Se vincere aiuta a vincere, è una serata importante per Claudio Stecchi, trionfatore al meeting di Madrid nella tappa Silver del Continental Tour. A meno di un mese dai Mondiali di Budapest l’astista azzurro delle Fiamme Gialle eguaglia il primato personale di 5,82, misura che, con ieri sera, ha saltato tre volte in carriera (dopo Chiari nel 2020 e Lievin indoor nel febbraio 2023) e che gli consente di portarsi a casa il primo posto ai danni del greco Manolo Karalis (5,72). Il saltatore fiorentino, seguito come sempre a bordo pedana da coach Giuseppe Gibilisco, sferra per tre volte l’assalto al primato italiano che sta per compiere vent’anni, firmato proprio dal campione del mondo di Parigi 2003 nella finale iridata di Saint Denis. Un record che (per ora?) rimane ancora valido, considerati i tre errori di Stecchi a 5,91, epilogo di una prova senza sbavature a 5,62 e 5,72 e con tre tentativi per domare la misura di 5,82. “Sapevo di stare bene già dagli Europei a squadre – la flash quote di Stecchi – L’entrata in gara è stata sicura e anche tutti i salti a 82 erano tecnicamente buoni. Sul 5,91 ho cambiato l’asta, la più dura che abbia mai preso: i primi due sono serviti a provarla, il terzo era abbastanza buono ma non è bastato. Comunque sono contento! E ci riproverò…”. Nel triplo, entrambe le azzurre oltrepassano i quattordici metri: primato stagionale all’aperto per l’argento europeo indoor Dariya Derkach con 14,14 (vento non indicato), terzo +14 consecutivo per Ottavia Cestonaro con 14,05 (-0.1) dopo Chorzow e La Chaux-de-Fonds. Rispettivamente seconda e terza in classifica: a superarle è soltanto l’idolo di casa, la spagnola bronzo olimpico Ana Peleteiro (14,15/+0.6), un centimetro meglio di Derkach.

SOTTO I 2 MINUTI – Grinta allo stato puro, capacità di lettura, senso della posizione: e finalmente Eloisa Coiro sfonda la barriera dei due minuti negli 800 metri, con 1:59.96, sulla pista verde dello stadio Vallehermoso. La mezzofondista romana delle Fiamme Azzurre si incolla alla forte etiope Worknesh Mesele nel secondo giro (dopo un passaggio veloce della pacer spagnola Geena Stephens a 57.59) e si fa ‘portare’ fino ai centro metri finali, dopodiché non le resta che dar fondo a tutte le energie rimaste, provando a resistere al rientro della britannica Isabelle Boffey (1:59.30) e della spagnola Lorea Ibarzabal (1:59.88): intento che non le riesce, ma il doppio sorpasso che la spinge al quarto posto non le impedisce di abbassare il personale di oltre mezzo secondo rispetto al 2:00.50 di Rovereto dell’agosto scorso e di diventare la quinta italiana di sempre (al pari di Patrizia Spuri), la sesta nella storia d’Italia sotto i due minuti nel doppio giro di pista.

DOSSO 11.30, RE 45.39 – È un buon rientro quello di Zaynab Dosso nei 100 metri dopo lo stop degli Europei a squadre: la sprinter delle Fiamme Azzurre, in prima corsia, riparte da 11.30 (-0.1) e dal quarto posto di Madrid, nella serata-show della giamaicana Shelly-Ann Fraser-Pryce che con 10.83, abbinato al 10.82 di giovedì a Lucerna, rilancia le proprie ambizioni mondiali per Budapest. Nel giro di pista si mette in mostra il primatista italiano Davide Re (Fiamme Gialle) che centra il primato stagionale di 45.39, compiendo un passo in avanti rispetto al 45.54 di metà giugno a Meilen e mostrando un finale tutto all’attacco che può far ben sperare: quinto posto nella prova vinta dal giapponese Yuki Nakajima (45.12).