CHENGDU – Prima giornata del programma della scherma alle Universiadi di Chengdu e prima medaglia per l’Italia: è l’argento di Sara Maria Kowalczyk nella spada femminile. Un inizio brillante, dunque, per la delegazione azzurra sulle pedane cinesi, seppur con il rimpianto per i podi solo sfiorati da altre tre nostri portacolori, la spadista Gaia Traditi e gli sciabolatori Alberto Arpino e Giacomo Mignuzzi, tutti fermatisi ai quarti di finale.

Splende l’argento di Sara Kowalczyk. L’atleta campana, studentessa di Scienze Motorie all’Università di Napoli Parthenope, ha iniziato il proprio esaltante cammino nel tabellone ad eliminazione diretta con la vittoria nel turno delle 64 contro l’uzbeka Zubaydulloeva con il punteggio di 15-8. Nel tabellone delle 32 la portacolori del Centro Sportivo Esercito ha poi avuto la meglio sulla francese Camille Nabeth per 15-8. Grande successo per la spadista che si allena alla Giannone Caserta, poi, negli ottavi di finale dove grazie al risultato di 15-13 si è imposta sulla numero 2 del tabellone, la cinese Tang. Sara ha conquistato la certezza della medaglia superando la transalpina Vanryssel 15-9. La spadista campana classe 2001 non si è fermata qui: grazie ad una grande rimonta nella terza frazione, ha vinto anche la semifinale contro la giapponese Terayama con il punteggio di 15-13. Lo stop è arrivato solo nel match per l’oro che ha visto il successo dell’atleta di Hong Kong, Hsieh per 15-6, ma a Kowalczyk resta un argento prezioso, che conferma la sua eccellente stagione che l’ha vista salire sul secondo gradino del podio anche all’Europeo Under 23 dello scorso maggio a Budapest.
Sempre nella spada femminile, è fermata ad una stoccata dal podio la gara di Gaia Traditi. La romana, numero 4 dopo i gironi, ha iniziato la fase ad eliminazione diretta nel turno delle 32 con la vittoria sull’indiana Khatri 15-9. Nel tabellone da 16 il successo contro l’americana Wu che ha permesso all’atleta delle Fiamme Oro di potersi giocare una medaglia. Nei quarti di finale lo stop, contro l’atleta di Hong Kong (poi vincitrice) Hsieh, per 15-14 con la 5^ posizione finale. Così le altre due azzurre: 15^ Roberta Marzani e 17^ Alessandra Bozza.

Quarti di finali fatali per Alberto Arpino e Giacomo Mignuzzi nella sciabola maschile. Arpino ha cominciato il proprio percorso con il successo sul giapponese Matsunaga per 15-10. Negli ottavi di finale ha avuto la meglio sul coreano Hwang per 15-11 conquistandosi un posto tra i migliori 8 della manifestazione. Nel match per le medaglie il classe ’98 ha subito lo stop dal francese Jarry con il punteggio di 15-12 chiudendo al 5° posto. Mignuzzi, invece, ha vinto con un largo 15-4 il suo primo match di giornata sull’australiano Raja per 15-4. Nel tabellone da 16 poi il successo per il classe ’99 contro il tedesco Seefeld 15-10 con la possibilità di tirare il match per salire sul podio. Ultima stoccata decisiva nei quarti di finale con il successo del giapponese Yoshida con il punteggio di 15-14 su Mignuzzi che ha così chiuso 7°. Gli altri azzurri si sono fermati agli ottavi di finale: 9° Dario Cavaliere e 11° Leonardo Dreossi.

Domani la seconda giornata di gare Universiadi di Chengdu, con inizio alle ore 3.30 italiane, sarà riservata alla spada maschile e al fioretto femminile individuale. Per l’Italia in pedana gli spadisti Filippo Armaleo, Giulio Gaetani, Simone Mencarelli e Giacomo Paolini e le fiorettiste Giulia Amore, Anna Cristino, Serena Rossini ed Elena Tangherlini.

UNIVERSIADI 2023 SPADA FEMMINILE INDIVIDUALE – Chengdu (Cina), 2 agosto 2023

Qui i risultati

Classifica (74): 1. Kaylin Sin Yan Hsieh (Hkg), 2. Sara Maria Kowalczyk (ITA), 3. Catherine Danuta Nixon (Usa), 3. Tamaki Terayama (Jpn); 5. Gaia Traditi (ITA), 15. Roberta Marzani (ITA), 18. Alessandra Bozza (ITA).

UNIVERSIADI 2023 SCIABOLA MASCHILE INDIVIDUALE – Chengdu (Cina), 2 agosto 2023

Qui i risultati

Classifica (64): 1. Sangwon Park (Kor), 2. Gergo Horvath (Hun), 3. Samuel Jarry (Fra), 3. Tamon Yoshida (Jpn); 5. Alberto Arpino (ITA), 7. Giacomo Mignuzzi (ITA), 9. Dario Cavaliere (ITA), 11. Leonardo Dreossi (ITA).