei di Monaco della scorsa estate, con il record personale di 2h49:39 che vale lo standard per i prossimi Mondiali di Budapest (19-27 agosto). Si esprime al meglio anche Nicole Colombi, in quinta posizione con il suo primato di 2h52:13 cogliendo finalmente un risultato di valore internazionale, ed è emozionante l’abbraccio dopo l’arrivo tra le due bergamasche. Al traguardo arriva sedicesima la reggiana Sara Vitiello (3h01:18) che stringe i denti nel finale e completa il risultato della formazione azzurra, seconda a quota 25 punti seguita dall’Ucraina (30), ritirata invece Lidia Barcella. Trionfa la spagnola Maria Perez e firma il nuovo record mondiale in 2h37:15 per superare il recente 2h37:44 della peruviana Kimberly Garcia, stabilito il 25 marzo a Dudince. Oro per la Spagna anche a squadre (6 punti), tutto iberico il podio individuale dove salgono Raquel Gonzalez (2h45:42) e Cristina Montesinos (2h45:58).

Al maschile in luce il sardo Andrea Agrusti, quinto in notevole crescita con 2h30:16, e il 23enne cremonese Riccardo Orsoni, che si migliora nettamente ed è sesto in 2h30:38. Decisivo per il risultato della formazione italiana anche il piemontese Stefano Chiesa, al dodicesimo posto in 2h34:46 dopo aver ceduto un paio di posizioni nel finale, mentre è 17esimo il marchigiano Michele Antonelli con 2h38:06. Conquistano l’argento gli azzurri con 23 punti dietro ai 12 della Spagna trascinata da Alvaro Martin, padrone della gara per imporsi in 2h25:35, ma davanti ai 33 della Germania che schiera Christopher Linke, secondo in 2h27:05 a precedere l’altro iberico Miguel Angel Lopez (2h27:33) e il francese Aurélien Quinion (2h29:32).

FANIEL CONQUISTA I 10 KM DI MANCHESTER
Bel successo internazionale per Eyob Faniel. Il maratoneta azzurro è il primo italiano a conquistare la vittoria nei 10 km della Great Manchester Run con il tempo di 28:27. È un assolo per il portacolori delle Fiamme Oro che resta sempre in testa e stacca di quattro secondi il britannico Marc Scott (28:31), bronzo mondiale indoor dei 3000 metri, e precede anche il neozelandese Stewart McSweyn (28:35), uomo da 3:29.51 nei 1500. In una delle sue ultime apparizioni prima dell’annunciato ritiro, il britannico Mo Farah chiude con il tempo di 29:12.

Per Faniel, 30 anni, già terzo in carriera alla Maratona di New York del 2021, è un successo di prestigio in una competizione che negli anni passati ha visto imporsi leggende dell’endurance come Paul Tergat, Haile Gebrselassie, Kenenisa Bekele e lo stesso Farah. Grandi firme nelle gara femminile: prima piazza per la keniana Hellen Obiri (31:14) che dopo la folgorante carriera in pista ha di recente vinto la maratona di Boston, seconda la campionessa olimpica di Tokyo Peres Jepchirchir (Kenya, 31:59), terza la britannica Calli Thackery (32:51).

“Volevo testarmi dopo un periodo di preparazione ad Asmara, in Eritrea – racconta Faniel, quest’anno 2h07:53 nella maratona di Osaka in marzo – dopo un chilometro mi sono girato e ho visto che non c’era nessuno che corresse con me. Quindi ho gestito per arrivare alla fine e cercare di vincere e basta, senza pensare al tempo. Sono molto contento di essere tornato e soprattutto di aver vinto in un palcoscenico come questo. Per me contava molto, come pure era importante avere sensazioni ottime. Ora si pensa al futuro e in particolare ai Mondiali di Budapest”.
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ASTA: STECCHI 5,71 IN POLONIA
Claudio Stecchi aggiunge cinque centimetri al primato stagionale all’aperto. L’astista delle Fiamme Gialle si arrampica a 5,71 in Polonia, in un evento in piazza a Bialystok, e chiude al quinto posto nella gara vinta dal padrone di casa Piotr Lisek con 5,81. Per Stecchi, che nello scorso weekend, sempre in Polonia (Duszniki), aveva esordito con 5,61, ieri c’è stato l’ingresso senza sbavature a 5,41. Poi gli servono tre tentativi per addomesticare le quote di 5,56 e 5,71. Infine commette tre errori a 5,81 e lascia la gara, che prosegue con il testa a testa tra Lisek e lo statunitense Austin Miller (5,81, secondo). In quattro a 5,71: oltre a Stecchi anche il greco Emmanouil Karalis (terzo), il turco Ersu Sasma (quarto) e lo statunitense Matt Ludwig (sesto). Nel salto in alto è quarta con 1,80 Alessia Trost (Fiamme Gialle), stessa misura del debutto di Pordenone.

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