Missione compiuta al primo salto, con un 6,67 (+0.7) che è già una misura di valore. Larissa Iapichino supera agevolmente il turno di qualificazione agli Europei U23 di Espoo e domani pomeriggio sarà in finale nel salto in lungo alle 17.35 per cercare di conquistare un’altra medaglia d’oro giovanile dopo il titolo europeo U20 di Boras nel 2019. È evidente che la sua dimensione sia cambiata, l’argento europeo indoor di Istanbul sfiorando i sette metri (6,97) e le due vittorie in Diamond League hanno cambiato le sue prospettive, ma sulla strada di avvicinamento ai Mondiali di Budapest c’è spazio anche per la rassegna ‘promesse’ con la voglia “di divertirmi e di ricordarmi che sono ancora molto giovane”, come spiega dopo la gara. L’azzurra che martedì prossimo compirà 21 anni salta per quindicesima nel suo gruppo di qualificazione: l’attesa, pur essendo un solo salto, è lunga ma non le fa perdere il focus sull’unico obiettivo della mattinata, ovvero oltrepassare i sei metri e mezzo richiesti per volare direttamente in finale, senza forzare uno stacco che non sia in sicurezza. Nessuna fa meglio della fiorentina allenata da papà Gianni: 6,59 per la svedese Maja Askag e la francese Tiphaine Mauchant, 6,58 per la spagnola Maria Vicente, più indietro la tedesca da 6,91 in stagione Mikaelle Assani (6,37). 

“Benissimo così – commenta Larissa Iapichino – le qualificazioni sono sempre la gara che temo di più perché può succedere di tutto e sono contenta di averla risolta al primo salto. A ‘una certa’ ho iniziato a accusare l’attesa, non vedevo l’ora di saltare, la pista è fantastica, le condizioni pure: domani in finale le avversarie non mancheranno e non bisognerà sottovalutare nessuna. Ho scelto di partecipare agli Europei U23 per ricordare a me stessa che ho poco più di vent’anni e che sono ancora tanto giovane, anche se ormai mi batto sempre con le grandissime campionesse della mia specialità. Volevo fare questa trasferta giovanile per potermi divertire, in azzurro si vivono esperienze fantastiche a livello umano. E oggi pomeriggio farò il tifo per Veronica Besana, la mia amica del cuore e compagna di stanza, in finale nei 100hs: purtroppo non potrò essere allo stadio ma la guarderò dalla nostra camera. Sosterrò lei ed Elena Carraro che stanno andando veramente forte, e tiferò per tutti gli azzurri”.

Nella mattinata di Espoo centrano la qualificazione in finale anche le staffette azzurre 4×100 e 4×400 maschili: quartetto veloce al terzo posto complessivo con il 39.23 di Eric Marek, Matteo Melluzzo, Angelo Ulisse e Junior Tardioli (finale già oggi pomeriggio alle 15.50), quartetto del miglio con il primo tempo (3:05.99) grazie alle frazioni di Francesco Domenico Rossi, Andrea Panassidi, Matteo Raimondi e Riccardo Meli. In finale, con il secondo tempo, lo specialista dei 400hs Michele Bertoldo (50.12), il siepista Cesare Caiani con il personale di 8:48.99, l’astista Matteo Oliveri (5,35)

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