Palermo è il giro di boa: gli uomini dell’Atletica Firenze Marathon e le donne dell’Atletica Brescia 1950 chiudono in testa nella prima giornata della Finale Oro dei Campionati di Società Assoluti che domenica mattina decreterà i team campioni d’Italia assegnando gli scudetti dell’atletica. Per Firenze la vetta è il frutto di quattro vittorie (Cassano nei 100, Bussotti nei 1500, Contaldo nel triplo, Apolloni nel disco), che momentaneamente la collocano avanti a tutti con 97 punti su Studentesca Milardi Rieti (91) ed Enterprise Sport&Service (90). Per le campionesse in carica di Brescia invece i sigilli sono tre (Herrera nei 100, Mihai nella marcia, staffetta 4×100): 109 punti, davanti a Bracco Atletica (89) e Assindustria Sport (77). Tra i risultati principali del sabato di Palermo c’è il 52.19 di Ayomide Folorunso nei 400 metri, a conferma del buon momento di forma dell’ostacolista azzurra, anche in prospettiva Europei a squadre di Chorzow. Tre vittorie siciliane di fronte al pubblico dello Stadio delle Palme-Vito Schifani: Ala Zoghlami non ha rivali nei 3000 siepi (8:31.22), Riccardo Meli domina i 400 in 46.51, Giulia Aprile vince di rimonta i 1500 metri (4:13.84) ai danni di Ludovica Cavalli (4:13.86). Nei 100 metri 10.33 per Luca Cassano (+1.4), nei 100hs primato personale per Giada Carmassi con 13.08 (+1.9), nei 110hs Lorenzo Simonelli 13.63 ventoso (+2.4): in altra serie, con vento regolare, il 13.77 (+1.2) di Paolo Dal Molin al debutto stagionale all’aperto. Nella marcia dettano legge Francesco Fortunato (39:54.90 nei 10.000) e Alexandrina Mihai (PB nei 5000 con 22:10.14). In evidenza la staffetta 4×100 dell’Atletica Brescia 1950, un quartetto interamente azzurro con Johanelis Herrera, Gloria Hooper, Chiara Melon e Alessia Pavese (44.63). Nella cerimonia inaugurale, il presidente della FIDAL Stefano Mei ha ricordato il valore dell’atletica siciliana, celebrando il mito del mezzofondo azzurro Totò Antibo, a lungo applaudito dal pubblico e spettatore interessato: suo figlio Gabriele Antibo ha corso i 1500 metri con la maglia del Cus Palermo. Nella seconda giornata, stamattina, con diretta streaming su www.atletica.tv dalle 9 e differita su RaiSport dalle 18 alle 20, l’attesa è tutta per il salto in lungo con il primatista italiano U20 Mattia Furlani (alle 9.30) e sul peso con il vincitore del Golden Gala Leonardo Fabbri e il campione europeo indoor Zane Weir (alle 11.55). 

IN FRANCIA: BATTOCLETTI 15:01.12 NEI 5000
Montesson, in Francia, nei 5000 metri Nadia Battocletti chiude al settimo posto in 15:01.12. Per la trentina delle Fiamme Azzurre, che quest’anno ha sfiorato il record italiano dei 10.000 con 31:06.42 tre settimane fa a Londra, era la prima uscita stagionale sulla distanza in cui è stata settima alle Olimpiadi di Tokyo. Rimandato per il momento l’obiettivo del minimo per i Mondiali di Budapest, fissato a 14:57.00. Nel miglio Sintayehu Vissa finisce terza in 4:24.35, otto giorni dopo essere scesa a 4:01.98 nei 1500 al Golden Gala di Firenze diventando la terza azzurra di sempre. La mezzofondista dell’Atletica Brugnera Friulintagli arriva a circa un secondo dal record italiano di Gabriella Dorio (4:23.29 nel 1980) alla quale aveva tolto il primato nazionale al coperto con 4:24.54 durante la stagione indoor.

SUPER SIBILIO, A GINEVRA CORRE IN 48.23
Sempre più in forma Alessandro Sibilio. Vince e convince l’azzurro nei 400 ostacoli al meeting di Ginevra con il tempo di 48.23 che vale la seconda prestazione in carriera migliorando di mezzo secondo il crono ottenuto all’esordio stagionale, il già notevole 48.72 di un paio di settimane fa a Savona dove era rientrato nella sua specialità preferita a quasi due anni dall’ultima volta. Ma riesce anche a timbrare lo standard per i prossimi Mondiali di Budapest (19-27 agosto), fissato a 48.70, e dopo l’infortunio della scorsa estate può quindi guardare con fiducia al futuro. È un’ottima impressione in Svizzera per il 24enne partenopeo delle Fiamme Gialle, efficace tra le barriere e in spinta fino al traguardo, che arriva a soli tre decimi dal personale di 47.93 realizzato ai Giochi di Tokyo. Alle Olimpiadi è stato finalista nella gara individuale e anche con la 4×400 che lo vedrà impegnato stasera ad Annecy, in Francia, per cercare il pass iridato in staffetta. Battuti nettamente i tedeschi Joshua Abuaku (48.67) e Emil Agyekum (48.73), argento nel 2021 agli Europei U23 vinti proprio dall’azzurro. “Non è stata una gara perfetta – commenta Sibilio – con errori tecnici che mi hanno fatto perdere qualcosa. Sono molto contento anche per questo, significa che posso valere un crono sotto i 48 secondi già adesso. Era soltanto la seconda gara dopo l’infortunio e sto testando la nuova ritmica, con 13 passi fino al sesto ostacolo e poi 15 fino alla fine. Con la 4×400 sono convinto che domani c’è la possibilità di correre forte, siamo pronti e carichi”.

Al femminile cresce Eleonora Marchiando, quinta nei 400hs con il record personale di 55.13. Si migliora di tre centesimi dopo due anni la valdostana dei Carabinieri, argento in marzo con la 4×400 agli Europei indoor di Istanbul, ritoccando il 55.16 di Rovereto nel 2021 quando riuscì a conquistare il titolo italiano e la qualificazione olimpica. In evidenza sui 110 ostacoli Hassane Fofana che è secondo in finale con 13.47 (+1.0) ad appena cinque centesimi dal suo primato, dopo il 13.57 (-0.3) del turno eliminatorio e dietro al 13.34 del francese Louis François Mendy. Conferma il suo buon momento il portacolori delle Fiamme Oro, autore quest’anno a Savona di un 13.46 ventoso. Nei 100 ostacoli quinta Elisa Di Lazzaro (Carabinieri) in 13.09 (+0.5) e settima Nicla Mosetti (Bracco Atletica) con 13.25. Quinto posto anche di Vittoria Fontana (Carabinieri) nei 200 metri in 23.27 (+0.6). Nuovo passo avanti nella stagione all’aperto del giovane astista Simone Bertelli (Safatletica Piemonte): 5,45 alla terza prova per il primatista italiano under 20 (quest’anno 5,51 indoor) che poi sbaglia tre volte a 5,55 ed è terzo in gara.

STECCHI IN ASCESA: 5,76 NELL’ASTA IN NORVEGIA
Torna a salire Claudio Stecchi. L’azzurro si riporta a 5,76 nel meeting di salto con l’asta in piazza a Bergen, in Norvegia, superando la quota alla seconda prova. È il primato stagionale outdoor per il portacolori delle Fiamme Gialle che in carriera all’aperto ha fatto meglio soltanto con il 5,82 del 2020 a Chiari, sempre in piazza. Un segnale decisamente incoraggiante per voltare pagina dopo il 5,42 di martedì in Polonia, a Bydgoszcz, e riprendere confidenza con le misure che contano a livello internazionale. Nel corso dell’inverno il fiorentino ha già messo in cassaforte lo standard per i Mondiali di Budapest con il 5,82 di Liévin pareggiando il record italiano indoor del suo coach Giuseppe Gibilisco, al rientro da un paio di stagioni contrassegnate da problemi fisici, mentre il 21 maggio era arrivato a 5,71 sulla pedana polacca di Bialystok. In terra scandinava chiude al sesto posto, con tre nulli proprio a 5,82, mentre aveva iniziato senza errori a 5,53 e 5,68. Due atleti con 6,00 nella gara vinta dal filippino Ernest Obiena, per la prima volta oltre il fatidico muro alla prima prova, ma ci riesce anche lo statunitense KC Lightfoot al secondo tentativo.

“Sicuramente un bel risultato – le parole di Stecchi – e ci voleva dopo la gara di quattro giorni fa che mi aveva lasciato un po’ di amaro in bocca. Ho fatto salti migliori rispetto alle altre uscite della stagione all’aperto, ancora non ai livelli di quella indoor, ma mi sono piaciuti tutti. E i tentativi a 5,82 erano molto vicini. Per fortuna ho trovato condizioni atmosferiche favorevoli, in una giornata insolitamente calda a queste latitudini. Sarò di nuovo in gara nel prossimo weekend, in piazza, il 18 giugno nello scenario unico di Olympia, in Grecia”.

MONTAGNA: 7 MEDAGLIE MONDIALI A INNSBRUCK
Altre due volte sul podio l’Italia nei Campionati Mondiali di corsa in montagna e trail a Innsbruck, in Austria, per chiudere con un totale di sette medaglie e il secondo posto nella classifica finale per nazioni. Nella quarta e ultima giornata il team azzurro maschile è d’argento sul percorso di salita e discesa, in crescita rispetto al bronzo della passata stagione. In due nella top ten a cominciare dalla settima posizione di Cesare Maestri, con 59:28 sui 15,5 chilometri, per ripetere lo stesso piazzamento dell’anno scorso nella gara in salita che stavolta l’aveva visto non oltre il 23° posto. A tre giorni di distanza, il trentino si riscatta ed è il terzo degli europei al traguardo. Si comporta bene anche Xavier Chevrier, nono in 59:43 con l’ennesima dimostrazione di solidità da parte del valdostano. Per la squadra è invece l’altro trentino Alberto Vender, 14° in 1h00:32 recuperando nell’ultima discesa, mentre chiude 23° il bergamasco Luciano Rota (1h01:28) al debutto in maglia azzurra. Soltanto il Kenya (15 punti) davanti all’Italia che a quota 30 precede la Spagna, terza con 43. L’Uganda si aggiudica di nuovo il titolo individuale con Leonard Chemutai, oro under 20 nell’ultima edizione e qui vincitore tra i senior in 56:14.

Una medaglia azzurra anche nelle prove under 20. È quella di Lucia Arnoldo che festeggia il bronzo individuale in 33:42 nei 7,5 chilometri dopo aver lottato in discesa per il secondo posto con la spagnola Ines Herault, argento in 33:27, mentre si impone la britannica Rebecca Flaherty (33:20). Si concretizza così il sogno del podio mondiale per la bellunese, che da allieva è stata la migliore delle U20 italiane in dicembre negli Europei di cross a Venaria Reale. Per entrambe le formazioni azzurre giovanili c’è la quarta posizione. Tra le donne è sesta la squadra assoluta dell’Italia con il 14° posto di Francesca Ghelfi (1h10:04) e il 20° di Elisa Sortini (1h11:07), più dietro Sara Bottarelli 30esima (1h13:13) e Vivien Bonzi 41esima (1h14:55). Ritorna sul gradino più alto la statunitense Grayson Murphy, iridata quattro anni fa, che domina in 1h04:29. In un’edizione spettacolare della rassegna iridata, con grande partecipazione di pubblico e un livello tecnico sempre più alto, l’Italia è seconda nella classifica per nazioni che considera i piazzamenti di tre atleti in sei gare, per un totale di 18 risultati, dietro alla Francia e davanti agli Stati Uniti confermando la profondità del movimento.

ROMA: PRESENTAZIONE MAGLIA AZZURRA GIOVEDÌ 15 GIUGNO
Giovedì 15 giugno, alle ore 13, al Salone d’Onore del CONI (Roma, Palazzo H, Piazza Lauro De Bosis 15), sarà presentata ufficialmente la maglia azzurra della Squadra Nazionale di atletica leggera, che debutterà in occasione degli Europei a squadre di Chorzow (23-25 giugno). Alla cerimonia parteciperanno, tra gli altri, il presidente della FIDAL Stefano Mei e alcuni dei principali atleti azzurri (i nomi saranno comunicati nei prossimi giorni). Gli operatori dei media interessati a seguire la cerimonia possono presentare richiesta d’accredito inviando una mail all’indirizzo comunicazione@fidal.it.