L’Italia si mantiene stabile in vetta al medagliere con 20 metalli, di cui 12 d’oro, grazie alle vittorie di Sierra nella Corsa a Punti jrs, Predomo nello Sprint U23 e Bertolini nel Keirin jrs.
Anadia (13/07) – L’inno di Mameli risuona ancora tra le mura del Velodromo National Sangalhos, sede degli Europei pista riservati a Juniores e Under 23. Non una, non due, ma ben tre volte nella giornata di oggi, tanto che ormai anche i riders delle altre nazioni sul podio ne canticchiano sottovoce le parole. L’Italia c’è e si fa notare, aggiungendo al già copioso palmarés di questa rassegna continentale altre 3 medaglie d’oro, con ancora una giornata di gare da vivere: sul gradino più alto del podio stavolta salgono nell’ordine Juan David Sierra, Mattia Predomo e Beatrice Bertolini, mantenendo stabile il gruppo azzurro in testa al medagliere a quota 20 medaglie, di cui 12 d’oro.
Mattia Predomo continua la sua personale scalata verso i vertici assoluti della velocità maschile.
Dopo aver dominato, nel 2022, la stagione internazionale tra gli juniores, il talento di Bolzano ha affrontato il salto di categoria con la determinazione che rappresenta la sua cifra distintiva.
Qui ad Anadia ha dominato, con apparente irrisoria facilità, il torneo della velocità che proponeva avversari ben più rodati di lui. In finale nello Sprint U23 si è sbarazzato dell’olandese van Loon in quello che tutto il ciclismo italiano si augura possa rappresentare anche un emblematico passaggio di consegne tra la formidabile scuola orange e il nostro movimento. “E’ stata una vittoria cercatissima” spiega l’azzurro, che non riesce a togliersi il sorriso dalle labbra. E aggiunge: “E’ tutta la stagione che stiamo lavorando per un grande risultato nella velocità. Dopo il record italiano ho avuto una fase un po’ calante, ma tornare qui ad Anadia e vincere per me è una grande emozione. Non me lo aspettavo, ma la fiducia in me stesso era molto alta nonostante la mia gamba non fosse proprio al top. La mia gran voglia di correre ha avuto la meglio”. |
Autori di questa crescita il Responsabile del settore Velocità Ivan Quaranta e un manipolo di giovani e già affermati campioni, come lo stesso Predomo e Matteo Bianchi, vincitore del titolo nel Km. Il lavoro del tecnico lombardo comincia a dare i propri frutti anche nel settore femminile. Alle spalle di un’affermata Miriam Vece, infatti, si intravedono ragazze in grado di ripercorrerne le gesta. E’ il caso di Beatrice Bertolini che al secondo anno nella categoria juniores porta a casa l’oro nel Keirin, quarto posto per l’altra azzurra in gara Carola Ratti. “E’ stato molto faticoso e soprattutto inaspettato” racconta l’azzurra trattenendo le lacrime. E ancora: “Fortunatamente ho trovato la scia giusta e all’ultimo giro sono riuscita a passare, stringendo i denti fino alla fine. E’ un’emozione indescrivibile che dedico a tutta la mia famiglia”. Al maschile doppia top ten per gli azzurri, con Fabio Del Medico in ottava posizione e Daniel Vitale in decima. Nei 500m TT, invece, Valentina Basilico chiude la gara in 15esima posizione, mentre Sara Fiorin è 12esima. Il terzo titolo europeo di oggi arriva grazie alla fantastica prestazione di Juan David Sierra, che dopo la vittoria con tanto di nuovo record del mondo con il quartetto juniores, infila per la seconda volta in questa edizione la maglia di campione continentale nella Corsa a Punti Juniores. Che non ce ne fosse per nessuno lo si capisce dopo pochissime pedalate: il 18enne di Rho è l’unico in grado di conquistare due giri e chiude con 70 punti, davanti al polacco Goszczurny (39 pt) e il turco Yilmaz (30 pt). La sua caccia comincia presto, nella primissima parte di gara, quando porta a casa il giro dopo aver conquistato anche tre sprint. Per lui la soddisfazione di dominare anche lo sprint finale che valeva il doppio. L’emozione di Sierra: “Ancora non riesco a crederci, è un’emozione unica. Sapevo di essere tra i favoriti ma non credevo di portare a casa una vittoria così. Ho corso all’attacco come ho sempre fatto e sono riuscito a prendermi la seconda medaglia d’oro, la prima personale. RIngrazio la Federazione per questa possibilità, il CT Salvoldi e la mia famiglia, che continua a supportarmi”. Una bella dimostrazione di forza per il ragazzo di origini colombiane ma italianissimo e già grande protagonista nelle gare su strada in Italia. Al femminile 11esimo posto per la giovanissima Alessia Zambelli, campionessa italiana di specialità e alla sua prima esperienza internazionale di livello. La quinta giornata di gare di questa rassegna europea si chiude con l’Omnium Under 23: Matilde Vitillo chiude il suo torneo in ottava posizione, raccogliendo 74 punti. Nelle prime tre gare il pilastro del quartetto femminile Under 23, con il quale ha vinto il titolo europeo lo scorso anno ed il bronzo nell’edizione continentale 2023, si piazza in dodicesima posizione nello Scratch, sesta nella Tempo Race e nona nell’Eliminazione. Titolo all’olandese Maike Van Der Duin, argento alla belga Katrijn De Clercq e bronzo alla polacca Olga Wankiewicz. Quinta piazza invece per Mattia Pinazzi, che non riesce a concretizzare i buoni risultati ottenuti nelle prime due gare del torneo Omnium. Con la seconda posizione nello Scratch e la quinta nella Tempo Race si era infatti catapultato al secondo posto della provvisoria con 94 punti. La nona piazza nell’Eliminazione e la Corsa a Punti finale gli valgono infine altri 7 punti, per un totale di 101 pt. La medaglia d’oro finisce al collo del tedesco Tim Torn Teutenberg, piazza d’onore per il polacco Kacper Majewski e terzo gradino del podio per Tim Walfer. Un peccato per l’azzurro, che in questa edizione della rassegna continentale ha già portato a casa una medaglia d’argento con il quartetto U23 e, grazie alle sue spiccate doti da velocista, è già parte integrante della squadra Elite pur essendo ancora Under 23. Tra Saint-Quentin-en-Yvelines, Grenchen e Milton, il ventiduenne di Colorno si è dimostrato fondamentale per la il trenino azzurro, che soprattutto in Coppa del Mondo aveva un gran bisogno di un risultato importante. Nella tappa in Canada ha disputato due gare su tre, saltando solo la finale, ma ha dato un contributo decisivo per la piazza d’onore ottenuta dietro la Gran Bretagna, permettendo al gruppo azzurro di acquisire punti fondamentali per la qualificazione olimpica. |